Rituali e corretto utilizzo di un corno portafortuna

I corni portafortuna sono una tradizione che parte da molto lontano. Stiamo parlando di oggetti da acquistare con l'obiettivo di mandare via la malasorte, nel solco di una cultura tipicamente partenopea che continua a restare in auge. Ancora oggi, specialmente a Napoli e dintorni, una casa senza un cornetto rosso viene considerata come un ambiente sfortunato. Ecco cosa c'è da sapere su un rituale che non perde neanche un briciolo del proprio fascino.

Le origini del corno portafortuna

Fin dagli albori dell'umanità, i gesti propiziatori contro il malocchio non sono mai mancati. Diversi gesti vengono considerati dannosi per chi li compie in maniera poco cauta. Con tali premesse, il cosiddetto curniciello costituisce un simbolo tramandato fino ai giorni nostri. Le sue origini risalgono addirittura ad oltre 5500 anni fa. Nell'epoca neolitica, all'interno delle caverne, venivano mostrate le corna degli animali catturati.

Quelle corna erano considerate come simbolo di forza e prosperità, oltre che di fertilità. I corni portafortuna avevano trovato la loro prima diffusione, per poi essere associati in seguito alle abilità sessuali. Nel corso dei secoli, il rituale è diventato noto anche nelle tradizioni a livello globale, dai sumeri ai cinesi, dai siberiani ai tedeschi. Il corno viene quindi apprezzato come un vero e proprio talismano, dal buon impatto estetico e dal notevole significato pratico.

L'importanza dell'aspetto dei corni portafortuna

Un corno portafortuna contro la sfiga deve possedere una serie di caratteristiche ben precise, specie in base a quanto riportato dalla cultura napoletana. L'oggetto deve essere necessariamente di colore rosso e realizzato in modo artigianale, senza alcuna eccezione. La manualità è sinonimo di buona sorte, mentre la tonalità rossa sottolinea il senso di vittoria.

Nel corso dei secoli, l'oggetto si è tramutato nel simbolo autentico di Napoli. Ogni laboratorio artigianale del centro della città partenopea vende questo accessorio imprescindibile, specie nella zona di San Gregorio Armeno. Arte in movimento de Maria è uno dei laboratori artigianali più famosi per la creazione dei corni porta fortuna.

Come utilizzare al meglio un curniciello

Dopo aver introdotto il porta fortuna nella propria abitazione, è di fondamentale importanza pungere la parte centrale del palmo della propria mano con la punta del curniciello e attendere che il fluido positivo inizi a diffondersi nel proprio ambiente domestico.

Se questo gesto viene tralasciato, i rischi di andare incontro a situazioni spiacevoli diventano abbastanza concreti. Ovviamente, tutto ciò sempre secondo alcuni elementi puramente propiziatori e solo per chi ci crede. Il corno portafortuna dovrebbe essere leggermente storto e costruito con un materiale simile al corallo, senza ovviamente tralasciare la presenza della singola punta.

Nel momento in cui il corno si rompe, le conseguenze vengono determinate dal punto esatto nel quale l'accessorio si è spezzato. Se il problema riguarda solo la punta, l'oggetto ha assolto il proprio compito alla perfezione. Se si spezza verso il centro, bisogna iniziare a preoccuparsi. Ma va sempre ricordato che, sostanzialmente, si tratta solo di una tradizione portata avanti nel corso dei secoli. Di conseguenza, non va presa alla lettera, ma piuttosto trattata con ironia e serenità.

Il laboratorio artigianale Arte in Movimento de Maria di San Gregorio Armeno a Napoli, che ci crediate oppure no, farà sempre di tutto per portare fortuna e buonumore nelle vostre abitazioni :)