Comune di CASTELLINO TANARO
Castlin Tane in piemontese Abitanti : Castellinesi Epoca di fondazione : Dato non disponibile Data di istituzione del Comune: Dato non disponibile Municipio: Via Roma, 28 Tel.: +39.0174.785213 Fax +39.0174.710914
Dati Statistici:
339 abitanti al 31/12/2010 (M. 170 F. 169) Abitanti a inizio ‘900 : 901 Densità abitativa : 28 ab./km² 11,62 Kmq di superficie 610 Mt s.l.m. di altitudine Coordinate : 44°26'0''N, 7°59'0''E Decimali : 44.433333°, 7.983333° Frazioni del Comune : Castello, Cappe, Serra, Valsorda, Francolini, Piantorre, Besosto, Coste Comuni confinanti : Ceva, Igliano, Lesegno, Marsaglia, Niella Tanaro, Roascio, Rocca Cigliè Santo Patrono : Santa Maria Assunta Prefisso telefonico : 0174 CAP : 12060 Codice ISTAT : 004052 Codice catastale : C176 Distanza da Cuneo Km 50
Cenni storici:
Richiama con il nome (Castellinum) sia la sua importanza storica sia la sua collocazione geografica con la fortificazione che un tempo sorgeva sulla cima del colle, ai piedi del quale scorre il Tanaro. Le testimonianze storiche indicano la presenza d'insediamenti, a carattere di colonia rurale, almeno fin dall'epoca romana. Si tratta di reperti (epigrafi funerarie in arenaria, conservate nella Cappella di San Pietro della località Francolini e nella sacrestia della Chiesa della Madonna della Neve), con datazione non posteriore alla prima metà del I secolo d.C., attestanti l'ascrizione dei cittadini alla famiglia Publilia. In seguito alla separazione da Albingaunum (Albenga), alla quale era stata legata da una lunga sudditanza amministrativa, pare, infatti, che parte della Val Tanaro abbia in ogni caso mantenuto con la predetta il rapporto d'appartenza alla medesima tribù Publilia. Un interessante, seppur non approfondito, cenno al ritrovamento di varie urne cinerarie, durante gli scavi eseguiti per la costruzione della stazione ferroviaria nella località Piantorre, è, inoltre, contenuto nel volumetto La torre di Castellino Tanaro (Ceva, 1916) di Don Odasso Secondo. Altre opere di storia locale dello scorso secolo, trattano brevemente della permanenza di tracce - all'epoca - di vie lastricate, risalenti al periodo romano, presso il rio Cusina (via vecchia di Marsaglia) e nella borgata Maccaferro. In effetti, dato che il territorio degli Epanteri (appartenenti al gruppo dei Liguri Montani) non fu attraversato da vie consolari, o in ogni caso da percorsi di primaria importanza, ma da strade regionali che collegavano la zona con la costa, è ritenuta abbastanza plausibile l'esistenza d'una via di comunicazione, probabilmente sulla dorsale Monesiglio-Igliano-Castellino Tanaro, che si congiungesse ad una di quelle che univano Augusta Bagennorum-Pollentia (Bene Vagienna-Pollenzo) a Vada Sabatia-Albingaunum (Vado Ligure-Albenga). Fu infeudato ai Germonii, signori di Castelnuovo di Ceva e Sale che, nel XVII secolo ottennero in feudo anche i luoghi astigiani di Castellafero, Viano e Mongardino, assumendo il titolo di marchesi di Ceva. Sempre nel XVII secolo lo ebbe in signoria il conte Clemente Vivalda di Mondovì, consignore di Igliano. Un Vivalda, il barone Giovanni, assunse per primo il titolo di marchese di Castellino. Nel 1665 passò nuovamente sotto la giurisdizione del marchesato di Ceva, con i signori Pallavicino. Durante gli scontri militari della seconda campagna d'Italia condotta dall'esercito rivoluzionario francese del generale Napoleone Bonaparte nel 1799 venne distrutto il castello e incendiato il centro abitato. |
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