Di impianto medioevale, la chiesa fu distrutta durante la Prima Guerra mondiale. Ricostruita nel
1922-24, l'edificio a pianta poligonale con cupola centrale contiene una delle opere più
significative del Quartier del Piave: la pregevole pala d'altare del Pordenone, realizzata tra il
1528 e il 1530, raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Antonio Abate, Leonardo, Caterina
e Giovanni Battista; nella cupola gli affreschi di Guido Cadorin, raffiguranti i dodici Apostoli.
Notevoli anche le "Storie di Sant'Antonio da Padova", formelle in bronzo dello scultore
moriaghese Carlo Conte.
antica Torre Romanica dei Da Camino (sec. XII)
Veduta del centro abitato Campanile
L'antica Torre "Da Camino", il più antico edificio, che testimonia la storia medioevale di
Moriago, risale al XII sec., periodo in cui si era instaurata una struttura con carattere
militare in cui si affermarono grandi famiglie feudali. Contrapposte alle città murate, fortezze
o presidi militari distribuite sull'arco delle colline, le città di pianura, da cui nacquero le
grandi famiglie guerriere della zona come i Collalto e i Da Camino (da cui la costruzione della
torre), erano centri economici protetti da una "torre", come elemento di controllo e avvistamento
nei punti più importanti di attraversamento del Piave. Gli eventi storici poi seguiti, la
diffusione di nuove tecniche di guerra nel XVI sec., portarono all'abbandono e al degrado delle
vecchie fortificazioni oppure ad un cambiamento funzionale in campanile della chiesa, come
accaduto alla torre dei Da Camino fino ai primi decenni del 1900 periodo in cui, a seguito delle
distruzioni belliche, la torre fu capitozzata e si costruì un nuovo campanile. Conseguemente agli
eventi bellici già citati, del 15-18, del terremoto del 1936 e di una mancata manutenzione, della
Torre sono rimasti dei ruderi che misurano 16,7 metri nella parte più alta e a scalare
raggiungono la misura di metri 1,5.
Ex convento secolo XII
L'impianto risale al basso medioevo, quando i monaci cistercensi dell'Abbazia di Vidor
bonificarono le zone paludose a nord di Moriago, realizzando la sistemazione a campi chiusi
ancor oggi ben osservabile nella zona dei Palù. La struttura dell'edificio è stata modificata da
diversi interventi negli ultimi due secoli, tra cui ben visibile la torre; la struttura del
chiostro è ancora riconoscibile; notevole un pozzo in pietra di scuola veneziana del XVII secolo.