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Presenza polveri sottili

Presenza polveri sottili
Di cosa si tratta?
Le polveri sottili sono costituite dall'insieme di particelle e corpuscoli che ritroviamo nell'aria. Il loro diametro è compreso tra 0,2 e 500 µm (micron - millesimo di millimetro).
La polvere atmosferica è generalmente composta da microrganismi, polveri, emissioni di combustioni e lavorazioni e dal traffico stradale. La polvere di casa è l'insieme di una componente di origine atmosferica e di una componente generata dagli abitanti. Spesso la concentrazione domestica delle polveri sottili è maggiore di quella riscontrabile all'esterno. Nel linguaggio di uso comune si parla di PM10 e PM2.5 (Particulate Matter), ovvero materiale particolato del diametro inferiore rispettivamente a 10 µm e 2.5 µm presente nell'atmosfera sotto forma di polveri, fumo, aerosol. La loro pericolosità va ricercata nella natura chimico-fisica e nelle loro dimensioni; infatti, più una particella è piccola più intimamente ed in profondità penetra nel nostro apparato respiratorio. Le sintomatologie (specialmente nei soggetti più sensibili) sono tipicamente a carico del sistema respiratorio: asma, bronchiti enfisema e allergie. Nei distretti più profondi può cagionare l'insorgenza di patologie di natura mutagena.
Come si interviene?
Al momento del sopralluogo viene effettuato un rilievo strumentale della quantità di PM10 e PM2.5 presenti nei luoghi più vissuti della casa. In base alla risposta strumentale siamo in grado di suggerire l'utilizzo delle debite precauzioni e l'adozione di metodi efficaci per le rimozioni delle polveri dagli ambienti domestici.

Per saperne di più
Le polveri sottili sono costituite dall'insieme di particelle e corpuscoli che ritroviamo nell'aria. Il loro diametro è compreso tra 0,2 e 500 µm (micron - millesimo di millimetro).
Queste microparticelle si depositano lentamente sulle superfici; si spostano nell'aria e vanno tanto più lontano dalla fonte di produzione o emissione, quanto più sono leggere.
La polvere atmosferica è generalmente composta da una parte di polveri naturali (microorganismi, spore, pollini, ceneri) e da polveri antropogeniche (emissione di combustioni, residui dell'usura del manto stradale, di freni e di copertoni delle vetture, emissioni di lavorazioni, incendi).
La polvere di casa è l'insieme di una componente di origine atmosferica e di una componente generata dagli abitanti, è sia di natura organica che inorganica. Anche per questo motivo la concentrazione delle polveri sottili in casa è spesso più elevata di quella presente nell'ambiente esterno.
Non tutti sanno che molte forme di allergie non si manifestano nell'immediato ma a seguito di prolungati periodi di esposizioni agli allergeni.
Nel linguaggio di uso comune si parla di PM10 e PM2.5 (Particulate Matter), ovvero materiale particolato presente nell'atmosfera di diametro inferiore rispettivamente a 10 µm e 2,5 µm, sotto forma di polveri, fumo, aerosol.
La loro pericolosità va ricercata certamente nella composizione chimico fisica, ma anche nelle loro dimensioni; infatti, più una particella è piccola più intimamente ed in profondità penetra nel nostro apparato respiratorio. Una granulometria di 10 µm caratterizza una polvere definita inalabile, in grado di arrivare sino alla faringe umana, mentre polveri di 2,5 µm giungono a livello dei bronchioli.
Dimensioni inferiori a 2,5 µm sono in grado di penetrare sino ai polmoni. Se scendiamo ulteriormente di diametro vi sono polveri definite respirabili (PM1 e PM0,1), che possono giungere sino agli alveoli.
Quando le polveri sottili raggiungono l'apparato respiratorio possono dare luogo a diverse sintomatologie (specialmente nei soggetti più sensibili) tipicamente a carico del sistema respiratorio: asma, bronchiti enfisema e allergie. Nei distretti più profondi, può cagionare l'insorgenza di patologie di natura mutagena.
Da tutto ciò emerge che, come stiamo attenti al rischio polveri per strada, dobbiamo prestare almeno altrettanta attenzione a questi rischi in casa nostra.
La direttiva 99/30/CE, recepita in Italia dal Decreto Ministeriale n. 60 del 2 aprile 2002, fissa i valori limite di tale esposizione.
Spesso si tende non a eliminare questa polvere, ma a "spolverare", cioè a risollevarla e ridisperderla nell'aria di casa.
Poiché tra i costituenti di questo velo vi sono anche componenti organiche (si pensi alla normale esfoliazione della nostra pelle), in condizioni micro-climatiche favorevoli, la polvere diventa anche ricettacolo di acari e batteri.
La nostra indagine, di carattere strumentale, consente di valutare la quantità e la tipologia delle polveri presenti nell'abitazione, al fine di suggerire eventuali contromisure per ridurre sensibilmente il problema. Per casi specifici, durante il sopralluogo, potremo anche valutare situazioni particolari dovute alla presenza di bambini, di soggetti allergici e asmatici, alla presenza di animali domestici e alla presenza di particolari fonti di polveri dovute, ad esempio, a hobby e lavorazioni.

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