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Tutto sia riposto in sede, ch’eccedenza esonda
Ció che non mantiene loco, forza l’ogni sponda
Che, per quanto possa trattenere, piena inonda
Si che, d’in extremis, argini ci sfonda
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Per il ciò s’occorre attendere ch’il rio smaltisca
Tanto lo deflusso d’acque è inevitabil ch’infierisca
Che si deve sol lasciare defluire il corso, e se non smargini del tutto, rivoltare
Tosto che gettarsi in la tormenta, poi annegare
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Mentre ci si compia ogni pellegrinaggio, dunque, s’osi
Perché sol così facendo sopraggiungono giusto riposi
E si tenti desfrutar al massimo ogni istante
Perché presto sará addio a ciascun astante
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Tutto scorse infatti, e non voltó mai più
Perché s’è una spola, in tra volteggiare e tornar giù
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