DENUNCIA GRUPPO DI MINORANZA: "FRAZIONE COLLI DIMENTICATA E RESIDENTI ANCORA ABBANDONATI"

BARETE, A 12 ANNI DAL SISMA RICOSTRUZIONE ANCORA AL PALO: “POPOLAZIONE ABBANDONATA A SE STESSA”

di Mariangela Speranza

4 Luglio 2021 08:49

L'Aquila - Terremoto e Ricostruzione

BARETE – Edifici distrutti, mura ancora sventrate e paesaggi spettrali. A 12 anni dal terremoto del 6 aprile 2009, la ricostruzione in alcune delle aree del centro abitato di Barete (L’Aquila) è, secondo i componenti del gruppo di minoranza al comune, “ancora una chimera”, con molte delle strutture danneggiate “che rischiano ormai di crollare da un momento all’altro, mettendo a rischio l’incolumità degli stessi residenti”.

Residenti che, come confermato dalla stessa opposizione guidata da Claudio Gregori, che alle amministrative del 2018 ha sfidato il sindaco, poi rieletto, Leonardo Gattuso, da qualche tempo hanno iniziato a chiedere alle istituzioni locali più attenzione alla qualità della vita interna del piccolo comune che conta circa 600 abitanti, proprio a cominciare “dalla messa in sicurezza e dal ripristino di quei luoghi da sistemare con estrema urgenza”.





Al riguardo, una conferma sul tema, è arrivata anche dai numeri del rapporto sulla ricostruzione 2020 snocciolati dal commissario straordinario Giovanni Legnini nei mesi scorsi, per cui, se a  cinque anni dai devastanti terremoti del centro Italia dell’agosto e ottobre 2016 e del gennaio 2017,  la ricostruzione di diverse aree abruzzesi ha finalmente iniziato a muovere i primi passi, le domande  presentate rispetto ai danni censiti sono significativamente inferiori in alcuni comuni della Provincia dell’Aquila colpiti anche dal terremoto del 2009. Tra questi, anche quello di Barete che,  come spiegato proprio su AbruzzoWeb già nello scorso febbraio, ad oggi presenta le maggiori criticità soprattutto a ridosso della frazione di Colli, abitata da una quarantina di persone e distante circa tre chilometri dal centro di Barete.

“Abbiamo deciso di farci portavoce delle istanze sociali: la popolazione è ormai abbandonata a se stessa da tempo, con lo scenario del post-sisma rimasto del tutto invariato, anche a causa  di una complessa stratificazione di incertezze e problemi irrisolti che si sono accumulati nel tempo”, aveva dichiarato allora la minoranza, che adesso, a distanza di qualche mese, racconta  di una situazione “addirittura peggiorata, soprattutto per quanto riguarda quegli aggregati commissariati che, purtroppo, non si sa quando potranno iniziare ad essere ricostruiti “.

“È necessario che si cominci seriamente a dare più attenzione alla qualità della vita di tutti i residenti – proseguono – molti dei quali hanno più volte fatto presente le proprie difficoltà, ma senza che abbiano mai ricevuto una reale risposta”.





“Quanto all’operato dell’amministrazione e alle accuse a mezzo social di mancata attuazione del programma elettorale da parte di quelli di minoranza – interviene personalmente il capogruppo Gregorio – è compito innanzitutto di chi vince le elezioni andare a realizzare quanto promesso in campagna elettorale e poi approvato dall’intero consiglio alla prima seduta. Pertanto, sarebbe opportuno che si pensasse ad attivarsi per il bene della cittadinanza, piuttosto che rimanere fermi e, nel frattempo, continuare a guardare ‘in casa d’altri'”.

 

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