Tarocchi, l’Arcano 13: La Morte

Non è necessariamente un presagio drammatico, ma indica un cambiamento profondo e un passaggio di rinascita

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Dopo aver studiato i primi 13 Arcani Maggiori dei Tarocchi, partendo dall’Arcano 0 – Il Matto fino ad arrivare all’Arcano 12 – L’Appeso, eccoci giunti all’Arcano 13: La Morte. Spesso il nome di questo Arcano trae in inganno, ma così come per la simbologia degli altri Arcani, è necessario approfondire per comprendere quello che questa lama ci vuole rivelare. Non a caso, in alcuni mazzi di Tarocchi, questa lama prende il nome di “Arcano senza nome”.

Solitamente, La Morte viene raffigurata come uno scheletro che falcia delle teste. Ha la falce in mano (solitamente la sinistra) e le teste, insieme ad alcune mani e piedi, sono giacenti sul terreno in cui si muove la figura. Sicuramente quest’immagine non trasmette gioia e allegria, ma il suo significato non è nemmeno necessariamente collegato alla morte fisica dell’individuo.
La Morte simboleggia un cambiamento, una trasformazione profonda, la fine di qualcosa, che è necessaria per poter dare inizio a qualcosa di nuovo. Quindi non si tratta soltanto di morte, ma anche di rinascita. Questo Arcano ci dice che è necessario distruggere qualcosa per lasciar spazio a ciò che desideriamo davvero.


Il cambiamento non sempre viene vissuto serenamente, ma questo dipende principalmente dallo stato del consultante, che spesso si oppone a tutto ciò che si scontra con le sue abitudini e la sua zona di comfort. È necessario comprendere che bisogna lasciar andare i pesi inutili per proseguire più leggeri nel proprio cammino.


Quando vengono fatte domande sull’amore, La Morte invita a chiudere non soltanto quei rapporti che annientano chi li vive, ma anche a cambiare quelle abitudini che conducono sempre in zone mortifere del proprio stato interiore. Anche in consulti relativi al lavoro, La Morte evidenzia la necessità di un cambiamento radicale per poter eliminare tutti quei blocchi che impediscono di progredire.