Milano, 18 gennaio 2016 - 18:00

Mostra fotografica sugli «Invisibili,
ammazzati da mafia e indifferenza»

La rassegna, curata da Lavinia Camaniti, dedicata alle vittime di Cosa Nostra. Da Peppino Impastato al generale Dalla Chiesa, da Giovanni Falcone a Paolo Borsellino

di Paolo Marelli

Una scena del film «I cento passi» dedicato alla vita e all’omicidio di Peppino Impastato Una scena del film «I cento passi» dedicato alla vita e all’omicidio di Peppino Impastato
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«Gli invisibili, ammazzati dalla mafia e dall’indifferenza». È il titolo della mostra fotografica per non dimenticare le vittime di Cosa Nostra. Curata da Lavinia Caminiti, la rassegna inaugurata da Ilda Boccassini, procuratore aggiunto della Dda di Milano, martedì nell’aula magna del Palazzo di Giustizia e che rimarrà aperta dal 20 gennaio sino al 2 febbraio, con ingresso gratuito. Da Peppino Impastato (a cui è stato dedicato il film “I cento passi”) a Boris Giuliano, dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: un lungo elenco di giudici, pubblici ministeri, poliziotti, carabinieri, avvocati, giornalisti e semplici cittadini assassinati dalla mafia e ricordati in una galleria d’immagini. Una rassegna organizzata dall’Anm (Associazione nazionale magistrati) di Milano e dall’Ordine degli Avvocati di Milano. L’iniziativa è stata collegata al progetto legalità curato dall’Anm con le scuole del distretto, quest’anno dedicato alla lotta alle mafie. Il progetto «Gli Invisibili, ammazzati dalla mafia e dall’indifferenza» nasce come “continuum” di un lavoro iniziato da Lavinia Caminiti nel 2013, per documentare quale memoria la Sicilia conservi dei delitti di Cosa Nostra, fotografando e riprendendo in momenti di normale quotidianità, luoghi testimoni di fatti efferati e mettendoli a confronto con documenti prodotti immediatamente dopo il delitto.

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