Recensione: "Come una piuma" di Dayna Lorentz (Review Party)

Buondì Cuori di Libri,
con mio immenso piacere torniamo a parlare della mia amatissima letteratura per ragazzi, sapete bene quanto io ami questo prezioso genere letterario.

I riflettori oggi sono tutti puntati su COME UNA PIUMA di Dayna Lorentz che trovate in libreria grazie alla DE AGOSTINI.



Mi raccomando come sempre di non perdere nessuna recensione del nostro evento!


Titolo: Come una piuma
Autore: Dayna Lorentz
Editore: De Agostini
Serie: Autoconclusivo
Data pubblicazione: 16/2/21
Genere: Libri per ragazzi
Pagine: 320
Formato: digitale (euro 6,99) cartaceo (euro 14,90)

Reenie è sola, è arrabbiata, niente di quello che fa è mai abbastanza. Forse è per questo che sua madre l'ha abbandonata, lasciandola a vivere nella tenuta in campagna della zia. Rufus invece non è mai stato solo, finora. È sempre stato accudito e nutrito, nel nido dell'Albero Casa, ma dall'incontro notturno con un immenso mostro con i fanali accesi, mamma gufa non è più tornata da lui. Rufus però non può restare ad aspettarla per sempre, deve uscire, se vuole sopravvivere, anche se nessuno gli ha ancora insegnato a cacciare. Basta un piccolo passo fuori dal nido e Rufus cade. Non ha fratelli, non ha amici. Nemmeno Reenie ha fratelli o amici, e la nuova scuola è sempre implacabile con "la ragazza nuova", ma poi la zia le chiede di occuparsi di un piccolo gufo ferito che ha raccolto sul ciglio della strada e Reenie è costretta a tornare a lottare. In quel momento, per Rufus, il gufo orgoglioso che detesta le creature non piumate, e per Reenie, la ragazzina che conosce solo la tristezza, il buio diventa meno minaccioso. E finalmente non più soli, entrambi si preparano a dispiegare le loro magnifiche ali.

Si ringrazia la CE per l'invio di una copia del romanzo in omaggio

Dayna Lorentz è una scrittrice americana, autrice di numerosi romanzi per ragazzi. I suoi libri affrontano spesso temi delicati che riguardano la crescita e il rapporto tra l’adolescenza e il mondo degli adulti. Ha lavorato in un orfanotrofio, come assistente legale nei casi riguardanti ragazzi e famiglie. "Come una piuma" è il suo incredibile romanzo d’esordio in Italia.

Leggere un libro per ragazzi è un viaggio interiore, ti conduce verso un luogo all'apparenza conosciuto ma che invece puntualmente riesce a sorprenderti, il tuo stesso cuore.

Leggere Come una piuma è stata un'esperienza di grande pregio, mi ha arricchita e mi ha infuso sia speranza che emozione. L'autrice, Dayna Lorentz, con questo romanzo fa il suo esordio nelle librerie italiane ed io non vedo l'ora di leggere altri suoi lavori.

Scritto avvalendosi del sempre efficace strumento del pov alternato, la Lorentz dona voce a Maureen, detta Reenie, e Rufus, un gufetto. 

Reenie è solo una ragazzina ma ha già dovuto affrontare molte difficoltà nella sua giovane vita. La madre di Reenie è purtroppo vittima dell'oscurità denominata come depressione, a volte la tristezza cupa viene a reclamarla - come dice appunto Reenie - per questo madre e figlia hanno dovuto separarsi più volte, per permettere alla mamma di curarsi. Durante quelle separazioni, non avendo mai conosciuto il padre se non grazie alle immagini sbiadite di una foto, Reenie è sempre stata a casa della nonna, accampata quasi, visto che quella casa era sempre troppo affollata dal compagno della nonna agli zii.

Sarà durante una discussione parecchio accesa tra la nonna ed il suo compagno che la vita di Reenie virerà bruscamente. I vicini di casa, dopo aver sentito delle urla, chiameranno gli Assistenti sociali e Reenie sarà allontanata per essere temporaneamente affidata alla prozia paterna, Beatrice, che la ragazzina non ha mai conosciuto.

Sola ed impaurita, Reenie che non ha mai voluto instaurare veri rapporti per paura di doverli perdere prima o poi, troverà però qualcuno ad attenderla in questa che sembra essere una nuova vita per lei.

Beatrice, un personaggio che mi ha incuriosita ed emozionata sin da subito, è infatti una falconiera e Reenie sarà molto attratta da questa pratica che la farà entrare in conttato con il misterioso ed affascinate mondo dei rapaci, conducendola quindi a Rufus stesso.

L'incontro tra Reenie e Rufus sarà inatteso forse ma segnerà la svolta nei loro destini. Entrambi devono trovare il coraggio di uscire dalla propria confort zone, si sproneranno a vicenda, si doneranno forza ed insieme ce la faranno.

Ho adorato questo romanzo, l'ho adorato davvero nel profondo, mette sul banco molti spunti di riflessione e spinge al coraggio, cosa che adoro e di cui mi accorgo di avere ancora bisogno. Come molto spesso accade infatti i libri per ragazzi, seppur scritti appunto per i giovani lettori, sanno infondere preziosissime lezioni anche ai lettori più maturi, non è mai superato il tempo della formazione, avere l'umiltà di comprenderlo arricchisce la vita, la migliora e ci migliora.

Mi ha spaccato il cuore a metà osservare Reenie immersa nella sua infinita tristezza, separata dalla sua mamma non perchè questa non se ne volesse prendere cura ma perchè in certi momenti proprio non poteva riuscirci, in lotta con quell'oscurità devastante che è la depressione, un mostro che ancora oggi in molti sottovalutano.

Quando sono diventata mamma da qualche parte sul web ho letto un proverbio africano che recita "Per crescere un bambino ci vuole un villaggio". All'inizio non avevo compreso pienamente il significato di questo detto ma, man mano, me ne sono resa sempre più conto ed io questo insegnamento l'ho ritrovato velato tra queste pagine. Se è vero che la mamma è e resta il fulcro della vita di ogni bambino, non è la sola ad essere determinante. Non sempre le mamme possono fare le mamme, ci sono momenti, attimi in cui queste non possono, per esigenze lavorative se va bene o anche di salute, attimi in cui le mamme devono distogliere lo sguardo (si spera per poco), attimi in cui intervengono altri, familiari o non, che, seppur mai possono dare lo stesso amore di una mamma, tendono le loro braccia per sostenere, per curare, per sorreggere, per dare incondizionatamente un affetto che ha un enorme peso e significato e che sarà anch'esso determinante. 

Se Reenie ha sempre messo in stallo la sua vita come in attesa, immersa nella paura di dover disfare ogni rapporto intrapreso, grazie alla falconeria, alla zia Beatrice, alla nuova scuola e chiaramente a Rufus capirà di avere finalmente trovato il suo personale villaggio, la sua comunità, la sua vita. La mamma presto tornerà da lei e Reenie le mostrerà i suoi nuovi legami, non dovrà disfarli, accoglierà la madre nella sua vita ma appunto la sua vita è fatta di rapporti, di affetti, di bellezza, di amore, di tante persone. Non bisogna - imprigionati nella paura- evitare di legarsi al prossimo, la vita è e resta imprevedibile, ma si deve rispettare e lo si fa solo vivendola. 

Come una piuma ha inoltre avuto il pregio di farmi entrare in un mondo a me sconosciuto, quello della falconeria e dello splendido mondo dei rapaci che certo non sono animali domestici, perchè - come dice la stessa Beatrice - un rapace non lo puoi possedere, se si instaura un vero rapporto, quel rapace diventa il tuo fedele compagno.

Corredato da un glossario ed un approfondimento finale curato dall'autrice, questo romanzo mi ha davvero arricchita anche sotto questo punto di vita. Ne sapevo davvero pochissimo di falconeria, un mestiere, una passione, uno stile di vita ma anche un'arte, quella di prendersi cura dei piccoli rapaci senza togliergli la libertà, donando amore e sostegno  finchè non sono pronti a spiccare il volo da soli e non è forse quello che d'altronde facciamo noi con i nostri bambini?


Scritto in uno stile lineare ma ricco di emozione Come una piuma ve lo consiglio senza se e senza ma.
Meraviglioso.




L'abbraccio più grande del mondo,

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