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Il Bagno Fuori Casa

Al giorno d'oggi, il bagno all'interno della propria abitazione è considerata una cosa assolutamente normale, ma fino alla fine degli anni 60, non lo era affatto. Praticamente tutte le case del paese avevano il bagno "in corte" e spesso ce n'era uno solo per tutti gli abitanti della corte.
Il bagno di allora non conteneva al suo interno una vasca da bagno o una doccia, perché la sua utilità era relativa ai soli bisogni corporali, ed era composto praticamente da un'asse di legno dove mettere i piedi e da un foro centrale che dava direttamente su un pozzo nero. Per non far uscire gli odori il buco era chiuso da un tappo di legno che bisognava ricordarsi di togliere e mettere prima e dopo l'uso. Molte volte, nelle case di campagna, il bagno era posto direttamente sopra il letamaio, senza nessun pozzo nero.
Anche la carta igienica è un lusso risalente a tempi più recenti; di solito all'interno dei bagni c'era un gancio di fil di ferro a cui venivano infilati dei quadrati di carta di giornale appositamente tagliati in precedenza.
Durante i mesi invernali, le temperature erano molto più rigide rispetto ad oggi, e quindi nessuno usciva mai di casa per andare in bagno durante la notte. Per risolvere il problema, tutti quanti in casa avevano un pitale sotto il letto che veniva svuotato il mattino successivo.
Quando il pozzo nero era ormai pieno, era necessario svuotarlo.... e qui raccomando di continuare a leggere soltanto se non siete impressionabili... Non essendoci ancora i camion con le pompe aspiranti, si provvedeva manualmente. Veniva chiamato un addetto che infilava nel pozzo nero un lungo palo di legno a cui era stato applicato con i chiodi un contenitore di latta (bandòto) e pian piano ne estraeva il contenuto. Alcuni lupatotini ricordano che la maggior parte delle volte il bagno veniva svuotato in inverno per poter usare i liquami per concimare i campi.


1) Tre bagni all'aperto trovati alla Filanda. Credo siano gli ultimi bagni in corte rimasti in paese.