Sentium antica città romana teatro della celebre Battaglia delle Nazioni del 295 a.C. che vide la vittoria dei romani sui Galli e Sanniti. Sassoferrato, diviso in rione Borgo (in basso) e rione Castello (in alto), è un borgo dove storia e cultura sono avvolte dalla natura degli appennini.
Indice
Dove si trova Sassoferrato?
La città si trova nell’entroterra della provincia di Ancona, sull’Appennino umbro-marchigiano centrale. E’ circondata dal monte Nebbiano (790 m), dal monte Cucco (1566 m), dal monte Strega (1276 m), dal monte Catria (1701 m). Il territorio sorge in una vallata dove scorre il fiume il Sentino e due torrenti, la Marena e il Sanguerone, che confluiscono nel fiume Esino a San Vittore delle Chiuse.
Cosa vedere a Sassoferrato?
Ciao Amici, oggi vi portiamo nell’antica città romana di Sassoferrato, la più importante testimonianza storica dell’antica Roma nella regione Marche.
rione Castello, Piazza Matteotti
La nostra passeggiata inizia nella ogivale Piazza Matteotti dove si affacciano il Palazzo dei Priori, il Palazzo Oliva e il Municipio.
Palazzo Comunale
L’imponente Palazzo Comunale, che sovrasta la piazza, è unito al Palazzo dei Priori. E’ stato ricavato da alcuni edifici di epoche diverse, molto bello il suo loggiato del 1842.
Palazzo dei Priori, Museo Archeologico
Affianco troviamo il Palazzo dei Priori, che ospita il Museo Archeologico. Le sale principali del Museo presentano una vasta raccolta di reperti: pavimenti a mosaico, oggetti della vita quotidiana dell’antica città romana di Sentinum, sculture di marmo (teste e dorsi), grandi epigrafi su marmo, epigrafi funerarie (steli tipiche delle sepolture femminili con la raffigurazione della porta degli inferi). A piano terra si può ammirare nella Sala Perottiana, che prende il nome dall insigne umanista Niccolò Perotti, una preziosa raccolta di reliquiari bizantini, fiamminghi e l’opera più ricca e più rara, l’Icona di San Demetrio. L’Icona, del XIV secolo, è un mosaico su supporto ligneo rivestito in lamina d’argento sbalzato e dorato, la particolarità di questa opera è la tecnica di realizzazione.
Palazzo Oliva
Nella piazza troviamo il Palazzo Oliva, altro importante edificio realizzato dal Cardinale Oliva nel XV secolo. All’interno sono conservate pregiate collezioni d’arte e testimonianze storiche. Trenta importanti opere, tra tele e tavole dal XV al XVIII secolo, come tre tavole appartenenti a Pietro Paolo Agabiti e due tele di Giovan Battista Salvi detto Il Sassoferrato, pittore classico del ‘600. Il palazzo è arricchito anche da una raccolta di 400 opere grafiche che si possono ammirare all’interno del Museo di Incisori Marchigiani, 500 anni di storia calcografica marchigiana.
Chiesa Santa Chiara e Santuario della Madonna delle Grazie
A due passi dalla piazza è dislocata la duecentesca Chiesa di Santa Chiara, dove abita tutt’oggi una piccola comunità di suore Clarisse. Incorporato alla chiesa il Santuario della Madonna delle Grazie. Il monastero conserva un interessante manoscritto della metà del ‘700 e importanti opere pittoriche: la Vergine orante, Mater dolorosa e Annunciazione di Giovan Battista Salvi; la Crocifissione, la Natività l’Annunciazione di Antonio da Pesaro; L’Immacolata di Ugolini da Pergola; la Deposizione di Ezio Bartocci; la Madonna con Bambino, San Francesco riceve le stimmate e Annunciazione di Giovanni Francesco Ferri e la Crocifissione del sec. XVII, di artista nordico.
Chiesa San Pietro Apostolo
Continuando tra le viuzze siamo giunti alla chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, purtroppo chiusa. L’esterno presenta una facciata a capanna, semplice ed elegante, un’ampia gradinata ne esalta l’ austerità. La terrazza di fronte all’edificio ci ha regalato un meraviglioso panorama marchigiano. Ne è valsa la pena!
Parco Italo-Toni
Poco distante ci immergiamo nel verde del Parco Italo-Toni e nel Parco della Rimembranza, entrambi ben tenuti. Nascosto tra la vegetazione su uno sperone di roccia sorge un’altra struttura ex monastica, il monastero di Santa Margherita in Paravento delle suore Benedettine del 1245, successivamente acquistato dalla famiglia Montanari. Il Palazzo ristrutturato oggi è sede del Museo delle arti e tradizioni popolari.
Museo delle arti e tradizioni popolari
Si può visitare grazie allo IAT e all’agenzia Happennines che ci ha guidato attraverso secoli di storia nel territorio sentinate. Molto interessante!
All’interno un cortile con un grande pozzo circolare, l’antica chiesa a una sola navata con ingresso indipendente dotato di un pregevole portale in pietra arenaria con iscrizione. Il museo è diviso in quattro sezioni: la lavorazione della terra (aratura, semina); la lavorazione dei prodotti (mietitura, trebbiatura); la lavorazioni domestica (filatura, tessitura); i mezzi di trasporto (birocci, carri). Abbiamo ammirato una grande raccolta di 1500 pezzi tra attrezzi, oggetti domestici (forno, cantina, dispensa, camera da letto, cucina) e artigianali (tornitore, falegname, arrotino, boscaiolo, ciabattino, bottaio, fabbro, maniscalco, muratore, cocciaro, cordaro, apicoltore).
Rocca Albornoz
Terminata la visita ci incamminiamo verso il simbolo della città la Rocca Albornoz, possente costruzione militare costruita dal Cardinale Egidio Albornoz nel 1365. La Rocca presenta un bastione difensivo di grande importanza, perché sovrasta tutta la vallata. Grazie ai numerosi restauri furono rinvenute ceramiche di produzione locale di fine XVI secolo e resti di artiglieria.
La nostra giornata si conclude nel parco della Rocca in assoluta pace e contemplando un suggestivo panorama.
Curiosità su Sassoferrato?
- Nell’abbazia di Santa Croce sono state trovate le tracce del passaggio dei Cavalieri Templari, molte croci patenti, all’interno del monastero di Santa Chiara, nella chiesa di San Michele Arcangelo e nella chiesetta di Santa Lucia.
- La città di Sentinum venne abbandonata tra l’VIII e il X secolo dagli abitanti, perchè nella zona si moriva di peste e dalla fame.
- Il Santuario della Madonna delle Grazie venne costruito dopo che Suor Chiara Maria, nel 1739, vide la Vergine e le chiese la costruzione di una cappella in cui il popolo potesse andare a pregarla.
Cosa non perdere a Sassoferrato?
Parco archeologico di Sentinum
Un’area archeologica molto importante nelle Marche. Presenta le due principali strade, il cardo e decumano, un impianto termale pubblico, i resti delle mura, i pavimenti a mosaico, alcune colonne di granito, fondamenta di dimore, le fognature, ciò che rimane di un tempio tetrastilo di epoca augustea e altri edifici del centro urbano.
Miniera di zolfo di Cabernandi
Si trova nella frazione Cabernardi il più importante centro minerario zolfifero d’Europa. 1.600 minatori, alle dipendenze della “Montecatini”, la Società proprietaria della miniera dal 1917 al 1959. Il Museo della Miniera racconta la storia dei minatori, il duro e pericoloso lavoro nel sottosuolo. E’ possibile visitare anche il sito minerario (Parco Archeominerario di Cabernardi) che è stato ristrutturato e predisposto a visite guidate. Molto interessante, noi qualche anno fa l’abbiamo visto in notturna!
MAM’S Galleria Civica d’Arte Contemporanea “G.B. Salvi”
Allestita nel Palazzo degli Scalzi, raccoglie seicentottanta delle circa quattromila opere in dotazione al Comune. Si trova nella parte bassa di Sassoferrato.
Cascata del Sentino
Nella parte bassa del borgo, sulla via principale che conduce da una parte a Genga e dall’altra a Fabriano, c’è un ponte che permette di attraversare il fiume Sentino. Scendendo sotto è possibile ammirare le cascata del Sentino, un piccolo ma suggestivo salto semicircolare. Affianco si erge il Mulino della Marena.
Mulino della Marena
Nei pressi della cascata sorge il Mulino della Marena. Qui i torrenti Marena e Sanguerone confluiscono sul fiume Sentino. Il Mulino fu costruito inizialmente nel 1200, e dopo essere caduto in disuso, verso la metà del ‘900 fu ristrutturato. Attualmente è una piccola centrale idroelettrica e museo, visitabile su prenotazione con preavviso di 24 ore.
Abbazia di Santa Croce
Risalente al XII secolo, sorge in mezzo al bosco in posizione sopraelevata, vicino alla confluenza dei torrenti Sanguerone e Marena nel fiume Sentino, a lato opposto del paese. L’abbazia venne cistruita dai Conti Atti per i monaci Camaldolesi con materiali provenienti dalla romana Sentinum, importante testimonianza dell’architettura romanica della regione.
Chiesa Santa Maria del Ponte del Piano
Chiesa Santa Maria della Pace
A chi consigliamo la visita a Sassoferrato?
La zona è adatta a tutti , perchè estremamente ricca di storia, dall’antica Roma alle popolazioni sentiniane, molti sono i reperti e le testimonianze di tante epoche passate. Sassoferrato è anche un luogo mistico, molto suggestivo per i tanti edifici religiosi e per la sua posizione territoriale.
Quali sono gli eventi più famosi di Sassoferrato?
- Vintage Festival, una manifestazione musicale ispirata agli anni 70’/80’, serate ricche di iniziative quali rievocazioni, raduni di auto d’epoca, mercatini e naturalmente tanta musica.(agosto)
- Tra gli eventi di maggior rilievo che si organizzano a Sassoferrato, forse il più importante, merita sicuramente di essere citato “Sassoferrato Città della Passione”, che si svolge durante la Settimana Santa e nell’ambito del quale spicca la “Sacra Rappresentazione della Passione di Gesù”. [grazie a Luca di info@passionesassoferrato.it per la segnalazione ]
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Luca says
Tra gli eventi di maggior rilievo che si organizzano a Sassoferrato, forse il più importante, merita sicuramente di essere citato “Sassoferrato Città della Passione”, che si svolge durante la Settimana Santa e nell’ambito del quale spicca la “Sacra Rappresentazione della Passione di Gesù”.
Amarche says
Grazie molte per la segnalazione! Aggiorneremo l’articolo. A presto
RANDOLFO BERNARDI says
Immagini stupende che mi ricordano l’infanzia (sono emigrato a Falconara M. nel 1963 all’età di 12 anni). Appena possibile verrò a fare un giro nel mio paesello (Colle di Murazzano) e naturalmente nel Capoluogo per rivedere quei posti stupendi mai dimenticati!
Amarche says
Ciao Randolfo! Grazie per la testimonianza!