Casciago stemma

Casciago

Casciago

Situato sul pendio che dal Campo dei Fiori degrada dolcemente verso il lago di Varese, si è costituito nel 1929 dall'unione dei centri di Casciago e Morosolo. Grazie al contesto paesistico di notevole pregio e alla sua vicinanza con Varese, già in passato, vide sorgere belle ville, oggi abitate dalla nuova borghesia milanese e varesina. Il toponimo appare la prima volta in un documento del 959 relativo a un debito in denaro, grano e vino, contratto da alcuni cittadini col Santuario di Santa Maria del Monte che era proprietario delle terre al Campo dei Fiori, Casciago e Sant'Eusebio.

Probabilmente è da identificarsi con l'antica Cassiciacum dove risiedette dall'autunno 386 alla primavera 387 Sant'Agostino insieme al fratello Navigio, al figlio Adeodato, alla madre Monica e agli amici Alipio, Taigezio e Licenzio per curarsi da una brutta bronchite cronica contratta a Milano. A ricordo di questo soggiorno, il cardinale Schuster volle venisse edificata una chiesa dedicata a Agostino, Monica e Alipio così che le tante madri angosciate per la cattiva condotta dei figli potessero unire le loro lacrime a quelle di Monica. Il 22 settembre 1938 venne consacrata la nuova chiesa, eretta dai 1500 abitanti di Casciago in un solo anno. Le decorazioni furono completate tra il 1968 e il 1971. Negli affreschi del soffitto sono riportate frasi tratte dagli scritti di sant'Agostino. Il battistero è decorato con un mosaico dell'artista padre Marko Ivan Rupnik, raffigurante la discesa agli inferi.

Dal retro della chiesa si scende al Fontanile de la Valèta, un'area verde con il vecchio lavatoio alimentato dal fontanile che immette poi le sue acque nel vicino Torrente Valle Luna.

Casciago Fontanile
Casciago Fontanile


Casciago appartenne ad un ramo casciaghese della famiglia Castiglione, che qui pare avesse un castello, probabilmente di scarsa importanza, ma che pare fosse usato come rifugio dagli ariani ai tempi della crociata di Sant'Ambrogio contro gli eretici in quel di Varese. Di certo si sa che i Castiglione possedevano una "Domus et Cassina" in località Rampegana. Ne faceva parte la torre poligonale oggi nello stemma del Comune?

In epoca feudale, appartenne ai Visconti Borromeo e poi, sino al termine dell'epoca feudale, ai Litta Visconti Arese. In epoca napoleonica Casciago vede l’abolizione degli enti religiosi e molte terre di proprietà ecclesiale entrano in possesso di famiglie borghesi, ma il paese vede anche la perdita della municipalità, entrando a far parte del Comune di Masnago.

Nel 1845 i fratelli Talacchini aprono una filanda per la seta, dando lavoro a moltissimi operai

Nei pressi del Municipio di Casciago, ex Villa Castelbarco, sotto il livello stradale e raggiungibile con una caratteristica scaletta, sorge la chiesa sconsacrata di San Giovanni, edificio romanico del XII sec. con all'interno decorazioni sette/ottocentesche. Recenti scavi archeologici hanno riportato alla luce le tracce di una antica cappella, oltre ad alcune sepolture con resti umani, visibili grazie a una pavimentazione provvisoria. Nel prato antistante la chiesa sta crescendo il Kaki della Pace, nato da un seme sopravvissuto alla bomba atomica di Nagasaky e piantato dagli alunni della scuola di Morosolo nel 2000.

Tra le numerose ville da ammirare, si ricordano Villa Castelbarco Albani, sede del municipio, progettata da Leopoldo Pollack; Villa Valerio, sede delle scuole, un tempo dei Tacchini, proprietari del grande edificio che dominava Casciago nel 900, la Filanda, e poi passata ai Valerio; Villa Pirelli, Villa Della Torre.

Poco fuori l'abitato di Casciago, a valle, in direzione del lago, sorge la chiesa di Sant'Eusebio (sec. XI) con torre romanica, citata fin dal 1056. Sul finire del 1500, san Carlo Borromeo, durante una visita al paese, consiglia una prima ristrutturazione della chiesa; nel 1612 nel corso della sua seconda visita, San Carlo, se ne dichiarò soddisfatto. Importante è la statua in legno del santo Eusebio da Vercelli della quale si ha notizia dal 1683, un tempo posta in una nicchia esterna e oggi al centro dell'altare, e venerata per la sua possibilità di far calare la febbre agli ammalati.

Casciago San Eusebio
Foto di Franco Casanova

 

Casciago Torre Rampegana
La Torre della Cassina Rampegana -
simbolo del Comune
Foto di Mariangela Luini

Casciago Villa Valerio
Villa Valerio
Foto di Franco Casanova


Casciago Cappella Sant'Agata

Casciago
Foto di Franco Casanova

Casciago Inferiore - Cappella di S. Agata. Edificata per volontà di S. Carlo nel 1611: da sinistra S. Eusebio, S. Agata, la Madonna col Bambino, S. Caterina e S. Giovanni Battista.

Casciago
La 'scorciatoia' (208 gradini) che collega Casciago Superiore a Casciago Inferiore
Foto di Barbara Stecco

A Morosolo, sorge Villa Stampa Foscarini (oggi Stampa Aletti), in cui soggiornò, ospite del figliastro, Alessando Manzoni. Prima dell'anno 1000, a Morosolo sorgeva un castello, all'inizio un campo fortificato con fossato e munito di torrione. Ne erano feudatari i De Morsiolo, una famiglia ricca che nel 1084 poteva permettersi di regalare al monastero di Cluny un secondo castello che possedeva a Vertemate. Nel XII sec. questo edificio venne ristrutturato con l'aggiunta di una seconda torre. Verso la fine del Settecento il complesso venne trasformato in residenza signorile di campagna, disposta ad U attorno al cortile. Nel 1907, in seguito alla morte di Stampa, la villa passò per diversi proprietari, tra cui anche i Conti Foscarini. Quando nel 1958 fu acquistata dalla famiglia Aletti, attuale proprietaria, la villa era ridotta ad un rudere. Completamente restaurata, e sotto vincolo della Soprintendenza ai beni monumentali, la villa conserva il grande parco, stucchi e camini in marmo.

Da segnalare la chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio, la cui esistenza è attestata da un documento del 1179. All’epoca della visita di san Carlo Borromeo, effettuata il 17 agosto 1574, la chiesa era provvista di beni notevoli: sessantotto appezzamenti di terreno, la casa del sacerdote, un’altra casa con stalla, che insieme producevano una rendita di circa 600 lire annue.



Per gli amanti delle orchidee, da non perdere l'Orchideria di Morosolo con le sue circa 2.000 specie botaniche più innumerevoli ibridi.

Casciago Orchidee

 


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia


- Il 1° agosto si celebra la festa di Sant’Eusebio - alla vigilia, il 31 luglio, si incendia il pallone, globo di materiale infiammabile che appeso all’esterno dell’edificio viene bruciato in memoria del martirio del santo. La mattina di buon’ora inizia la celebrazione della Messa che si ripete diverse volte fino a prima di pranzo. Durante il pomeriggio, intorno alla chiesa, si tiene una sorta di mercato con bancarelle di dolci, giochi e oggetti vari. Culmine delle celebrazioni è l’arrivo della Processione dell’Offerta dove i fedeli portano delle ‘barelle’ con ricchi doni che vengono messi all’incanto, tenuto rigorosamente in dialetto, ed il ricavato è donato alla Chiesa.
Si dicevano "barelle" i panieri, le ceste oppure le carriole adornate di fiori e nastri con cui venivano presentati i doni da porre all'incanto.

- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Casciago

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Sant’Eusebio e il Sacromonte
Foto di Nadia Rossi

Casciago Sant'Eusebio
Sant'Eusebio
Foto di Carla Tocchetti


Nell' Antiquario della Diocesi di Milano dell'arciprete oblato Francesco Bombognini - 1828 - si legge:

CASCIAGO, situato su di un ameno colle; nel suo distretto evvi un'antica chiesa dedicata a s. Eusebio, vescovo e martire di Vercelli, assai frequentata dai divoti popoli circonvicini.

MOROSOLO così detto dagli antichi Osoli, assai qui diramati, è situato su d'aprico colle, dove si scorgono gli avanzi di ampia rovinata torre. La parrocchiale è dedicata a s. Ambrogio, ridotta ad una vaga eleganza. Dipendono da questa parrocchia lontani cascinaggi che giù si stendono sino al lido del lago. I principali sono Mustunate, Calcinate, Lissago.