Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde

Il romanzo è ambientato nella Londra del XIX secolo. Parla di un giovane ragazzo, Dorian Gray, che arriverà a fare della sua bellezza un rito insano. Egli inizia a rendersi conto del privilegio del suo fascino quando Basil Hallward, pittore suo amico, gli regala un ritratto che lo riproduce nel colmo della gioventù. È preso allora da un possente desiderio che egli formula come un voto: di rimanere per sempre giovane, mentre il dipinto avrebbe registrato su di esso la decadenza riservata al corpo di Dorian. Il suo voto viene esaudito sennonché il ritratto assumerà non tanto le veci del corpo ma lo specchio dell’anima del giovane.Lord Henry Wotton avrà un ruolo decisivo nella vita di Dorian, che conosce proprio presso Hallward: infatti, con i suoi discorsi estremamente articolati, cattura l’attenzione del ragazzo, rendendolo, a poco a poco, quasi l’incarnazione del suo modo di pensare. Infatti Dorian, dopo un lungo discorso con Lord Wotton, comincia a guardare alla giovinezza come a qualcosa di veramente importante, tanto da provare invidia verso il suo stesso ritratto, eternamente bello e giovane. Ciò lo porterà a stipulare una sorta di “patto col demonio”, grazie al quale rimarrà eternamente giovane e bello, mentre il quadro mostrerà i segni della decadenza fisica e della corruzione morale del personaggio.Dopo una tormentata storia d’amore con un’attrice di teatro di nome Sybilla Vane, terminata col suicidio della ragazza, Dorian, vedendo che la sua figura nel quadro invecchia ed assume spaventose smorfie tutte le volte che egli commette un atto feroce e ingiusto, come se fosse la rappresentazione della sua coscienza, nasconde il quadro in soffitta e si dà ad una vita all’insegna del piacere, sicuro che il quadro patirà le miserie della sorte al posto suo. Non rivelerà a nessuno l’esistenza del quadro, fuorché a Hallward, che poi ucciderà in preda alla follia fomentata dalle critiche del pittore, che ritiene causa dei suoi mali in quanto creatore dell’opera. Ogni tanto, però, si reca segretamente nella soffitta per controllare e schernire il suo ritratto che invecchia giorno dopo giorno, ma che gli crea anche tanti rimorsi e timori. Finché, stanco del peso che il ritratto gli fa sentire, nella speranza di liberarsi dalla vita malvagia che stava conducendo, lacera il quadro con lo stesso coltello con cui aveva ucciso Hallward.I suoi servi troveranno Dorian Gray morto, irriconoscibile e precocemente avvizzito, ai piedi del ritratto incontaminato, con un coltello conficcato nel cuore.

(Tratto da Wokipedia)

Il mio commento

Io credo che il significato di questo grande classico, sia che non si può sfuggire a se stessi.
Tutte le azioni, buone o malvagie che commettiamo, prima o poi tornano a chiederci il conto e si imprimono nella nostra anima lasciandone i segni, mutandola.
Questo é il messaggio, morale, ma soprattutto esistenziale, rappresentato dalla metafora del ritratto, che Dorian Gray tiene coperto e nascosto agli occhi del mondo, continuando nella sua vita edonistica e spregiudicata, a cui lo ha introdotto Lord Henry.
Ma non riesce a resistere alla tentazione di spiare il disfacimento e la corruzione di se stesso, andando a osservare il dipinto, sempre più spesso e il più in sordina possibile.
Alla fine, non sopporta più l’ immagine del mostro che è effettivamente diventato. Nonostante al mondo appaia ancora il giovane puro e bellissimo, non riesce più a convivere con la sua anima che si è sporcata di esperienze riprovevoli e delitti.
Per questo motivo spara al dipinto e muore, da questo si capisce che il VERO Dorian Gray, è quello del quadro, un uomo che nella ricerca egoistica, senza scrupoli, del piacere, è diventato corrotto e orribile. Che è riuscito a sfuggire a tutto, ma non allo specchio della propria coscienza.

(Oscar Wilde, spesso nel romanzo, parla tramite la voce di Henry Wotton, qualche volta attraverso Basil, esprimendo con aforismi e dialoghi le sue considerazioni sull’ esistenza.)

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