Milano, 20 ottobre 2015 - 13:07

L’ospedale di Calcinate chiude
«A inizio 2017 torna come presidio»

Al pronto soccorso resta in servizio un medico, al via il bando da 4,3 milioni

di Pietro Tosca

L’ospedale di Calcinate L’ospedale di Calcinate
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Nel primo giorno di chiusura dell’ospedale di Calcinate nelle corsie non ci sono molte persone. A inizio ottobre hanno già serrato i battenti il punto nascita, il nido e la ginecologia. Qui gli operai dell’Azienda ospedaliera di Treviglio stanno già impacchettando attrezzature e arredi. Ieri oltre al Pronto soccorso sono rimasti chiusi i reparti per acuti di Medicina e chirurgia. Una smobilitazione provvisoria prima degli interventi strutturali che trasformeranno la struttura in un presidio ospedaliero territoriale, il primo della provincia.

Un cambiamento a cui Calcinate si è rassegnato. Da almeno 10 anni era noto che l’ospedale si sarebbe prima o poi trasformato. Qualche mugugno però c’è, soprattutto per il punto nascite, ma nel primo semestre del 2015 si sono registrati 143 parti quando l’Asl ne chiede almeno 500 l’anno per il mantenimento del servizio. Una struttura così piccola poi non poteva garantire tutte le misure di sicurezza dei presidi più grandi. Largo quindi alla nuova vita con una mission dedicata ai subacuti, all’hospice e al mix di uffici territoriali e servizi di base. Raggiunto l’accordo con i Comuni del circondario, ieri si è aperta la fase più critica, quella della smobilitazione prima dell’apertura dei cantieri. Un passaggio che il primo giorno non ha comportato problemi. «Nel weekend ho presidiato la struttura - chiarisce il dottor Santino Silva, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera di Treviglio che gestisce Calcinate - sabato dopo le 20 non ci sono stati accessi al pronto soccorso e domenica non abbiamo superato le 15 persone. Ieri tutto si è svolto nel migliore dei modi».

Al pronto soccorso rimane in servizio un medico. «Nel caso si presentasse qualcuno - continua Silva - il medico lo può valutare e decide dove destinarlo chiamando il 118. È una misura di sicurezza perché la popolazione è stata ben informata della situazione». La data di chiusura dell’ospedale coincide con la chiusura del bando per la riqualificazione che è di «da 4,3 milioni di euro - precisa il dottor Silva - . Ci attendiamo un centinaio di offerte. Sperando che non ci siano ricorsi i cantieri dovrebbero aprirsi a inizio 2016 e i lavori finire all’inizio del 2017».

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