Masciago Primo

Masciago Panorama

Situato a cavallo della Valcuvia e della Valtravaglia, interamente compreso nel Parco Naturale del Campo dei Fiori, vanta origini antichissime testimoniate da rinvenimenti d'epoca romana e dalla presenza di una torre di avvistamento, poi divenuta castello, e dalla sua antica chiesa parrocchiale dedicata a Sant'Agnese, ritenuta una delle più antiche esistenti nell'alta valle.

Le prime testimonianze scritte dell'esistenza di Masciago risalgono al 1217 e sono state rinvenute negli archivi parrocchiali di S. Lorenzo in Cuvio. Come tutti i paesi della Valcuvia fece parte del Contado del Seprio e nel 1196 passò al Ducato di Milano, diventando feudo prima dei Visconti e poi dei Litta.

Oggi è un tranquillo borgo di villeggiatura con caratteristici cortili con archi e portali decorati con stucchi o cotto e le facciate delle case adornate con lavori in ceramica.

Da vedere:

- la PARROCCHIALE DI SANT'AGNESE VERGINE E MARTIRE, che qualche storico ritiene la più antica dell'intera Valcuvia. Nel 1592 annotava il vescovo Feliciano Ninguarda che a Masciago sorgeva "la ecclesia parochialis" dedicata a Sant'Agnese vergine e martire nella quale officiava un sacerdote, mantenuto dalla comunità.
La chiesa, che in origine era circondata dal cimitero, venne ampliata nei secoli seguenti a più riprese. Nel 1848 fu fatto un intervento radicale, che portò ad una struttura simile all’attuale. Il campanile alla fine del XVIII secolo fu demolito e spostato a sinistra dell'altare.

Masciago Primo Sant'Agnese
Sant'Agnese e Municipio

- il SASS DE LA RÜSSERA in località Moniscione, un masso erratico con alcune incisioni rupestri.

Masciago Primo

- le sorgenti pietrificanti, lungo il sentiero naturalistico Salvatore Furia. Si tratta di sorgenti, a portata costante, di acqua corrente ricca di bicarbonato di calcio (acqua “dura”), che percolando sul terreno o sulla vegetazione porta alla formazione di travertino - una roccia sedimentaria calcarea costituita principalmente da cristalli di carbonato di calcio e dall’aspetto “poroso”.


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia


- Sulla parete di casa Pasero, in via Gianoli, si nota un'effige raffigurante due cuori trafitti e sanguinanti con l'iscrizione IHS LA STELLA GU / ARDATE GIE / SU E MARIA IN / VOCATE, che si narra posta a ricordo perenne di una giovane donna innamorata (Giovanna?) ritenuta dai compaesani una strega e messa al rogo.

Masciago Primo

- L'ultima domenica di Gennaio si festeggia Sant'Agnese (21 gennaio). La sera del sabato, viene acceso un falò sul sagrato della chiesa da una sfera di fuoco che provenendo dall'altare della santa e scorrendo lungo una guida incendia la legna accatastata.

- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Masciago Primo

I cortili di Masciago Primo visti da Candido Quatrale

Masciago Primo

Masciago Primo

 

Cenni Corografici Storici Statistici della Valcuvia Brevemente e Liberamente esposti di Michele Lajoli - Milano 1876

Questo piccolo Comune è lontano da Bedero circa due chilometri e mezzo. La popolazione è di 250 anime, ed ha l'estimo censuario di Scudi 4,592. 4. 6. Il territorio di Masciago confina all'Est con quelli di Bedero e di Ferrera, al Sud con quello di Brinzio, al Nord con quello di Cassano, ed all'Ovest con quello di Rancio.
La Chiesa Parrocchiale di questo villaggio è dedicata a Sant'Agnese, fu da pochi anni rifabbricata e rimodernata sul disegno di un chiarissimo architetto milanese, ed ha la forma di croce greca ben proporzionata ai bisogni del villaggio. La nomina del Parroco è di spettanza del Vescovo. Vuolsi che la Chiesa di Masciago fosse l'unica che anticamente esistesse nell'alta Valcuvia, e che per molto tempo portasse il nome di Chiesa Madre.
La Casa Parrocchiale coll'annesso giardino è fabbricata sopra una scoscesa rupe esposta a mezzo giorno, da dove si gode un grazioso prospetto: sorge sugli avanzi di un vecchio castello, come ne fanno indubbia prova la tradizione, e più ancora lo spessore delle muraglie, non che le forme di alcune finestrine che furono conservate. Sembra che la Rocca di Masciago al pari di quella di Cabiaglio fosse ai suoi tempi ragguardevole per la difesa del Sasso Meraro, e per essere a vista del Lago maggiore e di gran parte della Valcuvia.
Anche questo paesello è fornito di acquedotto, e di un pubblico lavatojo.
Il clima di Masciago è più presto moderato che frigido nell'inverno, durante il quale gli abitanti fanno ritorno ai rispettivi focolari coi risparmj fatti nelle città d'Italia od estere, dove annualmente si recano ad esercitarvi la professione del muratore alla quale si dedicano preferibilmente. Alla coltivazione dei pochi campi e dei vigneti bastano le donne ed i vecchi.
I prodotti principali del territorio di Masciago sono la galletta ed il vino. Il raccolto delle granaglie non basta al consumo locale, ed a questo difetto si supplisce colla vendita delle castagne, delle noci, e della legna che abbonda nei boschi della montagna. Masciago è unito alla condotta Medico-Chirurgica di Cunardo, ed è discosto da Cuvio poco meno di sei chilometri. Da questo paesello per strada semipiana, curvilinea, lunga circa due chilometri e mezzo si passa a quello di Ferrera.