Carlo Magno a Venezia

di Det0

Carlo Magno entra vittorioso a Venezia (immagine creata con openart.ai)

Carlo Magno entra vittorioso a Venezia (immagine creata con openart.ai)

Tutto parte da quest'idea di Never75:

Carlo Magno decide di annettersi anche Venezia, come fece del resto con altri territori nominalmente bizantini. Alla fine fu ad un passo dal farlo, in quel momento Bisanzio era in crisi e fu solo per cercare di riappacificarsi col Basileus che Venezia non venne assediata. Ma se lo fosse stata?

Prima possibilità: Venezia perde per sempre il suo ruolo di "Stato cuscinetto" tra Oriente ed Occidente e termina la sua ascesa come potenza commerciale e marinara (come del resto è avvenuto solo qualche anno prima per Ravenna), e magari il suo ruolo in futuro può essere preso da qualche altra città-stato semi-indipendente; possiamo pensare a Comacchio, a Grado o a Trieste.

Oppure al contrario Venezia anche sotto i Carolingi continua ad affermare il suo potere commerciale, anzi l'alleanza con i Franchi le permette di espandere i suoi traffici anche nell'Atlantico. Avendo così una forte, anzi fortissima potenza navale alleata dalla sua parte, i regni Franchi successivi si possono difendere molto meglio dalle invasioni dei vichinghi, e i Normanni respinti devono trovarsi un'altra terra in cui mettere radici; magari ci provano con la stessa Costantinopoli. Nel frattempo Venezia pian piano si emancipa del tutto anche dai Carolingi e diventa una superpotenza senza uguali, spingendosi addirittura oltre le colonne d'Ercole...

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Ecco come la giovane promessa dell'ucronia Det0 ha sviluppato la proposta di Never75:

809: Carlo Magno guida un'offensiva contro l'Italia; il doge di Venezia Obelerio si schiera a fianco dell'Impero Bizantino e Carlo, per punirlo, invia una flotta, guidata dal figlio Pipino, per attaccare la città.
Il consiglio cittadino si sposta a Rivoalti (l'attuale Rialto) e i canali della città sono assediati dalle navi franche.

810: Dopo i ripetuti attacchi alle strutture amministrative e civili della città da parte della flotta carolingia il governo di Venezia decide di arrendersi e concedere la città a Carlo Magno.
Si inaspriscono i già complicati rapporti tra Aquisgrana e Bisanzio, caduta in un periodo di crisi.

812: Carlo Magno scende a Venezia e depone l'intero consiglio, nello stesso anno invia un'ambasciata a Bisanzio per riappacificarsi con i bizantini.

814: Carlo Magno muore, il regno passa al figlio Ludovico.

816-817: Ludovico il Pio organizza un attacco alle ultime basi longobarde in Italia, il compito è affidato al re d'Italia Bernardo.
Una flotta di circa 100 navi con a bordo migliaia di uomini parte da Venezia e si dirige verso il Mezzogiorno, dove sbarca ad Aternum (l'attuale Pescara), comincia la discesa dai cavalieri franchi nel Ducato di Benevento.
La cittadina marittima è presto espugnata e diventa roccaforte per le razzie franche in Sud Italia.
Nel 817 le rimanenti forze longobarde sotto il comando del principe Grimoaldo IV si affrontano presso Taete in un'ultima disperata battaglia per la resistenza della regione; gli uomini di Grimoaldo vengono sbaragliati dai cavalieri franchi di Bernardo e lo stesso principe viene ucciso.

817: L'Imperatore Ludovico promulga la Ordinatio Imperii, che definisce la divisione dell'impero tra i tre figli dopo la sua morte.

818-821: Dopo la morte di Grimoaldo si susseguono diversi omicidi e congiure all'interno della corte longobarda, favorendo notevolmente l'instabilità dell'ormai spacciato ducato beneventino.

821: Muore il condottiero dell'esercito franco Bernardo, ma nonostante la sua morte l'avanzata franca è ancora inarrestabile, Benevento è espugnata e il ducato cade sotto il controllo Carolingio.

820-860 circa: Grazie all'acquisizione di buona parte della costa, Venezia comincia ad imporsi come principale potenza dell'Adriatico.
Vengono organizzate diverse spedizioni per impossessarsi delle ultime basi bizantine in Istria e Dalmazia (Gorizia 825, Trieste 833, Pola 835, Zara e Spalato 850, Ragusa 861/62), poste sotto il controllo di Venezia.

829: Con l'inserimento di Carlo, nuovo figlio di Ludovico il Pio, nella divisione dell'impero comincia la guerra civile tra i figli.

838: Muore Pipino d'Aquitania, uno dei quattro figli dell'imperatore.

840: Muore Ludovico il Pio, ma continuano le lotte fratricide per la divisione dell'impero.
Il titolo imperiale viene affidato (con l'Italia) a Lotario, mentre gli altri due (Carlo e Ludovico) ottengono rispettivamente le attuali Francia e Germania.

843: Trattato di Verdun, Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico si alleano contro il fratello firmando un documento redatto in volgare francese e tedesco.

870: Trattato di Mersen, dopo aver sconfitto il fratello, Carlo e Ludovico si dividono la Lotaringia.

887: Carlo il Grosso viene deposto dai suoi feudatari.

888-924: Berengario del Friuli è Re d'Italia, una delle sue più famose imprese riguarda la riconquista di alcune città del sud Italia a danno degli arabi.

900-1100 circa: Gruppi di cavalieri normanni provenienti dal ducato di Normandia muovono incursioni nelle coste dell'atlantico, cercano di entrare nel mediterraneo ma sono respinti dai veneziani.
Nel X secolo si stabiliscono nel nord della Spagna.

951-952: Ottone I di Sassonia attacca l'Italia settentrionale ed è nominato re.

962-973: Ottone I è Sacro Romano Imperatore, placa la nobiltà tedesca, emana il Privilegium Othonis, sconfigge gli Ungari a Lechfeld (955) e si afferma nell'Italia meridionale.
Dopo la riconquista veneziana delle città in Campania e Puglia, Ottone I decide di attaccare gli ultimi possedimenti di Costantinopoli nel Mezzogiorno e, con l'aiuto del papa e di Venezia, guida un'offensiva ai bizantini, annettendo all'impero le intere Calabria e Puglia.
Venezia aumenta la sua area d'influenza nel mar Ionio, cominciano violenti scontri navali con i bizantini desiderosi di rimpossessarsi del sud Italia.

973-1002: Ottone II e Ottone III sono imperatori, ma entrambi gestiscono male il potere e vanificano gli sforzi del predecessore.
Alla morte di Ottone III il Regno d'Italia cade in piena anarchia, ne approfitta Venezia che decide di espandere il suo controllo anche nell'entroterra.

1002-1014: Mentre Arduino d'Ivrea è re d'Italia, il doge veneziano Pietro II Orseolo favorisce l'espansione territoriale nel Veneto, conquista le città di Treviso(1002), Padova(1003-4), Vicenza e Verona(1006).
Dopo il 1007 si spinge in Lombardia e conquista Mantova e Brescia, nel 1011 si scontra con il re d'Italia Arduino presso Lodi, dove lo sconfigge.
Dopo l'uccisione del re il doge espugna Bergamo, Cremona, Pavia e Milano, facendosi nominare, nel 1014, re d'Italia da papa Benedetto VII.
Nello stesso anno scende in Italia l'imperatore tedesco Enrico II, che sconfigge Pietro e recupera il suo titolo.

1020-1080 circa: Seppur sconfitta come potenza padana, Venezia continua ad essere ben vista dal papa che la vede come possibile alleato contro l'Impero.
Per più di mezzo secolo i dogi veneziani sono incaricati di riconquistare la Sicilia, la Corsica, la Sardegna e le isole Baleari dai Saraceni e di difendere il mediterraneo dalle incursioni normanne.
Durante la lotta per le investiture, più precisamente nel 1076, Enrico IV viene scomunicato e papa Gregorio VII elegge Sacro Romano Imperatore un doge: Domenico Selvo.
Il doge rifiuta il titolo e lo lascia all'imperatore tedesco, in cambio dell'indipendenza della Repubblica di Venezia.

1025-1071: Periodo di splendore per l'impero bizantino, Costantinopoli, liberatasi dei pensieri in Italia meridionale si concentra sull'Asia Minore, che riesce a riconquistare in parte ai turchi.
Nel 1071 la Battaglia di Mazincerta ferma l'avanzata bizantina e viene firmata una pace con i musulmani.

1030-1090 circa: Venezia partecipa attivamente alla Reconquista spagnola.
A fianco dei normanni di Ruggero I di Galizia il confine cristiano si sposta notevolmente verso sud, dopo l'importantissima conquista di Toledo (1085).

1083-1100 circa: Il doge Domenico Selvo e l'imperatore Enrico IV si incontrano e i possedimenti veneziani vengono riconosciuti nella "Libera Contea di Venezia".
Da quel momento gli imperatori tedeschi usano la potenza navale e terriera di Venezia per scardinare le organizzazioni comunali in Italia settentrionale e meridionale.

1095: Papa Urbano II esorta la cristianità a liberare il Santo Sepolcro, cominciano le crociate.

1096-1099: Prima crociata, esponenti della nobiltà francese, tedesca, fiamminga e veneziana, tra i quali Goffredo di Buglione, Baldovino di Fiandra, Raimondo IV di Tolosa ed il doge Vitale I, partono alla volta della Palestina; vengono riconquistate Edessa, Antiochia, dove vengono fondate delle contee.
Nel 1099 i crociati entrano a Gerusalemme.
Viene fondato il Regno di Gerusalemme e la sua reggenza è affidata ai veneziani.

1114-1116: Pisa cerca di prendere il controllo delle isole Baleari, strappate anni prima agli arabi dalla flotta veneziana; il doge, per mantenere il controllo commerciale su quella regione, entra in lotta con i pisani e dopo due anni di violenti scontri navali li respinge.

1121-1133: Papa Callisto II invita Venezia a dare altri aiuti ai normanni in Spagna, perennemente impegnati nella guerra contro i musulmani.
Nel 1121 il doge Domenico Michiel, detto "lo spagnolo", parte con una grande flotta da Venezia con l'intento di assediare Almeria e Malaga.
Almeria viene attaccata nel 1122 e resiste all'assedio per un anno, a quel punto le navi veneziane si dirigono verso Malaga, facendovi concentrare tutte le forze arabe.
Nel 1124 viene assediata Malaga, che resiste per quasi 3 anni, intanto il re normanno Ruggero II, d'accordo con Venezia, sfonda il confine settentrionale del Regno di Granada.
Tre anni dopo, nel 1127, Malaga è caduta e con lei gran parte delle zone arabe al di fuori della capitale.
Nel 1128 Granada viene attaccata contemporaneamente da sud e nord, dai veneziani che erano avanzati via mare e dalle truppe spagnole, dopo un assedio di due anni la città è costretta ad arrendersi.
Nei cinque anni successivi veneziani e normanni avanzano senza problemi lungo la costa mediterranea, sottomettendo tutte le città arabe fino a Gibilterra, qui nel 1133, i re musulmani sono cacciati e la città è posta sotto il controllo veneziano.

1125: Morte dell'imperatore Enrico V, si inaspriscono le lotte fra le casate dei Welfen(duchi di Baviera), favorevoli al papato, e degli Hohenstaufen, favorevoli all'imperatore(duchi di Svevia).
Questi due nomi si cristallizzeranno poi con quelli di guelfi e ghibellini, fazioni che segneranno tutta la storia medievale successiva.

1150-1300: Venezia, ottenuto il possesso di Gibilterra, ha il pieno controllo commerciale del Mediterraneo, soppiantando persino Bisanzio, concentrata ormai sul commercio con l'Oriente.
Inoltre le navi della Serenissima si spingono anche oltre le colonne d'Ercole, arrivando a commerciare con i porti della Galizia, con la Francia, l'Inghilterra e le città anseatiche della Germania.
Nella seconda metà del XIII secolo cominciano le spedizioni atlantiche verso le Azzorre e le Canarie.

1152: Federico I di Hohenstaufen, detto il Barbarossa, è eletto re di Germania; come intento principale ha quello di riportare l'autorità imperiale in Italia.

1154: Federico Barbarossa scende in Italia per sconfiggere i comuni, ma si rende presto conto della potenza crescente di Venezia.
L'imperatore entra a Pavia ed ottiene la corona d'Italia.

1158: Federico si intromette nella lotta tra Venezia ed Asti, si schiera a fianco della cittadina piemontese e sconfigge i veneziani.
Federico convoca la dieta di Roncaglia con la quale ribadisce la superiorità dell'impero.

1159: Alessandro III è innalzato a papa, ma Federico gli è avverso, così il papa si allea con i comuni del nord e Venezia, che ormai controlla quasi l'intera pianura padana.

1162: Il Barbarossa ordina l'attacco di Venezia, con l'alleanza del re di Ungheria assedia la città, che però resiste e costringe l'imperatore ad arrendersi e tornare in Germania.

1167: Mentre l'imperatore Federico è in Germania, i comuni si organizzano nella Lega Italica, comandata nel nord da Venezia e nel sud da Benevento.

1174: Federico torna in Italia ed assedia Alessandria, viene sconfitto e ripiega verso la Lombardia.

1176: Federico e i comuni si affrontano in battaglia a Legnano, la cavalleria imperiale è sbaragliata e lo stesso imperatore deve darsi per morto per sopravvivere alla sconfitta, farà ritorno fra i suoi pochi giorni dopo vestito da mendicante.

1183: Pace di Costanza, l'imperatore Federico si incontra con il doge di Venezia Orio Mastropiero per trattare la resa; l'imperatore promette di non attaccare più l'Italia a patto che Venezia finisca di sottomettere tutti i comuni padani, andando però, contro il papa.

1185-1205: Venezia, sotto indicazione e con l'alleanza dell'imperatore, attacca i comuni padani e li sottomette completamente.
Asti, Alessandria, Cuneo e Torino sono sconfitte nel 1192, nell'ultimo decennio Venezia attacca la città di Genova (caduta nel 1194) e i comuni toscani, che resistono strenuamente all'attacco fino al 1199, quando l'arrivo delle truppe imperiali ribalta le sorti della campagna: le truppe tedesco-veneziane sconfiggono Arezzo, Lucca, Siena e, nel 1205 persino Firenze.
Ma l'attacco imperiale ai comuni guelfi provoca la risposta del papa che, con l'aiuto dei re normanni Tancredi e Guglielmo III di Sicilia, in un ventennio sradica i comuni dall'Italia meridionale e da il controllo delle zone ai normanni, nasce il Regno di Napoli.

1197: Muore l'imperatore Enrico VI, il figlio Federico II è sotto la tutela di papa Innocenzo III.

1198: Federico, figlio di Enrico VI e Costanza d'Altavilla, nobile normanna, è nominalmente Re di Sicilia.

1212-1250: Federico II è nominato imperatore, ma durante il suo regno si concentrerà soprattutto sull'Italia meridionale, facendo del Regno di Napoli uno degli stati più solidi dell'epoca.
Nel 1231 emana il Liber Augustalis, con il quale getta le basi per uno stato fortemente monarchico e centralizzato.
In questo periodo si sviluppa la Scuola Napoletana.
Alla morte di Federico gli succede il figlio Corrado.

1254: Corrado muore, il figlio illegittimo di Federico, Manfredi, assume la reggenza del regno.

1255-1269 circa: Gli esploratori veneziani Niccolò e Matteo Polo guidano diverse spedizioni oltre le colonne d'Ercole, colonizzazione delle isole Azzorre e Canarie.

1258: Il papa, opposto a Manfredi, invoca l'aiuto di Carlo I d'Angiò in Italia.

1266: Manfredi e le truppe ghibelline sono sconfitte a Benevento, termina la dinastia sveva.

1271: Marco Polo parte per il suo viaggio verso l'Occidente, scoprirà quella che noi chiamiamo America.

Det0

Per risposte o commenti, scrivetemi pure a questo indirizzo.

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Questa invece è la pensata in proposito di Generalissimus:

Quando nel 980 nella Repubblica di Venezia esplose la violenza in seguito alle tensioni tra la famiglia Coloprini, Filo-Ottoniana, e la famiglia Morosini, Filo-Bizantina, l'Imperatore Ottone II non ci pensò due volte a intervenire in prima persona per cogliere l'occasione irripetibile di incorporare completamente la Serenissima nel Sacro Romano Impero.
Chiamato in aiuto dai Coloprini, Ottone arrivò in Italia nel 981 e impose due embarghi commerciali che ebbero effetti così disastrosi sulle casse della Repubblica, da costringere le famiglie veneziane dominanti a dichiararsi pronte a sottomettersi a lui.
Ottone, però, morì improvvisamente e Venezia rimase libera.
Ma che accade se invece Ottone II vive abbastanza per vedere realizzati i suoi progetti sulla Serenissima?

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Gli replica Enrico Pizzo:

La prima cosa che mi viene in mente sarebbe il trasferimento della capitale da Rivoalto, odierna Venezia, a Grado, sede del Patriarca.
Integrata nell'Impero avrebbe avuto, più o meno, lo stesso destino delle altre città italiane dell'epoca, quindi trasformazione in comune circa 100 anni dopo etc.
Non credo che ci sarebbe stato un grande spostamento di popolazione verso Grado.
Faccio un paragone con il vicino Padovano. 
La nobiltà padovana era una nobiltà terriera, che risiedeva in campagna, il trasferimento in città ha avuto luogo solo nell'undicesimo secolo, con la trasformazione di Padova in comune.
La nobiltà lagunare era una nobiltà mercantile, quindi avrebbero mantenuto la residenza dove avevano i magazzini, cioè Rivoalto. 
Sicuramente 300 anni di esperienza amministrativa avrebbero lasciato il segno. 
Grado sarebbe diversa da come è oggi, più città e meno villaggio, anche Venezia avrebbe un aspetto diverso.
Forse il palazzo Dogale sorgerebbe a Castello.

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Anche MattoMatteo ha voluto dire la sua su questo argomento ucronico:

Anziché morire a 72 anni nell'814, Carlo Magno vive fino ad oltre ottant'anni e non suddivide il suo regno tra i figli, ma lo affida solo a Pipino, mentre gli altri figli ricevono incarichi secondari; visto che non combatte nelle paludi veneziane, Pipino non muore di malaria a soli 33 anni, ma arriva a festeggiare il suo 83° compleanno. Sotto di lui, l'Impero Carolingio arriva a coprire quasi tutta l'Europa; l'ampliamento delle vie commerciali, e la diffusione dell'istruzione, permettono una maggiore mescolanza dei popoli dell'impero, col risultato di diminuire le tensioni interne e migliorare la stabilità; non a caso, l'Impero Carolingio sopravvivrà fino alle soglie dell'età contemporanea.

Nella cartina sottostante, in blu i confini dell'Impero Carolingio, in rosso quelli dell'Impero Bizantino.

Paolo Maltagliati però obietta:

Interessante, ma mi chiedo… perché l’impero bizantino è così grosso (si ribecca la Siria, si prende l’attuale ucraina meridionale in barba ai ‘Rus e ai Cazari) e perché (da quel che pare) l’impero carolingio gli ha fatto la guerra per prendersi l’Italia meridionale ma non per prendersi i Balcani che erano più facili da conquistare, visto il caos che vi regnava ancora nel IX secolo? poi, già che ci siamo, noto che Venezia è franca, che gli arabi sono stati sloggiati dalla Spagna con una sorprendente rapidità, l’Inghilterra è stata conquistata tutta e le invasioni vichinghe non sembra abbiano avuto effetti particolarmente devastanti.

P.S.: e gli Ungari ci sono oppure sono ancora tra Dnepr e Dnestr? (sotto tutela bizantina, in questo caso)

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William Riker gli risponde in forma interlineare:

Paolo: perché l’impero bizantino è così grosso (si ribecca la Siria, si prende l’attuale ucraina meridionale in barba ai ‘Rus e ai Cazari)

WTR: Niceforo I anticipa Basilio il Bulgaroctono, anziché essere ucciso dal Khan Krum distrugge l'impero bulgaro e sottomette i Serbi e i Croati, suo figlio Stauracio conquista l'Iberia, l'Albania e l'impero dei Cazari, la Rus di Kyev non esiste e i popoli russi si uniscono invece attorno a Novgorod

Paolo: e perché (da quel che pare) l’impero carolingio gli ha fatto la guerra per prendersi l’italia meridionale ma non per prendersi i balcani che erano più facili da conquistare, visto il casino che c’era ancora nel IX secolo.

WTR: Intesa tra Pipino e Stauracio, il secondo abbandona l'Italia e il centroeuropa in cambio di mano libera nei Balcani

Paolo: E poi, già che ci siamo, noto che Venezia è franca

WTR: No, sembra franca. Le isole della laguna sono rimaste bizantine, Angelo Partecipazio ha ottenuto di restare nella parte bizantina della spartizione dell'Europa

Paolo: che gli arabi sono stati sloggiati dalla Spagna con una sorprendente rapidità

WTR: Ritirata degli Arabi dopo che gli Idrisidi del Marocco hanno attaccato la Spagna. Ciò ha facilitato la reconquista spagnola da parte di Bernardo, primogenito di Pipino

Paolo: l’Inghilterra è stata conquistata tutta

WTR: Anche in questo caso la guerra tra Offa di Mercia ed Egberto del Wessex ha favorito la conquista imperiale: i Sassoni si sono dati ai Franchi pur di tenere lontani i Normanni

Paolo: e le invasioni vichinghe non sembra abbiano avuto effetti particolarmente devastanti.

WTR: Non dopo che Sigfrido, Re dei Vichinghi, ha accettato di diventare stanziale, di convertirsi al cristianesimo e di aiutare Pipino a difendere l'impero dalle incursioni degli altri Normanni in cambio della mano di sua figlia Gontrada e del titolo di Duca di Sassonia e di Grande dell'Impero

Paolo: P.S: e gli Ungari ci sono oppure sono ancora tra Dnepr e Dnestr? (sotto tutela bizantina, in questo caso)

WTR: No, non sono mai arrivati in Europa: hanno invaso la Transoxiana, la Corasmia e la Persia, e si sono convertiti all'Islam.

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E Paolo è costretto ad ammettere:

Eleganti spiegazioni davvero: io stavo già cominciando a pensare a guerre a raffica di qua e di là!

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Interviene nella discussione anche Massimiliano Paleari:

Partendo dalla cartina proposta, ecco una personale variante. Notare l'Impero Bizantino che fa "baricentro" sul Mar Nero, situazione più adeguata alla geopolitica di Bisanzio (che rimane comunque frustrata in Occidente, ma questo anche nelle versioni precedenti):


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