Bodio Lomnago

Bodio Lomnago
Il Lido di Bodio

Formato dall'unione dei due centri di Bodio, nella parte inferiore del pendio orientato a nord verso il bacino lacustre, e Lomnago - che è stato Comune autonomo sino al 1927, quando ha dato vita, insieme a Bodio, al nuovo Comune di Bodio Lomnago - ne occupa la sommità.

Nei documenti più antichi Bodio compare come "Boio" (sec. XI), "Bocio", "Boco", "Bozio" o "Bogio" (sec. XII-XIV), voci che rinviano a "buco, luogo basso", come è appunto il paese rispetto alla Valle che digrada da Azzate, quella "Val Bodia" che è diventata "Val Bossa" nel 1717 per volere dei Bossi, signori di Azzate e di Bodio. Lomnago compare negli antichi documenti come "Logonago" (922), "Legonago" (sec. XI), Longonago (1346) e "Lomnagho" (1595), tutti termini che suggeriscono un riferimento a "lacunacum", dal latino "lacuna", cioè pozza d'acqua stagnante, palude.

Risale al 1863 la scoperta di tre stazioni palafitticole in territorio di Bodio (Desor-Maresco, Bodio Centrale e Gaggio Keller), frequentate dall'uomo sicuramente dal Neolitico fino alla fine dell'età del Bronzo.

Dal 2011, la stazione palafitticola di Bodio Centrale o delle Monete (così detta perché in zona si ritrovarono oltre 300 monete romane), unitamente a quella dell'Isolino Virginia e del Sabbione, è iscritta nell'elenco dei Siti preistorici palafitticoli dell'arco alpino dell'UNESCO che comprende una selezione di 111 villaggi palafitticoli tra i 1000 conosciuti nei sei paesi attorno alle Alpi, quali la Svizzera, l'Austria, la Francia, la Germania, l'Italia e la Slovenia.

Nel 1982 ricerche archeologiche nella zona della cascina di Pizzo di Bodio hanno evidenziato l'esistenza di un ampio abitato preistorico compreso fra il monte Pizzo e il lago, a circa 70 mt dalla riva attuale e vasto all'incirca tremila metri quadrati. È stata rinvenuta una casa, di forma rettangolare con pavimento in argilla circondata da acciotolato e semi di farro, a testimonianza di un'attività agricola. Nell'area sud dell'abitato sono stati rinvenuti frammenti di ossa umane, probabilmente la sepoltura di un uomo adulto, vissuto fra il 5000 e il 4900 a.C. che le acque del lago nel tempo hanno poco per volta asportato. L'abitato e i resti dell'uomo più antico delle Prealpi Varesine.

In un documento del 1242 è citato il Castello de loco Bodio: di questo castello rimane solo la torre inglobata nella seicentesca villa Bossi posta sulla cima della collina degradante verso il lago. Il castello a pianta quadrangolare era cinto da doppie mura e aveva otto piccole torri e nel sec XIII apparteneva ai nobili De Castello. Nel XV sec. venne ristrutturato dai Bossi in residenza fortificata e ancora rimaneggiato e trasformato in grande villa nel 1600-1700. Del vecchio castello rimane solo una torre che domina tuttora la collina ed è raffigurata nello stemma del paese.

Nel 1538 venne costituito il Feudo della Val Bodia, comprendente Daverio, Galliate, Crosio, Gazzada, Buguggiate e Bodio, e dato in giurisdizione alla famiglia Bossi, che lo detenne sino al XVIII sec.

Da vedere a Bodio:


- VILLA BOSSI GADOLA BELTRAMI cui si hanno notizie dal 1628 come "Casa del Torchio" fu oggetto di vari interventi nel '700'. La torre che sovrasta la villa presenta merlature e finestre a sesto acuto di gusto neomedioevale, è ripresa nello stemma comunale. Fu realizzata nel 1844 su un preesistente impianto tardomedioevale che alla fine del '600 fu inglobato nella casa, e reso irriconoscibile. La villa è situata nel centro di Bodio, costruita su tre lati e mezzo con un ampio cortile interno, con vasti porticati, giardino e parco e con una trentina di locali ed annessi rustici.

Fu della Famiglia Bossi, fino agli anni 40 del secolo scorso quando fu acquistata dalla Famiglia Beltrami Gadola. Oggi è sede della fondazione Musicale Villa Bossi.

- la CHIESETTA DEL SANTO CROCEFISSO, antica chiesa parrocchiale di Bodio dedicata originariamente a San Sigismondo, eretta al posto di una cappella più antica risalente all'epoca longobarda - sotto l'altare sono state rinvenute due tombe di epoca longobarda (568-572 d.C.). L’accesso avviene dal lato nord o da quello sud mediante due porte nei pressi del lato opposto all’altare. All’esterno, sulla facciata occidentale, completamente cieca, sono stati scoperti lacerti di un affresco raffigurante lo stemma araldico della Regina Claudia di Spagna. La piazzetta a sud della Chiesa fu adibita a Cimitero fino alla realizzazione del Vecchio Cimitero (ex parco Rimembranza).

Bodio chiesa Santo Crocefisso

- la PARROCCHIALE SANTA MARIA NASCENTE, eretta attorno al 1500 ha la cupola in stile bramantesco e all'interno degli affreschi venuti alla luce nel corso di recenti restauri. La chiesa è orientata Nord-Sud, contrariamente alla norma che vuole la disposizione Est-Ovest.

Bodio Palazzo Bossi

Bodio Santa Maria Nascente e San Giorgio


- VILLA CORSO ACQUADRO E CASCINA ORSI (sec. XVIII), ricavata da un preesistente convento, nel seicento appartenne alla nobile famiglia milanese dei Torriani che nel '700' divennero conti di Azzate; dal 1722 fu della famiglia Daverio (il cui stemma è presente su un camino della villa) e quindi residenza di un ramo della famiglia Bossi in Bodio dal 1822. Dopo essere stata dal 1936 della famiglia Acquadro è oggi di proprietà della famiglia Corso. Confina con Cascina Orsi pregevolmente restaurata e situata all'ingresso est del paese.

- la GHIACCIAIA "A TUMULO" nel giardino di Villa Corso e quella in via Daverio, ultimi esempi delle cinque ghiacciaie che nell'800 esistevano a Bodio (una nella Cascina Pizzo, censita come Casa colonica; due erano in località Le Conserve; una nel giardino della Villa Corso, già Villa Acquadro).

Da vedere a Lomnago:


- VILLA PURICELLI
, in centro paese, fu dimora dei Conti Puricelli dal 1911 fino al 1953.
Realizzata su un preesistente edificio dei primi anni del '700 di proprietà del reverendo sacerdote Sebastiano Ranzani, fu poi dal 1843 della famiglia Fè e dal 1893 della famiglia Manzi.

Si deve all'ing. Piero Puricelli, Senatore del Regio Stato Italiano negli anni Venti, la progettazione e costruzione della prima autostrada del mondo, la Milano-Varese , inaugurata il 21 settembre 1924.

Negli anni Sessanta del Novecento, Franco Puricelli, erede dell'ingegner Piero Puricelli, donò Villa Puricelli alla Fondazione Cardinal Giacomo Lercaro di Bologna che l'adibì a casa di riposo per anziani. Villa Puricelli fu successivamente ampliata fino a diventare, dal 1999 l'attuale Residenza.

In una dipendenza della villa (le vecchie scuderie) ha sede il museo Appenzeller: un museo dei ricordi curato dal 'contrabbandiere di cultura' Liborio Rinaldi che stampa in proprio anche un mensile di divulgazione culturale 'La Voce'.

Bodio Villa Puricelli


- la CHIESA DI SAN GIORGIO, fatta erigere dal Senatore Piero Puricelli nel periodo 1919/1921 in sostituzione della vecchia chiesa pure dedicata a San Giorgio che venne demolita. L'altare donato dai Marchesi Florio di Marsala (lapide sul lato nord), è opera dello scultore Corrado Vigni, autore fra l'altro delle fontane del Duomo di Terni.

Bodio San Giorgio
Foto di fil@va

- la GHIACCIAIA a tumulo conservata nella Villa Puricelli e collegata alla casa parrocchiale di Bodio tramite un cunicolo lungo oltre 1 km.

 


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia

 

- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Bodio Lomnago



L'alba del 3 marzo 2021
Foto di Simona Aracri

Campo dei Fiori
Da Bodio - Campo dei Fiori e Santa Maria del Monte
Foto di Graziano Zampieri

Bodio Lomnago
Scorcio di Bodio
Foto di Leon Batista

Bodio Lomnago
Lido di Bodio
Foto di Simone Scotti

Bodio Lomnago Campo dei Fiori
Foto di Lorenzo Ruffoni

Bodio Lomnago Campo dei Fiori
Campo dei Fiori visto da Bodio
Foto di Marco Merli

Bodio Lomnago
Il pontile con la rosa dei venti
Foto di Angela Boschiroli

 



Nell' Antiquario della Diocesi di Milano dell'arciprete oblato Francesco Bombognini - 1828 si legge:

BODIO, principio della Val-Bossa, antico nobil feudo della casa Bossi d'Azzate. Nella parrocchiale di s. Maria si matenne sempre l'uso de' primi secoli di non seppellirvi morti, essendo a tal fine stato eretto l'oratorio di s. Sigismondo. Il parroco risiede a Lomnago, vicino alla con-parrocchiale di s. Giorgio, dove spiegasi alternativamente il vangelo nelle domeniche.

Vicino a Lomnago s’alza un monticello soprannomato il maggiore, che ha la cima tutta ricoperta di ammucchiate pietre, le quali dinotano esser ivi stato un castello cinto di doppio muro, e fortificato da otto piccole torri, delle quali si scorgono tuttora i fondamenti. Convien dire che questa fosse la principal fortezza della Val-Bossa, che qui comincia. Certamente i signori Bossi d'Azzate pochi lustri avanti erano padroni ancora del terreno, ove trovansi que' ruderi. Quel castello fu forse abbattuto dai Milanesi l'anno 1160, recatisi allor ain que' dintorni ad atterrare le rocche del Seprio.