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Pescaglia
 
I borghi di Pescaglia
 
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Colognora
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S.Martino in Freddana
Vetriano
Villa Roggio
(Castel di Roggio)
 
 
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Celle di Puccini
Pescaglia Google maps

Pescaglia
Il borgo di Pescaglia si sviluppò principalmente in epoca rinascimentale, prendendo vita da tre borgate medievali, “Piazzanello” formatasi intorno alla chiesa parrocchiale di S.Pietro e Paolo, “Villabuona” un piccolo agglomerato urbano utilizzato prevalentemente come zona residenziale, sorto a nord-ovest del centro storico, lungo un’antica via proveniente da Convalle e “Il Poggio” il nucleo principale del borgo (l’odierno centro storico di Pescaglia), racchiuso all'interno dell'antico castello detto del “Poggio”, conosciuto già nel IX secolo e appartenente al feudo dei Ronaldinghi.
Le notizie disponibili di questo borgo prima del Mille sono scarse, lo storico Guglielmo Lera, narra di un prima citazione all'interno di una pergamena del IX secolo, nella quale vieneVillabuona menzionata una sua casa, appartenente alla chiesa romana di S.Pietro (probabilmente un lascito al Papa), altre notizie le ritroviamo all’interno di un documento del 1062, dove Papa Alessandro II, già Vescovo di Lucca col nome di Anselmo I da Baggio, allivella per un censo di 20 soldi una parte di alcuni beni dislocati in varie “Terre” (Pescaglia compresa), ai fratelli Ildebrando, Enrico e Sigifredo.
Con la fine del Marchesato di Matilde di Canossa, Lucca iniziò la sua politica espansionistica in Val di Serchio, i Ronaldinghi lottarono a lungo per sottrarsi al loro dominio, nel 1168 schierandosi con i pisani appoggiarono la rivolta di Veltro da Corvaia e nel 1227 cercarono anche protezione presso Papa Gregorio IX, rinnovandoli
all’interno della chiesa di Santa Maria di Pugnano in Pisa, il giuramento di fedeltà dinnanzi al Nunzio Apostolico Cinzio, ma dopo anni di lotte e intrighi politici, alla fine del XIII secolo grazie a Federico II, i lucchesi riuscirono ad imporre la loro legge in tutta la Val di Serchio e nel nuovo assetto politico della valle, Pescaglia venne a trovarsi sotto la giurisdizione della “Vicaria di Coreglia”.
Negli eventi politici che si susseguirono alla morte di Castruccio Castracane, l’8 maggio 1355 l’Imperatore Carlo IV di Boemia, trasformò la Vicaria di Coreglia, in Contea, nominando Francesco Castracane degli Antelminelli suo Conte, Pescaglia entrò a far parte della Contea di Coreglia rimanendoci fino alla morte di Francesco, poi Lucca rientrò in possesso della Vicaria di Coreglia e da questo momento, il borgo inizierà il lungo cammino che lo porterà nel 1602 ad avere una propria Vicaria.
Piazzanello
Nel 1369 con la fine della Contea e il ripristino della "Vicaria", il nuovo Vicario abbandonò la residenza di Coreglia prendendo dimora a Borgo a Mozzano, nel 1562 lo spostamento dei palazzi amministrativi e la situazione politica del momento, spinse Lucca a istituire a Borgo a Mozzano, una nuova Vicaria nella quale fu inserita anche Pescaglia insieme all'intera Val di Roggio.
Con la venuta in Garfagnana degli estensi, il borgo di Pescaglia venne a trovarsi vicino al nuovo confine e il suo castello diventò fondamentale per la sicurezza di Lucca, nel 1584 i lucchesi decisero di rafforzare il castello del Poggio, affidando i lavori di rafforzamento a Vincenzo di Nicolao Civitali, che provvide a ristrutturare la fortezza centrale e a cingere l’intero paese con delle possenti mura, questa militarizzazione cinquecentesca, fece assumere al borgo una nuova fisionomia, i numerosi palazzi edificati al suo interno o nelle due borgate vicine, Piazzanello e Villabuona, trasformarono Pescaglia in un borgo rinascimentale, i lucchesi entrati in conflitto con gli estensi, all’inizio del XVII secolo, per meglio difendere i suoi confini montani, decisero di istituire provvisoriamente una nuova Vicaria a Pescaglia, la “Vicaria di Pescaglia o di Valdiroggio”, che dopo esser stata prorogata di anno in anno, nel 1670 fu istituita definitivamente e non più modificata fino al 1806.
Nel 1806 Napoleone trasformò la Repubblica Oligarchica lucchese, in un Principato (governato da sua sorella Elisa Baciocchi) suddiviso in 15 Cantoni e Pescaglia venne scelta come sede Cantonale, alcuni anni dopo la caduta di Napoleone, grazie a un decreto (1818) della duchessa Maria Luisa Borbone, il borgo ritornò a ricoprire il ruolo di Vicaria, ma la Duchessa negli anni successivi, cambiò più volte l’ordinamento del Ducato lucchese, in una di queste variazioni
Pescaglia perse anche la sua autonoma, ritrovandosi inserita nel “Dipartimento” di Lucca e nell'ultima modifica decisa da Maria Luisa  poco prima di morire, Pescaglia ritornò sotto la giurisdizione di Borgo a Mozzano, sede di uno dei tre "Circondari" del Ducato (Lucca, Viareggio e Borgo), l’autonomia della Comunità di Pescaglia venne ripristinata solo nel 1837 grazie a un decreto emanato dal Duca Carlo Ludovico, che con l’aggregazione di alcuni paesi della Val Freddana (1843), darà vita all’attuale Comune di Pescaglia.
Foto Pescaglia:
Pescaglia  N°1 - N°2 - N°3 - N°4 - N°5 - N°6 - N°7 - N°8 - N°9 - N°10 - N°11 - N°12 - N°13 - N°14 - N°15 - N°16 - N°17 - N°18
Foto Piazzanello: 
Piazzanello       Chiesa       Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4
Foto Villabuona:  
Villabuona        Vicolo N°1 - N°2 - N°3 - N°4
Chiesa Parrocchiale dei SS.Pietro e Paolo Pescaglia Pescaglia centro storico

 

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