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Venegono Inferiore

Venegono Inferiore

Posto in una zona collinare che degrada sin quasi ai margini della Valle Olona, ha al centro il Colle del Belvedere da cui si gode una bella vista verso la catena alpina, dominata dal Monte Rosa. Nella parte più alta del territorio si trova il Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate.

Nell'opera 'Gallorum Insubrum antiquae sedes' di Bonaventura Castiglioni, pubblicata nel 1541, si legge: " A chi va da Castelseprio a Como si fanno incontro due castelli, dei quali sono signori i Castiglioni; essi sono comunemente chiamati di Venegono, che si distingue in Superiore e Inferiore unicamente all'ubicazione.." Da cui si dedduce che Inferiore vorrebbe significare che sta più in basso, più a valle, ma anche 'più recente', posteriore al primitivo nucleo abitativo.

Il territorio fu feudo alternativamente dei Pusterla e dei Castiglioni, a seconda delle vicende del Ducato di Milano.

Con la costituzione della Provincia di Varese Venegono Inferiore, dopo oltre sei secolo di autonomia, venne aggregato a Venegono Superiore, costituendo un unico Comune chiamato Venegono. Nel 1960, Venegono Inferiore ritornò autonomo.

Da vedere:

- la CHIESA DEI SANTI GIACOMO E FILIPPO. Nel 1570, nel corso della sua visita pastorale, san Carlo dispose che venisse eretta una nuova chiesa parrocchiale in sostituzione della vecchia chiesa di san Michele, che sorgeva al di fuori dell'abitato. I venegonesi si mostrarono restii nel dare seguito alle indicazioni di san Carlo prima e del cardinale Federico Borromeo poi, in quanto in paese esisteva anche la chiesa dei Santi Antonio e Leonardo fatta costruire dai De Conti nel 1200 circa che, grazie alla sua posizione centrale rispetto al nucleo abitato svolgeva le funzioni di chiesa parrocchiale. La prima pietra del nuovo edificio venne quindi posata il 15 aprile 1610 e la chiesa solennemente benedetta nel 1620. Nel 1927 vengono aggiunte due nuove campate e ampliato il sagrato.


- la CHIESETTA DI SAN MICHELE ARCANGELO, nei pressi dell'attuale cimitero, antecendente il '300 fu la prima parrocchiale e conserva affreschi della scuola di Masolino da Panicale. Attorno al 1700, contemporaneamente alla realizzazione dell'attuale cimitero, la chiesa venne modificata aprendo un nuovo ingresso al posto della vecchia abside e realizzando una nuova abside al posto della vecchia entrata.

- la CHIESA DI NOSTRA SIGNORA DI LORETO, edificata nel 1968 su progetto dell'architetto Cremona. La parte superiore della facciata è interamente occupata da un grande mosaico che raffigura la Vergine con il Bambino attorniata da rappresentazioni dei mezzi di trasporto.

Venegono Inferiore

- il SEMINARIO DELLA DIOCESI DI MILANO, edificato nel giro di un paio d’anni, nel 1930 divenne sede centrale dei seminari milanesi e oggi è sede unica del Seminario diocesiano. Il complesso è davvero mastodontico, tra tutti gli edifici spicca la torre alta 64 metri che, a partire dagli anni Trenta e per quasi mezzo secolo, è stata sede dell’Osservatorio di Fisica Terrestre, le cui attività e rilevazioni spaziavano nel campo della meteorologia, climatologia, sismologia e persino radiazione cosmica.


Foto di Fabio Calanca

- il Museo di Storia Naturale 'Antonio Stoppani', presso l'ex Liceo del Seminario, ricco di 98 vetrine comprendenti collezioni paleontologiche, zoologiche, mineralogiche e petrografiche.

 


Curiosità, tradizioni, leggende e ... un po' di storia

 

- da Progetto CIVITA - Le istituzioni storiche del territorio lombardo - Regione Lombardia alcune notizie storiche sul comune di Venegono Inferiore.

 

Venegono Inferiore Seminario
Seminario Arcivescovile
Foto di Maruro Limido

Venegono Inferiore Seminario
Torre dell'Osservatorio del Seminario
Foto di Mauro Limido

Venegono Inferiore Seminario
La chiesa del Seminario
Foto di Fabio Calanca

Venegono Inferiore
Santuario di Nostra Signora di Loreto
Foto di Rosanna Carbone

 

 



Nell' Antiquario della Diocesi di Milano dell'arciprete oblato Francesco Bombognini - 1828 - si legge:

VENEGONO INFERIORE rimane alle falde della collina, ove godesi d'un'aria salubre. L'antica parrocchiale è distrutta: la nuova è di buona architettura. Ai due lati dell'altar maggiore ammiransi due tele di pennello maestro; l'uno cioè il Crocifisso dicesi di Andrea Crespi; l'altro, rappresentante quattro santi, vuolsi del Farinati firentino. Avvi qui un buon concerto di campane di recente costrutte. Illustri famiglie vi abitano, la Castiglioni, la Ramperti, la Conti, ecc. La pianura e le colline sono sparse di annosi alberi di castagne, che pel loro sapore divengono ricercatissime, e prendono il nome del paese.