I Tarocchi: L’imperatore

Bentrovati alla nostra nuova puntata dedicata ai Tarocchi. Oggi parliamo de L’imperatore.

Madrina di questa puntata è la fotografia scattata da Giulia Angioi in occasione del contest sul gruppo Facebook, #scattaloradelmistero.

L’Imperatore è il governatore di questo mondo, il solido, il concreto, simboleggiato dal trono cubico sul quale poggia. Il cubo è, infatti, la più stabile delle forme geometriche, fondata sul significato esoterico del numero quattro, il numero della stabilità, del mondo finito. Quattro sono infatti i lati del quadrato, quattro le stagioni, le direzioni, i punti cardinali; quattro anche gli elementi cosmici, Fuoco, Aria, Acqua e Terra, quattro gli evangelisti e i segni fissi dello zodiaco a essi collegati: Luca, connesso con il Toro, Marco, con il Leone, Giovanni, con l’Aquila-Scorpione e Matteo, con l’Angelo-Acquario. La mano destra, emblema del potere maschile, solare, attivo (la via secca di cui parlano gli alchimisti), impugna lo scettro, il bastone del comando che allude al dominio dell’anima, rafforzato dal simbolismo dell’aquila, che troneggia sullo scudo a lato del trono.

Questo sta a significare che l’Imperatore, per quanto qualificato a esercitare un potere, non è un despota ma un sovrano sorretto da ideali sublimi. L’energia virile, solida e costruttiva traspare anche dal simbolismo dei calzari e delle maniche rosse, colore dell’attività e del comando. Da notare la gamba destra ripiegata sulla sinistra, postura permessa in epoca medievale soltanto ai grandi personaggi e ai regnanti in segno di privilegio. Tutto, in questa immagine, parla di autorevolezza e di dominio e tutto, a partire dal mondo interiore per arrivare all’ambiente circostante, è mantenuto sotto controllo con la serena fermezza di chi è abituato al comando ed è consapevole di esercitarlo con pieno diritto.

Il segreto di questo potere è tutto racchiuso nell’equilibrio, nella misura e nella moderazione, nella saggia amministrazione dell’autorità e della forza che non lascia spazio alla debolezza né alla mancanza di energia né, tanto meno, all’abuso. L’Imperatore si mette in relazione alla lettera ebraica dalet e alla sephirah Chesed, la grazia, la misericordia.

SIGNIFICATI AL POSITIVO L’arcano dell’Imperatore si riferisce, nel responso, a tutto ciò che è solido, pratico, destinato a durare. Tutto ciò che inizia sotto agli auspici della sua forza e del suo equilibrio, infatti, è dotato di una carica inesauribile. Il segreto del successo è una volontà costruttiva, ma costante, svincolata dall’impulso del momento e sostenuta invece dalla maturità e dall’esperienza. Tanto più che, quando esce questa carta, favori e protezioni da parte di potenti non vengono mai a mancare. La sfera delle emozioni e del sentimento è rigorosamente mantenuta sotto controllo dalla ragione, che sottopone ogni impulso e ogni azione al vaglio della critica. Legalità, giustizia, rigore, lealtà a ogni costo: ecco gli imperativi a cui non è possibile sottrarsi. Si tratta, comunque, di una situazione positiva e ben definita, da vivere con ottimismo e con il giusto orgoglio. Tutte le mete potranno essere realizzate grazie alla volontà e al sangue freddo. Doti di comando, soddisfazioni, esistenza indipendente, ma ordinata, in cui nulla è lasciato al caso. Un personaggio di sesso maschile, volitivo e influente, svolge un’azione determinante nell’esistenza del consultante.

SIGNIFICATI AL NEGATIVO L’arcano dell’Imperatore capovolto o in posizione sfavorevole nel gioco non segue la consueta legge del capovolgimento. L’autorità e la fermezza della carta diritta non si trasformano perciò, se non in qualche caso, in debolezza, inefficacia, indecisione, pigrizia, quanto piuttosto in un ostinato, ribellistico rifiuto del potere o, al contrario, in un esercizio esasperato dei propri privilegi. L’arcano costituisce spesso un’esortazione, un richiamo all’obbedienza, un’ammenda, una sanzione meritata. Ostacoli e impedimenti non mancano di frapporsi fra il consultante e la meta, ma a determinarli, più che una fortuna avversa, è la scarsa motivazione all’agire, è la sua stessa immaturità, lo squilibrio, la tendenza a prendere le cose troppo di petto. L’atteggiamento violento e dispotico, perfino crudele, gli impedisce di giudicare obiettivamente la realtà; è egocentrico, ostinato, pignolo, avaro, del tutto incapace di controllare l’aggressività. Poiché l’Imperatore diritto, con il suo trono squadrato, l’aquila e lo scettro, rappresenta la stabilità, il fondamento, se si trova capovolto, muta significato e trasforma la solidità in fluttuazione. Si annuncia uno scacco o, nella migliore delle ipotesi, un successo parziale, insoddisfacente, perché il progetto formulato non era abbastanza solido e le protezioni inefficaci. Tempesta, uragano in arrivo.

Il linguaggio segreto dei tarocchi – Laura Tuan

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