Lingua in umido umbra

Eccoci qua. Continui passaggi tra zona rossa e arancione a causa di errori della Regione Lombardia, Premier dimesso per una crisi di governo immotivata, causata da un politico scellerato in piena pandemia e crisi economica, continui passaggi dalla didattica a distanza a quella in presenza, classi in quarantena… Questa è la nostra vita. Non stupisce che la gente si butti sul cibo. Quella è l’unica risorsa che ci resta, a noi che abbiamo la fortuna di avere sempre un piatto in tavola. Ecco un modo per risparmiare senza rinunciare al gusto: le interiora, che io adoro. Sono squisite, economiche e con le stesse calorie degli altri tagli di carne. La lingua di manzo non è comoda da comprare, perché è enorme, ma quella di maiale è più piccola. Io ne trovo in vendita 2 insieme per un totale di 600 gr. Ho trovato in internet una ricetta su un sito di una gastronomia umbra, ho provato a cucinarla e, signori miei, secondo me è buona da morire: si scioglie in bocca! La pentola a pressione come al solito ci aiuta a ridurre i tempi di cottura e gli sprechi energetici.

Ingredienti:

2 lingue di maiale per un totale di 600 gr.

1 barattolo di polpa di pomodoro

1 cucchiaio di olio evo umbro

1 carota

1 gambo di sedano

1 cipollotto

1 spicchio d’aglio

1 bicchiere di vino rosso

rosmarino, salvia

Ciuffi di finocchio secco

sale

Preparazione:

Sciacquate bene le lingue e ponetele nella pentola a pressione con rosmarino, salvia e sale, coprendole di acqua. Fate cuocere dal sibilo per 30/40 minuti.

Intanto pulite e tagliate a pezzi sedano, cipollotto, carota, aglio (quest’ultimo tritato, ma se preferite potete tritare al mixer tutto insieme).

Aprite la pentola a pressione, prelevate le lingue e spellatele a mano. Dovrebbe risultare facile, altrimenti tagliate via la parte bianca con un coltello.

Rimettetele nella pentola a pressione con le verdure, gli aromi, il vino e il pomodoro. Chiudete la pentola e cuocete per altri 30 minuti dal sibilo. Fate riposare, aprite, tagliate a fettine la lingua e servitela con la salsa e, se volete, con un filo d’olio.

https://norcineriaumbra.it/ricetta2/

Pubblicato da umbricella

Sono umbra DOC, nata e vissuta per 27 anni a Perugia: il nome del blog prende spunto dagli umbricelli, sorta di spaghettoni umbri buonissimi. Sono sempre stata una golosa e una buongustaia: ho iniziato a cucinare da bambina con “Il manuale di Nonna Papera” e da allora non ho mai smesso. La mia cucina è rapida, facile, originale e saporita, senza mai essere grassa e pesante, con un’attenzione ai piatti regionali, etnici, bio e vegetariani. Sono molto attenta al risparmio e a riciclare avanzi e ingredienti che ho già in casa. Le ricette sono mie, e se proprio mi ispiro a qualche fonte lo dico sempre! Sono laureata in Lettere e filosofia con una tesi di Antropologia dell’alimentazione sugli usi alimentari dei contadini umbri prima degli anni ’60. Ho partecipato ad un corso di cucina organizzato dalla gastronomia Gaggi a Perugia, con cuochi professionisti. Ho partecipato ad un corso di fotografia del cibo Food Photography at SlowSud, a Milano. Dal 2011 sono volontaria presso il circolo Arci del mio paese, in qualità di barista e cuoca. Per l’Arci ho realizzato cene sociali per numerosi eventi, in alcune occasioni con 40 partecipanti. Sono insegnante, adoro il mio lavoro e i ragazzi, e con la mia classe nel 2015 abbiamo vinto 1000 euro ad un concorso contro lo spreco alimentare. Ho altre passioni oltre la cucina: il cinema, il buddismo, lo yoga, la lettura, la scrittura, gli animali (ho due gatti, Milo e Karma, e un cane, Zen). Le foto del blog sono mie. La foto di sfondo è la mia famosa paella, la foto della testata è ovviamente del sushi. Buon appetito!