Val Sesia

Anello di Cravagliana

Partecipanti:
 Gita effettuata in data:16-Aprile-2015                                                    

 Partenza da: Cravagliana m. 615
 Dislivello totale: m. 550
 Difficoltà: E
 Effettivo cammino h: 4,30

Come arrivare: Percorrere la A 26, fino al casello di Romagnano /Ghemme, quindi SS299 per Varallo – Alagna. Giunti alla seconda uscita della tangenziale di Varallo seguire a destra le indicazioni per Fobello/Cervatto. Risalendo per circa 10 Km. sulla SP 9 della Val Mastallone, si raggiunge Cravagliana

 

Lasciata l’auto nel comodo parcheggio sottostante al Municipio, ci incamminiamo in direzione della parrocchiale dedicata alla Beata Maria Vergine Assunta, poco prima di raggiungerla, sulla sinistra, prende avvio l’itinerario odierno contrassegnato dal segnavie 572. Attraversiamo l’abitato e dopo avere superato le ultime case entriamo nel bosco e per sentiero passiamo  a monte della frazione Giavinali cominciando a salire all’interno di un avvallamento boscoso in cui troviamo numerosi casolari oramai abbandonati e semidistrutti. Superiamo il Rio Grande e perveniamo allAlpe Cà Giulia m.827, contraddistinto da una grossa baita. Il sentiero ora prosegue inoltrandosi in un  bosco di conifere per giungere al valico di Prà della Sella m. 980 ( h1,20) da cui, voltando a destra e seguendo la cresta, si può raggiungere dopo una breve ascesa la Cima del Falò m.1055. La Cima veniva utilizzata in passato per annunciare con grandi fuochi le vigilie delle ricorrenze della Madonna del Carmine e di Natale. Tralasciamo di salire e seguiamo il sentiero che prosegue ora in discesa e aggirando i fianchi della montagna ci porta a raggiungere la frazione Colla m. 796 (h0,55;2,15), e la contigua frazione di Sassello. Superata verso monte la decadente chiesetta, proseguiamo sul sentiero che si sviluppa quasi in curva di livello e dopo aver guadato alcuni piccoli ruscelli, raggiungiamo il Santuario della Madonna del Tizzone m.832 (h0,15;2,30). Il Santuario, il cui oggetto di culto è un affresco che rappresenta la Madonna con il Bambino in braccio,  è sorto nel 1546 dopo che, due pastorelli muti, di fronte al divampare di un incendio, vedono apparire la Madonna che, spente le fiamme, ordinò ai giovani di andare in paese per raccontare l’accaduto ridando loro miracolosamente la parola. L'interno della chiesa è adornato da numerosissimi ex-voto e prege­voli affreschi, mentre nelle immediate adiacenze si notano diverse baite ristrutturate. Dopo la sosta per consumare il nostro pranzo, questa volta rigorosamente al sacco, visitiamo il piccolo Santuario e ci immettiamo sull’itinerario 572a che ci permette di raggiungere il poggio su cui sorge Brugaro m. 676 con le sue caratteristiche case ornate da singolari archi monolitici e la presenza della parrocchiale. Continuando nella discesa lungo la vecchia mulattiera, perveniamo alla vicina Brugarolo m. 610 da dove ci incamminiamo seguendo le indicazioni del segnavie 573 in direzione di Giavinali/Cravagliana. Il sentiero percorre alcuni terrazzamenti e, superato il rio Boccaccio si giunge al pianoro su cui sorgono i resti delle diroccate baite dell’alpe Vaniscila m. 740, attraversa il rio Pizzetto e, per superare un tratto franato, si innalza all’interno del bosco contornando una parete rocciosa fino a raggiunge un panoramico balcone sulla valle. Raggiunta la sommità, si ritorna a scendere e si raggiunge il laghetto di Cravagliana m. 788, posto in posizione panoramica con una piccola area di sosta attrezzata con rustici tavoli e sedili in pietra e legno.  Proseguendo, si inizia a scendere lungo il tratto più insidioso del percorso: il sentiero entra in un canalino ricoperto da insidioso paglione, molto scivoloso, la cui discesa va effettuata con calma e molta attenzione fino a che, raggiunto il termine del tratto roccioso, superiamo il piccolo spiazzo erboso di Piano Berta, ed il Rio Grande giungendo in frazione Giavinali, il cui toponimo sta a significare la natura franosa del pendio sovrastante, che con le sue poche case raccolte ai lati della strada provinciale, si trova poco prima di raggiungere il centro di Cravagliana. Al di là della strada sorge  il caratteristico nucleo di case della frazione Canera che, per far contente le ragazze,  visitiamo  aggirandoci fra i suoi stretti vicoli. Al termine del breve tragitto, ritorniamo sulla strada ed in breve raggiungiamo di nuovo il parcheggio di Cravagliana dove abbiamo lasciato l’auto (h2,00;4,30).

Bella escursione nell’incantevole e poco conosciuta Val Mastallone, su sentieri ben segnalati, ma oramai pochissimo frequentati, che portano a ripercorrere antiche vie di collegamento con i numerosi nuclei di baite che si incontrano lungo il cammino.

 

N.B. La discesa dal Laghetto va affrontata con la dovuta cautela per la molta presenza delle rinsecchite erbe di Molinia cerulea.

 

Bibliografia: “ Guida degli itinerari escursionistici della Valsesia ″. Vol. 4-Val Mastallone.

 

Per maggiori info su Cravagliana vedi: http://www.claudiobossi.it/ilmioportale/cravag/cravag.htm