malnutrizione nel mondo

La malnutrizione nel mondo è un problema di tutti

Per malnutrizione nel mondo si intende l’assimilazione nel corpo di sostanze nutritive nella quantità o della qualità sbagliate. Si riferisce dunque a una condizione dovuta a regimi alimentari sbilanciati e alla carenza di cibo, la quale determina, in assenza di sufficienti quantità di cibo, una dieta squilibrata. Tuttavia, non si deve correre l’errore di fraintendere malnutrizione con denutrizione. Questa è un esempio di malnutrizione per difetto, ma non esaurisce il significato del problema: un’alimentazione sbagliata riguarda anche l’eccesso, mangiare in quantità esagerate. 

Malnutrizione nel mondo: il problema dell’obesità

Seguire una dieta sbagliata, squilibrata, perché si eccede rispetto al proprio fabbisogno, è una problematica che riguarda normalmente le persone delle economie avanzate, le cosiddette ‘società del benessere’. L’obesità, la condizione medica delle persone che presentano una quantità eccessiva di grasso, è l’estrema conseguenza di cattive abitudini alimentari di questa natura.

Il peso corporeo eccessivo è associato a diverse patologie, in particolare a malattie cardiovascolari, al diabete mellito di tipo 2, alla sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, ad alcuni tipi di cancro e alla osteoartrosi. Pertanto l’obesità è causa di una riduzione dell’aspettativa di vita ed è una delle principali cause di morte, prevenibile, a livello mondiale. Dieta alimentare corretta, esercizio fisico e approccio psicologico sono le basi per la terapia preventiva e curativa dell’obesità, oltre a farmaci dimagranti che agiscono riducendo l’appetito o inibendo l’assorbimento del grasso.

Le stime parlano di 500 milioni di persone obese nel 2020, con il rischio che crescano a un miliardo nel 2030. Negli Stati Uniti, la prima economia del mondo, l’obesità è una piaga nazionale. Secondo i dati dei ricercatori di Harvard, un adulto su tre soffre di obesità. 

Malnutrizione nel mondo: la denutrizione

La malnutrizione nel mondo e soprattutto nei paesi poveri è la conseguenza prolungata nel tempo di difetti di nutrizione, ovvero una diminuzione di assunzione o assorbimento di protidi, minerali, vitamine o calorie. A livello mondiale la denutrizione colpisce quasi 800 milioni di persone, in particolare donne e bambini. È il risultato di una inadeguata assunzione o anomala assimilazione delle calorie immesse nella circolazione del metabolismo, come ad esempio in seguito a diete non eseguite correttamente; eccessivo dispendio energetico; alterato metabolismo genetico con annesse patologie intrinseche.

La malnutrizione per difetto è spesso legata alla povertà e alla scarsità di mezzi e materie prime, causate da condizioni particolarmente critiche per la stabilità e la pace di un paese: i conflitti armati e le variazioni climatiche sono alla radice di crisi alimentari e carestie che determinano innumerevoli morti e intaccano la salute delle persone. Si guardi il caso etiopico della regione del Tigray: il conflitto fra il governo centrale di Aby e le forze armate di resistenza tigrine, che  da un anno e mezzo sconvolge l’area, ha prodotto una carestia terribile e ridotto la popolazione a condizioni di malnutrizione insostenibili. 

La malnutrizione in Kenya

L’obesità è considerata uno dei più gravi problemi di salute pubblica del XXI secolo, e anche la denutrizione è ritenuta una violazione dei diritti fondamentali della persona. Non avere cibo significa non potersi permettere di respirare, o crescere con gravi problemi scompensi: un problema drammatico per i bambini e le bambine che sopravvivono alla fame. È un fatto positivo che le Nazioni Unite abbiano capito che è necessario un piano per raggiungere un obiettivo come quello di assicurare a tutta la popolazione mondiale di soddisfare il più basilare dei bisogni primari, nutrirsi, e l’Agenda 2030 procede in questa direzione.

Tuttavia, porsi un obiettivo sulla carta e con un limite temporale significa agire concretamente sul campo, e questo è delegato a tutti coloro che sono nelle condizioni di fare qualcosa, sia gli Stati che le organizzazioni non governative. In Kenya la mortalità infantile è molto alta e una delle sue cause principali è proprio la denutrizione delle bambini e delle mamme. Alice for Children opera da più di 15 anni nelle baraccopoli di Nairobi, aiutando i bambini e le bambine in uno degli ambienti più poveri e disagiati del pianeta.

Il nostro aiuto è stato fondamentale soprattutto nell’ultimo anno e mezzo, perché la pandemia di Covid 19 ha avuto conseguenze deleterie sulla disponibilità economica delle famiglie delle baraccopoli e sulle capacità di approvvigionamento ci cibo. Proprio durante gli ultimi mesi abbiamo infatti dato vita ad un programma di sostegno alle famiglie dello slum, attivando un sostegno alimentare e programmi di microcredito per aiutare l’economia familiare di migliaia di persone.

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