L'ATTRAZIONE TERRA-LUNA E IL FENOMENO DELLE MAREE

 

 

Abbiamo visto come Eros sia stato concepito prima di tutto come forza cosmica, e solo secondariamente come sentimento-passione individuale. In tale prospettiva tutto ciò che si manifesta nel mondo fenomenico come legge fisica non sarebbe altro che espressione di una Forza sottostante, il cui istinto erotico e la cui pulsione vitale si esprimono attraverso la creazione di un'Armonia cosmica ed il cui linguaggio è la matematica, non a caso considerata "il linguaggio di Dio" (si veda soprattutto il pensiero di Pitagora);  non è quindi solo in senso metaforico che si può parlare di eros a proposito dell'attrazione fra i corpi nota come legge di gravitazione universale.

Si tratta, com'è noto, della forza che vuole due qualsiasi corpi attrarsi in maniera reciproca in funzione della propria massa e della distanza che li separa. Essa è una delle quattro forze fondamentali: gravitazionale, elettromagnetica, nucleare forte e nucleare debole.

Mettere d'accordo in una teoria unificante queste quattro forze (o interazioni) è uno degli obiettivi più ambiziosi della fisica contemporanea; qui basti notare che, allo stato attuale delle ricerche, esiste una teoria, nota come Modello Standard, che descrive in modo unitario tre di queste forze, ovvero l'interazione nucleare forte e l'interazione elettro-debole (che a sua volta unifica l'interazione elettromagnetica e la forza nucleare debole). Manca all'appello proprio la forza gravitazionale. Il grande obiettivo della fisica teorica contemporanea è proprio quello di integrare l'interazione gravitazionale con le altre, ossia la Relatività Generale con il Modello Standard.

L'obiettivo potrebbe essere stato centrato dalla "teoria delle superstringhe", in cui la gravità si trova direttamente incorporata nel nucleo teorico, tanto che essa emerge come conseguenza della teoria stessa. Il condizionale tuttavia è d'obbligo, perché manca qualsivoglia verifica sperimentale della validità della teoria.

Le maree sono causate in maniera diretta dalla forza gravitazionale: esse sono l'effetto più tangibile dell'influenza esercitata dal Sole e dalla Luna sul nostro pianeta.

 

Origine delle maree

 

La Luna esercita una forza di attrazione sulla Terra che maggiormente si ripercuote sulla massa liquida perché questa, a differenza di quella solida, è più soggetta alle deformazioni.

 

Animazione: Maree

 

Ad incrementare il fenomeno concorre anche il Sole con la sua forza di attrazione, che comunque agisce in misura minore di quella lunare: infatti, anche se più grande, la nostra stella dista dalla Terra 400 volte più della Luna, con la conseguenza che il nostro satellite fa sentire la sua influenza 2,2 volte di più.

Il risultato di queste forze mareali è un'oscillazione della massa liquida, che provoca in ogni istante un rigonfiamento del livello delle acque che si riflette anche nella parte opposta della Terra per cause che vedremo. Viceversa in altri due punti, diametralmente opposti, avremo due abbassamenti. Sono i cosiddetti fenomeni di alta e bassa marea che nell'ambito di un giorno lunare, 24 ore e 50 minuti, si verificano nello stesso luogo con una periodicità di 12 ore e 25 minuti ed un intervallo fra uno e l'altro di 6 ore 12 minuti e 30 secondi circa.

Oltre alla forza di gravitazione universale, in questo fenomeno entra in gioco anche un'altra forza, quella centrifuga. Infatti la Terra e la Luna sono legate da mutua attrazione e costituiscono un unico sistema che ruota attorno ad un baricentro collocato a circa 4800 km dal centro della Terra in direzione della Luna, con il risultato che la massa delle acque che si trova dalla parte opposta alla Luna si gonfia appunto per la forza centrifuga derivante dalla rotazione del sistema: