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5° Festival Internazionale di Architettura in Video
IL FUTURO E LA CITTA'
incontri internazionali di architettura > 30 novembre - 3 dicembre 2000
esposizioni > 30 novembre - 17 dicembre 2000




> OPERE

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Takehiko Nagakura
Tatlin's Tower (1919)
Massachussetts Institute of Technology
USA 1999, 3'12''

Appena dopo la rivoluzione russa, Vladimir Talin, uno scultore sovietico, propose un Monumento alla Terza Internazionale, una struttura di acciaio progettata per superare in altezza la Torre Eiffel. Nonostante la torre non sia mai stata costruita, l'ultimo sogno di Tatlin è stato che essa fosse introdotta violentemente a San Pietroburgo, la capitale classica della Russia. Grazie all'impiego di tecniche avanzate di computer graphics, questo film cerca di visualizzare questa torre mai costruita, nel contesto della città. La torre è ben nota agli architetti ma solamente attraverso le misteriose descrizioni di Tatlin, i suoi disegni astratti e i suoi modelli scultorei "smaterializzati". In seguito ad indagini sulla tecnica scultorea contemporanea a Tatlin, l'équipe, che ha prodotto il video, ha aggiunto dettagli di costruzione ai disegni originali ed ha realizzato un modello molto convincente di megastruttura proto-moderna. Infine, le immagini di sintesi sono state sovraimpresse alle sequenze video girate in loco. La produzione finale mette in evidenza un enorme contrasto di proporzioni e materiali tra il costrutto della città e la torre, un elemento radicale che riceve tanta più forza dallo sfondo teatrale, dall'atmosfera da clima rigido e addirittura dal suono vibrante della lingua russa.

Takehiko Nagakura è un architetto di Tokyo. Al MIT insegna corsi relativi al design assistito dal computer, le sue ricerche si concentrano sulla rappresentazione e l’elaborazione elettronica dello spazio architettonico e sulla conoscenza formale del design. Nel 1996 ha fondato il gruppo Architecture, Representation and Computation (ARC), di cui è direttore. Il suo edificio recentemente completato, il Gushikawa Orchid Center a Okinawa, in Giappone, ha ottenuto il SD Review Award (1998) e il Nikkei Kyushyu District New Office Award (1999). È alla guida del progetto Unbuilt Monuments, nel quale il suo gruppo sviluppa tramite la computer graphics visualizzazioni di opere architettoniche significative ma irrealizzate risalenti al primo periodo moderno, quali il Danteum (Terragni e Lingeri, 1938) e i Monumenti per la Terza Internazionale (Tatlin, 1919). Le recenti produzioni video del gruppo sono state proiettate a Tokyo, Osaka, Orlando, Los Angeles, San Francisco, Charlottesville, Parigi, Milano e Firenze nel corso di festival cinematografici e conferenze di computer graphics quali i SIGGRAPH Animation Theaters del 1998 e 1999. Per la produzione del video sul Palazzo dei Soviet di Le Corbusier (in collaborazione con Shinsuke Baba), il gruppo ha ottenuto il Terzo premio del Prix Pixel-INA Science Division alla 19° edizione di Imagina a Monaco. Ispirato dall’apparato prospettico documentato da Albrecht Durer nel 1525, Takehiko Nagakura ha inventato DIGITARAMA, un proiettore spazio-forma basato sul computer, sviluppato per il Virtual Architecture Show organizzato dal Tokyo University Digital Museum nel giugno 1997. La tesi di dottorato di Nagakura (1996) all’Università di Harvard ha proposto un paradigma computabile per la rappresentazione delle forme e delle trasformazioni architettoniche. Prima di arrivare al MIT nel 1993, Nagakura ha lavorato per Fumihiko Maki a Tokyo, ed è stato assistente alla Graduate School of Design dell’Università di Harvard. Si è laureato in Ingegneria Edile all’Università di Tokyo nel 1985, ha conseguito il Master in Architettura all’Università di Harvard nel 1987, il Master in Ingegneria Edile all’Università di Tokyo nel 1988, e completato il dottorato a Harvard nel 1996. Nel 1985 ha ottenuto la prestigiosa borsa di studio Ishizaka Memorial Foundation dalla Japanese Federation of Economic Institutions. Nel 1999 ha ricevuto il Japan Information Culture Society Grand Prize.

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