POLLENA TROCCHIA

PER TUTTI I NAPOLETANI: POLLENA TROCCHIA ESISTE VERAMENTE!

POLLENA TROCCHIA “DUE PAESI UNA PARROCCHIA”

Questo detto popolare a Napoli e dintorni: “Pollena Trocchia due paesi una parrocchia“, lo conoscevo anche quando, prima di conoscere mia moglie, pensavo che questo paese nella realtà non esistesse. A Napoli si dice anche, quando non si conosce la provenienza di qualcuno: “‘A ro’ vien, a Pollena Trocchia?“; come per dire: “ma da quale paese sperduto vieni?“. Quando un fratello della comunità evangelica di Secondigliano, che io frequentavo, una volta di trent’anni fa mi venne a chiedere di accompagnarlo a casa di un suo collega che abitava in questo paese, accettai volentieri. Oggi da Napoli con la Strada Statale 162 è facilmente raggiungibile, ma allora dovevamo fare Via Argine e poi attraversare Cercola e infine salire sul paese di Pollena. La prima volta partimmo da Secondigliano con una 500 familiare che aveva questo fratello e non sapendo bene la strada, arrivammo su un ponte che collegava la salita del cimitero con Pollena e ci sembrava quasi di precipitare nella vallata sottostante. Arrivammo a casa di Biagio, il collega di questo fratello. Su richiesta di Biagio, stabilimmo poi di recarci lì ogni sabato pomeriggio per pregare, e le volte successive ci andammo con la mia Ritmo. Fu in quelle riunioni che facevamo a casa di Biagio, che conobbi mia moglie. Mi fidanzai e dopo due anni mi sposai stabilendomi a Pollena Trocchia. Sono quindi circa trenta anni che vivo in questo paese. In realtà Pollena e Trocchia sono due borghi che risalgono ai tempi degli etruschi. Sorgono ai piedi del Monte Somma che alle origini era l’unico cono vulcanico del Vesuvio. Pollena deve il suo nome all’antico culto al dio Apollo. L’origine del nome di Trocchia significa torchio, l’attrezzo usato per schiacciare l’uva da cui si ricava il vino, per il fatto che il posto era rinomato dalle uve che si producevano da cui ancora oggi si ricava un ottimo vino chiamato “Lacrima del Vesuvio“. L’espressione, comune anche a Napoli, “Figlio ‘e Ntrocchia”, che indica una persona scaltra, deriva proprio dal nome di questo borgo. In passato era un luogo di villeggiatura per ricchi nobili. Fu Gioacchino Murat ad unire i due casali in un unico comune. Pur essendo ormai un solo municipio, le comunità di Pollena e Trocchia si mantengono ancora per certi versi divise. Ad esempio ognuna ha mantenuto i propri “santi protettori”: comune ai due borghi è San Giacomo; a Pollena San Biagio. Anche San Ciro e a Trocchia San Giuseppe vengono venerati. Tra i monumenti, di notevole interesse è la lapide dedicata a Giacomo Donizetti, un grande musicista di Bergamo che soggiornava spesso a Trocchia. La Murata, sulla stradina denominata Musci, è un altro monumento risalente al quindicesimo secolo. Proprio per il fatto di essere stata una zona di villeggiatura per nobili, ancora oggi, soprattutto a Trocchia ci sono monumentali palazzi e ville nobiliari come ad esempio la Villa Trinchera nella quale ebbi l’onore di farmi le foto del matrimonio. Durante gli scavi per i lavori del Parco Europa furono ritrovati resti di architettura risalenti all’epoca Romana. Nella Piazza Amodio si sono visti concerti di cantanti come: Umberto Tozzi, Tullio De Piscopo, Michele Zarrillo. Pollena Trocchia è stato set cinematografico dei film: La nonna Sabella del 1957; la nipote Sabella del 1958; Lucki Luciano del 1973. Molto caratteristica Pollena Vecchia nella quale negli ultimi anni sono stati inscenati presepi viventi che non hanno nulla da invidiare a quelli più rinomati, siamo certi che torneranno, perché quest’anno (2020) non si farà causa Covid. Ci sarebbe tanto ancora da dire di questo paese e voglio terminare qui, per il momento, questo articolo dicendo a coloro che forse credono ancora che questo è solo un nome di fantasia: Pollena Trocchia esiste veramente e vale la pena visitarla.

Ciro Peluso

UNO SCORCIO DI PIAZZA AMODIO DA “GOOGLE MAPS”

Per una buona fotocamera compatta che ho provato e garantisco segui questo link.

Pubblicato da Ciro Peluso

Sito di studi e approfondimenti biblici gestito da Peluso Ciro.

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