LA PIEVE DI STIA

Stia trae la sua origine dall’essere stata un villaggio sorto sulla romana Via Maior che collegava il Casentino a San Godenzo, in Mugello. Il toponimo è di origine latina, per contrazione dal nome del torrente Staggia. Le prime indicazioni sul paese di Stia si trovano nel Regesto Camaldolese del 1053 dove si legge della Plebe S. Mariae de Staia e successivamente, nel 1093, troviamo citato un Casale de Stia. La Pieve di Santa Maria Assunta è situata nella bella, centrale piazza Tanucci, dalla forma triangolare allungata, completamente contornata da portici che richiamano alla mente la sua origine di mercatale.

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La chiesa, la cui facciata risale al 1776, è sorta intorno al 1150 e ha avuto nel tempo varie trasformazioni. Nel XV secolo viene aggiunta la cappella del Battistero; altri grandi mutamenti vengono apportati nei secoli XVIII e XIX e nel 1925 viene effettuato un lavoro di restauro e di ricostruzione. All’interno si viene colpiti dall’armonia offerta dalla struttura romanica a pianta basilicale, divisa in tre navate da colonne con capitelli riccamente lavorati. Questi, scolpiti con figure umane e di animali, fogliami, volute e nodi, si presentano vicini stilisticamente a quelli della Pieve di Romena (metà del XII secolo) ma mostrano un metodo di lavoro più avanzato che permette una particolare resa del dettaglio.

Nel Medioevo Stia si sviluppò come “mercatale” della Contea di Porciano e residenza del ramo dei Conti Guidi detti “di Palagio” per ricordare la costruzione, avvenuta nel 1230, di una sontuosa abitazione sulle rive del torrente Staggia, detta appunto il Palagio. Attorno a questo imponente edificio si sviluppò un nuovo agglomerato, che andò ad aggiungersi al villaggio già esistente a monte, denominato Stia Vecchia. I Conti Guidi “di Palagio” mantennero il possesso della terra di Stia sino all'assedio a cui il borgo fu sottoposto da parte della Repubblica Fiorentina (1402).

PALAGIO FIORENTINO

La storia di Stia in seguito rimase a lungo legata a quella di Firenze, ai Medici prima e agli Asburgo Lorena poi. Il comune, che nel 1840 contava 2.901 abitanti, ebbe un grande sviluppo grazie alla lavorazione della lana che portò Stia ad essere un centro produttivo importante. È qui che nacque il celebre panno “casentino”. Le prime notizie certe sul 'Panno Casentino’ risalgono ai lontani tempi in cui a Firenze comandavano i Medici. Racconta una vecchia storia che gli abitanti del Comune del Palagio Fiorentino di Stia pagavano le loro ‘gabelle’ ai Medici con i panni di lana ‘orbace’ (panno tessuto per i Padri Camaldolesi) e di lana ‘Casentino’. Successivamente la stoffa fu apprezzata dai locali Signori, proprietari terrieri e ricchi commercianti, soprattutto nel classico colore ‘arancio’ che, si dice, nacque da un errore nella ricetta chimica.

Dall'ottobre del 2010 è stato inaugurato il Museo dell’Arte della Lana, situato all’interno dello storico lanificio. Tre anni di lavori che hanno permesso di ridar vita ad alcuni spazi dell’antico lanificio, mirabile esempio di archeologia industriale, che nei primi decenni del Novecento era una delle principali realtà tessili italiane.


Oggi Stia, che ha individuato nel turismo la sua nuova leva di crescita, è un paese in cui passato e presente, progresso economico e difesa dell'ambiente, tradizioni e storia si coniugano sapientemente. Il parco termale e l'acqua di Calcedonia sono un chiaro esempio come Il Comune di Stia, intende valorizzare queste risorse attivando il progetto termale all'interno del Parco del Palagio Fiorentino un complesso caratterizzato da un padiglione dotato dei servizi necessari per permettere un utilizzo sempre più ampio dei benefici dell'acqua della Fonte di Calcedonia.

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Ogni due anni, nei primi giorni di Settembre, ritorna la Biennale Europea d'Arte Fabbrile. In tale occasione viene disputato il Campionato del Mondo di Forgiatura. Per quattro giorni il piccolo centro dell’alto Casentino capitale mondiale del ferro battuto. Ferro e fuoco gli elementi di un’arte antichissima.

 

 

 
Bed & Breakfast "Canto alla Rana" Via del Campo sportivo, 11 Stia (Arezzo) -Italy - tel. (39)3395355984/5