Canadair CL-415
Bombardier 415 | |
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Un 415 della Protezione Civile italiana
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Descrizione | |
Tipo | Aereo antincendio anfibio |
Equipaggio | 2 + 4 specialisti e osservatori |
Costruttore | Bombardier Aerospace |
Data entrata in servizio | novembre 1994 |
Esemplari | 69[1] |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 19,82 m |
Apertura alare | 28,60 m |
Altezza | 8,98 m |
Superficie alare | 100,33 m² |
Peso a vuoto | 12 333 kg |
Peso max al decollo | 17 168 kg (dall'acqua), 19 890 kg (da terra) |
Capacità | 6 137 litri |
Propulsione | |
Motore | 2 turboelica Pratt & Whitney Canada PW123AF |
Potenza | 2 380 shp (1 775 kW) ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 376 km/h a 5 000 ft/ISA |
Autonomia | 2 427 km (1 310 nm) |
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Il Canadair CL-415 è un aereo anfibio bimotore turboelica ad ala alta, con incarichi multimissione ad uso civile, prodotto inizialmente dall'azienda canadese Canadair e poi dalla Bombardier Aerospace, dagli anni novanta.
Nella sua configurazione primaria è concepito per la lotta aerea antincendio, con la possibilità di operare efficientemente in regioni densamente forestate e ricche di specchi d'acqua. La versione multi-ruolo opera anche per pattugliamento marittimo e SAR.
Indice |
Storia
Sviluppo
Il CL-415 viene sviluppato dall'allora Canadair per rispondere all'esigenza di dotare la gamma di una versione più potente del precedente CL-215 adottando una nuova motorizzazione turboelica di produzione nazionale, due Pratt & Whitney Canada PW123AF capaci di 2 380 shp (1 775 kW) accoppiati ad eliche quadripala Hamilton Standard 14SF-19 a passo variabile del diametro di 3,97 m. Il prototipo venne portato in volo per la prima volta nel dicembre 1993 e, ottenuta la certificazione, avviato alla produzione in serie. La prima consegna operativa è avvenuta nel novembre 1994.
Il velivolo è dotato di una avionica aggiornata rispetto a quella del suo predecessore ed aggiunte aerodinamiche all'estremità delle ali (winglet) e sui piani di coda (finlet) già presenti sul 215T. Il CL-415 è caratterizzato anche da un maggior peso operativo: vuoto 12 333 kg, massimo al decollo da terra 19 890 kg, massimo al decollo dall'acqua 17 168 kg, per la versione antincendio. Per l'atterraggio su pista, il velivolo è dotato di un carrello triciclo anteriore, le cui ruote laterali non rientrano nella fusoliera, diversamente dal ruotino anteriore, ma rimangono sporgenti sotto le ali. Sull'acqua, il 415 ammara grazie al suo scafo centrale interamente metallico supportato da due galleggianti equilibratori fissati ai piloni posti quasi in prossimità delle estremità alari.
Impiego operativo
Con un incremento del 15% di potenza rispetto al suo predecessore, il velivolo è sempre in grado di risucchiare dall'acqua il suo carico in appena 12 secondi, ma ha una maggiore velocità di crociera ed un maggior controllo. Su ogni lato della fusoliera è installata una presa d'acqua per riempire il velivolo a terra.
Quando il velivolo passa a volo radente è in grado di riempire i serbatoi in circa 1.340 m a condizione che vi sia una profondità minima di 1,40 m. Nella missione tipo, il CL-415 è in grado di rimanere in volo per tre ore, sganciando 9 carichi d'acqua e rifornendosi da una fonte distante 10 km. L'acqua caricata può essere mescolata con la schiuma contenuta negli speciali serbatoi posti sotto le due file di sedili ripiegabili [2].
Essendo anfibio, può operare da piste terrestri o dalla superficie acquea; questo lo rende particolarmente idoneo nel ruolo SAR, tanto più che i moderni elicotteri SAR, come l'HH-60J, non sono in grado di ammarare per il recupero, ma si affidano esclusivamente al verricello.
È sempre più diffuso nel mondo tra gli operatori che hanno sostituito la loro flotta di CL-215; i CL-415 sono ben presenti in Italia, con le insegne della Protezione Civile e operati da INAER Aviation Italia in quella che è la flotta civile più cospicua del mondo (19 velivoli al Gennaio 2010), in Francia, Canada, Portogallo e in svariati altri Paesi. Secondo dati forniti dal costruttore, a tutto il gennaio 2009 69 esemplari di CL-415, inclusa la versione MP, sarebbero stati consegnati in tutto il mondo, con 49 velivoli operanti nella sola area del Mediterraneo[3]
Descrizione tecnica
La versione multi-ruolo è dotata di sensori di missione, come radar di sorveglianza, FLIR (Forward looking infrared, cioè "sensore ad infrarosso orientato in avanti"), SLAR (side looking airborne radar, radar aeroportato a scansione laterale) che gli permettono di operare in condizioni di scarsa visibilità o anche di notte, e di una sofisticata attrezzatura di comunicazione.
Utilizzatori
- opera con 8 esemplari di 415.
- opera con 9 esemplari di 415.
- Croazia
- opera con 8 esemplari (7 415GR ed un 415MP)[7] da ormai 8 anni di servizio nella versione 415GR [8] schierati nel 112 Combat Wing, 383 Squadron "Proteas", nella Base Aerea di Elefsis [9] .
- Italia
- opera con 2 esemplari di 415; 2 in ordine[11]
- 2 esemplari di 415 in ordine[11]
- Stati Uniti d'America
- affitta 2 CL-415 dalla Province of Quebec per l'uso durante la stagione degli incendi.
- affitta 2 CL-415 dalla Province of Quebec per l'uso durante il trimestre dal 13 settembre al 13 dicembre [12]
- Malesia
Incidenti
L'alto margine di rischio collegato ai voli antincendio ha portato a numerosi incidenti durante la vita operativa del velivolo:
- il 27 gennaio 1989 cadde un Canadair della Protezione Civile mentre stava svolgendo servizio antincendio nella zona della N.S. del Monte a Savona ( Sv ). In quell’incidente persero la vita i due piloti Claudio Garibaldi e Rosario Pierro. Da allora nella chiesa di N.S. del Monte ogni anno a fine gennaio o inizio febbraio si celebra una Messa in loro suffragio.
- 17 novembre 1997 - un CL-415 della Securite Civile si schianta a Marsiglia, Francia con un morto
- 16 agosto 2003 - il velivolo con matricola I-DPCN della Protezione Civile Nazionale precipita ad Esine, Italia , senza vittime [14]
- 8 marzo 2004 - un CL-415 della Securite Civile si schianta nel lago Sainte-Croix, Francia con 2 morti
- 18 marzo 2005 - il velivolo I-DPCK della Protezione Civile si schianta in Forte dei Marmi, Italia con due morti
- 1 agosto 2005 - un CL-415 della Securite Civile precipita a Calenzana con due morti
- 23 luglio 2007 - un CL-145 della Ellenikì Polemikì Aeroporia si schianta a Dilesos, Grecia con due morti
- 23 luglio 2007 - Uno di questi mezzi (I-DPCX) è precipitato per cause sconosciute all'interno del territorio del comune di Acciano (Aq) durante un intervento antincendio. Il Comandante del velivolo, Andrea Golfera, è morto sul colpo, mentre il co-pilota Daniele Rett è stato in pericolo di vita, ma è infine sopravvissuto ed è tornato ai comandi del CL-415[15]. Successivemente qualche organo di stampa e alcuni sindacati dei piloti hanno rivelato come il personale di volo fosse stato sottoposto ad un allungamento dell'orario di volo da 24 a 48 ore settimanali dalla Protezione Civile, senza aver avuto l'assenso preventivo dell'ENAC, assenso che non sarebbe mai arrivato[16].
Velivoli comparabili
Note
- ^ a b Malaysian Maritime Enforcement Agency Buys Two Bombardier 415 Multipurpose Aircraft
- ^ Bombardier Canadair 415 Superscooper Amphibious Aircraft, Canada
- ^ cita web | url = http://www.bombardier.com/en/corporate/media-centre/press-releases/details?docID=0901260d80078919 | titolo = Bombardier Delivers First Bombardier 415MP Amphibious Aircraft to Malaysia | data = URL consultato il 2 febbraio 2009
- ^ Croatia
- ^ Keijsper 2008, pp. 44.
- ^ Keijsper 2008, pp. 40.
- ^ Keijsper 2008, pp. 41.
- ^ . URL consultato il 04 febbraio 2009
- ^ . URL consultato il 04 febbraio 2009
- ^ Keijsper 2008, pp. 42.
- ^ a b Keijsper 2008, pp. 43.
- ^ SignOnSanDiego:County leases fire-fighting planes from Quebec
- ^ Bombardier Delivers First Bombardier 415MP Amphibious Aircraft to Malaysia. URL consultato il 2 febbraio 2009
- ^ Incendi: Canadair precipita in Abruzzo, morto pilota. URL consultato il 3 febbraio 2009 «Con l’incidente odierno salgono a tre i CL-415T perduti dalla flotta della Protezione Civile italiana gestita dal gruppo SOREM. Il 16 agosto 2003 era infatti andato distrutto, senza vittime, l’I-DPCN, mentre nel disastro dell’I-DPCK del 18 marzo 2005 perirono entrambi i piloti.»
- ^ Incendi: Canadair precipita in Abruzzo, morto pilota. URL consultato il 3 febbraio 2009
- ^ Canadair, l' ok Enav che non c' era e l' orario troppo lungo. URL consultato il 3 febbraio 2009
Bibliografia
- (EN) Pickler, Ron and Milberry, Larry. Canadair: The First 50 Years. Toronto: CANAV Books, 1995. ISBN 0-921022-07-7.
- (EN) Keijsper, Gerard. "Water-Bombers Required!" Air Forces Monthly, London: Key Publishing, July 2008 Issue.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Canadair CL-415
Collegamenti esterni
- Protezione Civile: Canadair CL-415
- Corpo Forestale: i mezzi in dotazione
- (EN) Sito ufficiale della Bombardier Aerospace
- (EN) Galleria fotografica su Airliners.net
- (EN) Pagina di un appassionato su Geocities dedicata al 415
- (EN) http://www.aerospace-technology.com/projects/bombardier_415/
- (EN) http://www.janes.com/extract/jdw2004/jdw07493.html
Video
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