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15 April 2015 Comments (0) Views: 5939 tappe

borgorose
29 agosto

L’alta valle del Salto, denominata Cicolano, deriva il suo nome dagli equicoli che un tempo l’abitavano. Fin dalla tarda età Repubblicana, le popolazioni stanziate nella nostra Valle furono identificate con questo nome.
Gli Equicoli, appartenenti al gruppo linguistico tosco-umbro, occupavano la valle dell’Aniene la zona intorno al Fucino, la pianura Carsolana e la Valle del Salto che costituiva la principale via di comunicazione tra le popolazioni del Fucino, la Valle dell’Aniene, e della Pianura Reatina.
11Dal 1984 la Soprintendenza Archeologica del Lazio sta portando avanti una serie di campagne di scavo, indagini archeoligiche e ricerche di superficie atte a determinare i principali momenti degli insediamenti nella Valle del Salto, ad individuare le possibili forme di utilizzazione del suolo ed a delineare alcuni aspetti che caratterizzavano la società locale. E’ stata condotta un’interessante campagna di scavo archeologico, finalizzata al recupero di una necropoli di tombe databili tra il VI e la prima metà del V secolo a.C..
I primi insediamenti sono caratterizzati da alcuni villaggi all’interno della piana di Corvaro che sembrano resistere fino alla prima Età Imperiale. Nella stessa area si hanno le testimonianze più numerose di resti archeologici di notevole importanza relativi all’età del Bronzo. Con la costituzione nel 1927 della provincia di Rieti, il cicolano, fino ad allora parte della regione Abruzzo, venne incluso nel territorio della nuova Provincia.
Ne fanno parte i Comuni di Borgorose, Petrella Salto, Pescorocchiano e Fiamignano. Questa zona, il cui passaggio è caratterizzato dalla presenza di numerosi terrazzamenti di incerta attribuzione, attirarono l’interesse di alcuni studiosi del secolo scorso. Nel 1990 sono state riportate alla luce strutture murarie di età Medio-Repubblicana appartenenti al IV – III sec. a.C.. Nella metà degli anni ’50 in località S.Erasmo la chiesa della Madonna delle Grazie nacque dalle Rovine di un’antica villa Romana. 11
Sempre nella piana di Corvaro, nella sua estremità occidentale sono state rinvenute delle mura di cinta a forma poligonale ma la maggiore scoperta è costituita dal “Montariolo”, un monumentale Tumulo che si è conservato nel tempo ed è situato ad un’altezza di 3,70 m. Lo scavo del Tumulo maggiore ne ha riportato alla luce uno di minor dimensioni (circa 11 m. di diametro) appartenente all’Età del Ferro (fine IX -VIII secolo a.C.) Le ricerche, che proseguono tutt’ora, hanno inoltre rilevato la presenza si 110 tombe, le più antiche delle quali databili tra VI e V secolo a.C. fanno pensare alla sepoltura di individui armati.

Le ultime rinvenute, (si ipotizza di epoca Medio-Tarda età Repubblicana) sono scavate nel banco di ghiaia sul quale è situato il Tumulo ma, al contrario delle tombe più antiche vi si rileva una presenza maggiore di individui femminili e bambini.
Resta a questo punto da stabilire se la presenza di questi individui interessa comunità locali o se si tratti di tentativi intesi alla “Romanizzazione” dell’intera valle.

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