Pagazzano, al Comune cartelle per un milione. Il sindaco si dimette

diFabio Paravisi

Un dissesto finanziario che dura da anni, l'intervento della Corte dei Conti e aliquote delle tasse locali al massimo

I cittadini di Pagazzano avevano capito che le cose si mettevano male già a Natale 2019, quando il paese era rimasto senza luminarie perché il Comune non poteva pagarle. Da allora sindaco e giunta hanno lottato cinque anni contro un bilancio ridotto all’osso in cui c’erano più uscite che entrate. Finché all'ultimo chilometro, poche settimane prima della scadenza, si sono dimessi: «Lo facciamo per salvare il bilancio comunale, visto che il commissario prefettizio avrà strumenti più validi rispetto a quelli che avevamo noi», spiega il sindaco Daniele Bianchi, che ieri ha convocato i cittadini nella Sala delle capriate del castello per spiegare, diceva la locandina, le «difficoltà di approvazione del bilancio di previsione 2024».

Squilibrio tra entrate e uscite

In realtà il problema riguarda il triennale 2024-2025-2026, che sarebbe dovuto essere approvato entro venerdì. Invece il Comune si trova sotto di 96 mila euro (sono cioè previste solo per quest’anno entrate per 1.731.000 euro e spese per 1.828.000) e non ha modo per trovare quel denaro. «Tutte le aliquote sono già al massimo e abbiamo tagliato tutto il tagliabile, ma anche così le entrate sono inferiori alle spese correnti, ai mutui, alle bollette eccetera, quindi non è possibile fare una dichiarazione di equilibrio di bilancio», ha spiegato l’ormai ex sindaco, visto che ha inviato la sua lettera di dimissioni al prefetto già venerdì sera e si è appunto in attesa della nomina del commissario. «In questi anni non abbiamo potuto fare altro che la gestione ordinaria — continua Bianchi —, non abbiamo acceso mutui e abbiamo fatto solo interventi già finanziati al 100%». La situazione si trascinava da molto tempo: «Nel 2018 — racconta Bianchi — il consuntivo era stato approvato nonostante il parere negativo del segretario e del revisore. Ne è nata una segnalazione alla Corte dei Conti tuttora aperta. Poi nel 2022 la questione è stata esaminata da una ditta esterna che ha esplicitato il problema». 

I conti con il passato

Bianchi preferisce non attribuire delle responsabilità precise per una situazione in cui si era trovata anche la passata amministrazione: «Il mio predecessore l’ha affrontata in altri modi, non pagando Irpef o mutui. E ora ci arrivano cartelle esattoriali per un danno erariale che potrebbe avvicinarsi ai 900 mila euro». «A me risulta che le cartelle riguardino anche anni più recenti — è però la replica del sindaco precedente Raffaele Moriggi —. È vera la questione del 2018 ma lo abbiamo fatto con la convinzione di essere nel giusto anche se smentisco nel modo più categorico che non venissero pagati mutui eccetera. Non riesco a capire come si possa essere arrivati a questo punto a pochi mesi dalle elezioni, perché so che con il consuntivo 2019, con un avanzo vincolato, le cose erano state sistemate». Ora bisogna capire se i tempi delle dimissioni siano tali da far partecipare il Comune di Pagazzano alla tornata elettorale di giugno.

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17 marzo 2024 ( modifica il 18 marzo 2024 | 18:58)