E se la signora Arnolfini fosse un fantasma?

di Roberta Scorranese
«Coniugi Arnolfini», di Jan Van Eyck«Coniugi Arnolfini», di Jan Van Eyck
«Coniugi Arnolfini», di Jan Van Eyck

Non chiedetevi «Chi sono questi due?» Chiedetevi piuttosto «Che cosa stanno facendo?» Perché la risposta all’enigma di uno dei dipinti più oscuri della storia, il ritratto dei Coniugi Arnolfini, non è scontata. Va capita osservando bene questo quadro che si trova nella sala 56 della National Gallery di Londra e che è al centro di un libro semplice e ben scritto, pubblicato da Skira, dal titolo Il mistero Arnolfini, Indagine su un dipinto di Van Eyck, firmato da Jean-Philippe Postel. Tanto per cominciare, osserva Postel, per quanto si sa, nessun pittore prima di lui aveva mai raffigurato un uomo e una donna in una camera da letto. E, scorrendo la vita di Van Eyck, si scopre che dipinse soprattutto soggetti religiosi; fu uno dei primi a lavorare per committenti privati. Perché allora questo soggetto così particolare, con un uomo e una donna che si tengono per mano, immersi nello stupore di una stanza finemente decorata, sontuosa? Ascoltate la nuova puntata di #Storiedellarte.

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