Eternità tra Spazio e Tempo: dalla coscienza al cosmo

 In convegni, incontri, Maria Angela Gelati, Notizie in breve

Grande attesa per uno degli appuntamenti centrali della Cultura, proposti dall’Università degli Studi di Padova, in occasione delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Università. Il convegno internazionale titolato Eternità tra Spazio e Tempo: dalla coscienza al cosmo” (EST) la cui matrice interdisciplinare intende porre al centro del dibattito il tema dell’eternità, tanto importante quanto imponente, si svolgerà nelle giornate 19-20-21 maggio 2022 presso il Centro Congressi dell’Orto Botanico (le prime due giornate, 19 e 20 maggio) e il Teatro Ruzante di Padova (la terza giornata, 21 maggio).

Poiché siamo abituati a pensare ciò che è spazialmente e temporalmente limitato, è arduo concepire l’assenza assoluta di perimetri, che il concetto di eternità implica. I più grandi pensatori della storia da sempre si cimentano in questa sfida, che EST ha fatto propria aprendo il confronto tra studiosi di diverse discipline, dalla fisica alla psicologia, dalla filosofia alla teologia.

L’incontro tra diversi saperi è sempre fecondo, come insegna quanto già testimoniato dall’esperienza della metà del secolo scorso, a Palo Alto, in California, quando fisici, biologi, psicologi, sociologi, matematici, cibernetici si dettero appuntamento per lavorare insieme ad una metateoria che potesse accordare i contenuti di diverse competenze. Da questa ibridazione nacque la teoria generale dei sistemi. È da esperienze come queste che prendono avvio le cosiddette “rivoluzioni scientifiche”. Con la direzione scientifica di Ines Testoni, Fabio Scardigli e Andrea Toniolo, il convegno EST  metterà in dialogo premi Nobel come Penrose e T’Hooft con ricercatori di chiara fama mondiale – tra cui Gabriele Veneziano, Federico Faggin, Mario Plebani, Kurt Appel, Massimo Cacciari, Santo Di Nuovo – per discutere come affrontare in modo innovativo il concetto di eternità.

Poiché l’illimitato sembra inconciliabile con il mondo, EST accende il confronto tra diversi linguaggi per scardinare credenze e costruire ponti, aprendo così un varco che proietti la riflessione verso nuovi orizzonti in grado di liberare la coscienza dagli angusti spazi di ciò che diamo per scontato. È importante fare questa fatica, perché in ciò che diamo per scontato si annida il nostro terrore più profondo: il crederci mortali, ovvero totalmente annientabili. Capire che cosa significa eternità ci permette di pensarci oltre il limite della morte”  dice  Ines Testoni, Professoressa di Psicologia sociale all’Università di Padova, dove dirige il Master Death Studies & The End of Life e prosegue dicendo: “Questo convegno vuole rendere espliciti i linguaggi che parlano di finitudine, considerando il concetto di eternità come il perno sul quale far ruotare antiche e nuove definizioni dei rapporti tra limite e infinito, vuoto e materia, niente e essere, fisica e metafisica, mortalità e immortalità”.  

L’evento, imperdibile, avrà una portata internazionale e sarà rivolto a studiose e studiosi con un linguaggio accessibile e dunque non rigorosamente specialistico, per facilitare il dialogo interdisciplinare e la partecipazione di tutti. L’incontro costituisce un primo passo di autentica e reciproca fecondazione interdisciplinare che vede nell’Università di Padova, come già da ottocento anni, una fucina inesauribile di innovazione e si inserisce come evento di eccellenza nelle celebrazioni per gli 800 anni dell’Università, festeggiando altresì i 30 anni dalla riabilitazione di Galileo Galilei da parte della Chiesa.

Note ai relatori decorati con Nobel:

Gerardus ‘t Hooft è stato insignito nel 1981 del prestigioso Premio ‘Wolf’ per gli «straordinari contributi alla fisica teorica, specialmente nello sviluppo e nell’applicazione della teoria quantistica dei campi» e decorato con il premio ‘Nobel’ nel 1999 «per aver spiegato la struttura quantistica dell’interazione elettrodebole».

Roger Penrose è stato insignito nel 1988 del prestigioso Premio ‘Wolf’ «per lo sviluppo della teoria della relatività generale», nel quale ha mostrato la necessità di singolarità cosmologiche spiegando la fisica dei buchi neri. Con questo lavoro ha fortemente migliorato la nostra conoscenza dell’origine e del possibile destino dell’Universo e decorato con il premio ‘Nobel’ nel 2020 «per avere scoperto che la formazione dei buchi neri è una robusta previsione della teoria generale della relatività».

 

Informazioni e prenotazioni

E-mail: est2022.info@gmail.com – est2022.register@gmail.com

Sito conferenza:  http://est.psy.unipd.it

Per registrarsi: http://est.psy.unipd.it/registration/

 

Comitato organizzatore dell’Università degli Studi di Padova: Erika Iacona, Lorenza Palazzo, Ciro De Vincenzo, Maria Angela Gelati, Gianmarco Biancalani, Sara Pompele.

 

Immagine in evidenza: Orto Botanico, Padova

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