La voce di Megaridefoglio meridionalista |
BLOG LISTATO A LUTTO C/CELEBRAZIONI 150°ITALIOTA
Al termine dei roboanti, ipocriti fasti celebrativi dell'ITALIA UNA, questo spazio sarà perennemente listato a lutto. Il presidente Napolitano ha definitivamente perso l'occasione di unificare gli italioti, restituendo DIGNITA' alle genti del Mezzogiorno. Tra gli ITALIANI fummo i primi a donare sangue, sudore e ORO alle casse dell'Italia UNA! Basta con i soliti luoghi comuni sui meridionali! Siamo stufi d'essere una colonia in Patria!
PRESENTAZIONE
Benvenuti in prima pagina de "La Voce di Megaride", a cura della redazione di www.vocedimegaride.it Invitiamo chiunque lo desideri a collaborare con la redazione e ad inoltrarci i propri contributi giornalistici e letterari tematici.
Con Marina Salvadore, Agnesina Pozzi e Mauro Caiano collaborano al giornale le note firme sudiste: Clara Negri, Antimo Ceparano, Pompeo De Chiara, Mimmo Di Renzo, Enrico Deuringer, Ettore d'Alessandro di Pescolanciano, Umberto Franzese, Gigi Rispoli, Luca Torre, Vittorio Zingales, l'Ufficio-Stampa: "Prigionieri del Silenzio" con Katia Anedda, "Kuhne & Kuhne" di Diana e Fabrizio Kuhne - l'Agenzia-Stampa "TeleRadioNews" di Gianni Gosta ... e molti altri - dagli "esteri": Patty Ghera, Toscana; il serenissimo Gigio Zanon, Venezia, Angela Piscitelli dalla FRANCIA
contatti: info@vocedimegaride.it
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PRODITORIAMENTE, LA PIATTAFORMA "LIBERO", SENZA INTERPELLARCI, HA OSCURATO PER MOTIVI A NOI SCONOSCIUTI L'ARCHIVIO DEI NOSTRI VIDEO PROFESSIONALI REALIZZATI DAL REGISTA MAURO CAIANO E DA QUESTA REDAZIONE! CI SCUSIAMO CON I NOSTRI LETTORI.
PER LA PIENA RIABILITAZIONE DI BRUNO CONTRADA
Per lunghi anni e DA SOLI abbiamo sostenuto la Difesa del "caso Contrada". Il compito del Comitato Bruno Contrada Napoli è terminato perchè l'obiettivo è fallito: noi (e voi!) combattevamo per chiedere GIUSTIZIA e VERITA' per Contrada.... magari un'opportuna REVISIONE del bislacco processo. Ciò, non è avvenuto, nonostante la mole di istanze ed opportune disamine a corredo dei cosiddetti "punti deboli" ed inqualificabili dei lunghi dibattimenti processuali, in assenza totale di un MOVENTE e delle PROVE CERTE, CERTIFICATE E DOCUMENTABILI come la procedura richiede; la costruzione dell'opinabile piano accusatorio è stato demandato INTEGRALMENTE ai KALUMNIATOR, tralasciando del tutto l'indice del "CUI BONO (?)"... Cicerone docet! Oggi, Bruno Contrada è semplicemente un ex detenuto rimesso in libertà per FINE PENA; questa è la triste realtà!...
la petizione http://www.petitiononline.com/contrada/petition.html é CHIUSA!
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UN MUSEO NAVALE STORICO PER NAPOLI
FIRMA E DIVULGA LA PETIZIONE
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UN MUSEO NAVALE STORICO PER NAPOLI
"mamma" della MARINA MILITARE ITALIANA
FAMIGLIE D'ITALIA
"ARGO" (dim.di LETARGO) il caporedattore de "LA VOCE DI MEGARIDE"/blog, coraggioso foglio indipendente, senza peli sulla lingua... ne' sullo stomaco!
Il social family project di Umberto Napolitano
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IL BLOG DI ANGELO JANNONE
LE NOSTRE VIDEO-NEWS
L'archivio delle video-news e delle interviste filmate per "La Voce di Megaride" è al link http://www.vocedimegaride.it/Fotoreportages.htm
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SFIZIOSITA' IN RETE
Il traduttore online dall'italiano al napoletano
http://www.napoletano.info/auto.asp
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Cliccando http://www.box404.net/nick/index.php?b si procede ad una originalissima elaborazione del nickname ANCESTRALE di una url. "La Voce di Megaride" ha ottenuto una certificazione ancestrale a dir poco sconcertante poichè perfettamente in linea con lo spirito della Sirena fondatrice di Napoli che, oggidì, non è più nostalgicamente avvezza alle melodie di un canto ma alla rivendicazione urlata della propria Dignità. "Furious Beauty", Bellezza Furiosa, è il senso animico de La Voce di Megaride, prorompente femminilità di una bellissima entità marina, non umana ma umanizzante, fiera e appassionata come quella divinità delle nostre origini, del nostro mondo sùdico elementale; il nostro Deva progenitore, figlio della Verità e delle mille benedizioni del Cielo, che noi napoletani abbiamo offeso.
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Post n°1741 pubblicato il 15 Dicembre 2011 da vocedimegaride
Milano, 14 dicembre. Forza nuova contesta Caselli. Di seguito il testo integrale della lettera. |
Post n°1740 pubblicato il 10 Dicembre 2011 da vocedimegaride
Tag: 11.11.11, Agenzia Entrate, Alenia, Bilderberg, Bombardier, Cimitero Maggiore, Cimitero Monumentale, Corriere della Sera, Fincantieri, Governo, Il Giornale, La Padania, Milano, Monti, Nord, Officine Salentine, Osservatore Romano, piazzale Baiamonti, Raccolta differenziata, Repubblica, Successioni, Sud, Termini Imerese, Tram, Trilateral, via Procaccini, via Ugo Bassi 11.11.11 Era stata richiamata in servizio a Milano dopo quattro anni di vita "selvatica" al Sud. Aveva rifatto, come decenni prima, la "valigia di cartone" stretta con lo spago e si preparava ad un altro immotivato ergastolo padano in quella metropoli grigia e lurida d’ipocrisia che detestava. Ovviamente, nella capitale del Dio Danaro l’attempata janara dell’antica Liternum era condannata ad occuparsi di Finanza. Messi da parte secchio e pennelli, penne ed inchiostri da "artista" controcorrente, rinchiuse in un forziere dalle serrature arrugginite le sue vandee, le sue battaglie civili, i suoi vangeli apocrifi ed i falsi amici insensibili al suo dramma. Salutò con tristezza i suoi tre pelosoni, le colonie di chiassosi volatili della vicina oasi lacustre, quotidianamente ospiti a pranzo sulla pista aeroportuale del suo giardino; salutò l’ulivo, il limone, i mandarini, il fico, il pompelmo ed il pesco nell’orto, una madre novantenne e malferma ed il suo compagno d’arte, invidiandoli. Partì. Patì… Sin dall’atterraggio a Linate del solito volo low-coast ormai decaduto a "corriera" sull’asse eterna sud-nord-sud, la schiena, come sempre, prese a dolerle… le gambe a gonfiarsi… la vista a scemarle, rendendole faticosa e maledetta la deambulazione sotto quel cielo ostile: cammino in pianura, difficoltoso – ogni volta – come una salita, scalza, sulle pietraie del monte Cranio. Che palle! Alla fine, non sopportava neppure più se stessa, la sua fisicità e le ricorrenti pucundrìe isteriche, tra un’angina e l’altra.. Riprendere servizio in "seconda istanza" il 2 novembre , dopo l’infelice reinserimento agostano e dopo due mesi di rispolverato part-time, era il massimo della sfiga: quel mattino, non riuscì a trovare neppure più l’ingresso al condominio finanziario, infilando come un automa il vialetto d’ingresso sbarrato da un pannello di vetro, tanto che si chiese se avesse sbagliato la data di rientro; magari, a Milano, il 2 novembre gli uffici sono serrati perché è più utile farne una "festa commerciale"… no…no… l’ingresso e la portineria erano al varco successivo e … aperti! L’ufficio, una sorta di loft verticale depauperato del caro vecchio eternit, offriva una vista spettacolare dai suoi alti e larghi finestroni: di qua, le sepolture del Monumentale; di là, i binari tristi e solitari della Stazione Garibaldi… di sopra, neppure a dirlo, la solita cappa lattea sporca di smog e chemics trail; di sotto, alberelli asfittici piantati con l’ausilio di squadra e compasso in giardinetti costellati di lucettine fredde come fuochi fatui. Riprese confidenza con l’intranet ministeriale: molte cose erano cambiate, negli anni, nell’organizzazione degli Uffici Finanziari di Stato: da triangolo equilatero a gotico triangolo isoscele, lo schema… per via di una selva infinita di nuove cariche direttive gerarchiche, a scelta tra direttori, sottodirettori, capi-team, capi-sala e caporali di giornata… Una volta quell’ufficio ridondava di sindacalisti di mille diverse sigle; oggi, forse per accontentare i "ribelli" a suon di "carota e bastone" i sindacalisti erano stati tutti investiti di "autorità di rango" nell’ambito della Pubblica Amministrazione; anche quelli che manco sanno leggere e scrivere… I programmi informatici ministeriali anche erano cambiati, nel tempo, ma erano addirittura peggiorati – in buonsenso e logica – ed il compianto Steve Jobs, poverino, avrebbe schiumato eterica rabbia se costretto a "frequentare" i costosi informatici della monopolista SOGEI… Per il resto, il solito "piccolo mondo antico" di travet senza guizzi, calmierati psichicamente da un tendenzioso quanto fasullo brivido di carrierismo, dopato al Valium del virtuale riscoperto orgoglio di casta dell’art. 54 della Costituzione.. Un residuo di faziosità identitaria ancora covava sotto le ceneri fredde della coltre auto-punitiva che la janara s’era inflitta per tutto il tempo a venire di quel nuovo ergastolo e, nei primi giorni del nuovo esilio, memore delle lezioni di igiene e sanità in tema di "differenziata" impartite dai soloni nordisti ai coloni sudisti, trascorse pomeriggi e serate a spasso per cassonetti condominiali nelle zone non popolari e più "fashion" della "Milano da bere". Inorridì, fino al mal di fegato, armata di guanti sterili e fotocellulare, revisionando i celebrati, padani, sacchetti monnezzari biodegradabili del CARREFOUR ed ESSELUNGA, stipati di una miscellanea di "umido", pannolini pisciati e scagazzati di infanti, duracell esaurite, polistirolo, bicchieri di vetro infranti, cartoni di pizza e carte oleate, plastica e stampa, realizzando un fotoreportages di denuncia da pubblicare eventualmente su IL MATTINO di Napoli e LA PADANIA di Milano… se solo i vandeani meridionalisti che conosceva non avessero preferito, al solito, le chiacchiere borbottone all’azione rivendicativa necessaria. Tant’è, era qui, sola e dimenticata: chi cacchio glielo faceva fare di impegnarsi oltremodo nelle solite battaglie contro i denigratori… quando si percepiva ella stessa svanita, dissolta nell’oblio delle nebbie padane, senza punti di riferimento ne’ in "patria di Scipione" ne’ in esilio; trasparente come un fantasma anche agli occhi di quegli "autorevoli" che le avevano promesso capre e cavoli per risolverle l’impaccio di quella vergognosa nuova emigrazione. Si trascinò per giorni una valigia pesante, ospite di questa o di quell’altra amica pietosa, finchè trovò asilo presso una giovane coppia con simpatica bambina urlatrice di due anni, tanto intelligente e bella quanto viziata e capricciosa: una sorta di piccola "posseduta", con tanto di gadget, l’inseparabile bambola-testimone, come nel woodoo rituale, cui mancavano di corredo solo gli spilloni da infilzarle, per fare le fattucchierie. A quel punto, la janara non sapeva più scegliere tra il purgatorio dell’Ufficio e l’inferno del nuovo domicilio milanese. Con la piccola, famelica buongustaia condannata dalla nouvelle vague pediatrica e psicopedagoga padana agli insopportabili passati di verdura ed altre puzzolenti brodaglie, attecchì molto bene la "strategia" della lasagna napoletana, del polpettone farcito, della pizza di scarola e della parmigiana di melanzane, foriera di rari ma intensi momenti di PACE… molto apprezzati anche dall’unico essere senziente di casa, una volpina dal mantello rosso che ricusò i legittimi padroni per desinare (finalmente!) e dormire con quell’insolita bipede umanoide piovuta chissà come da qualche strana galassia in una benestante ma "morigeratissima" casa milanese. In quei giorni novembrini, l’invisibile "impiagata" statale fu adibita ai soliti lavori di concetto a creatività zero, funzione passacarte scalda-sedia "informatizzata … dei fatti" e sorvegliata speciale: Irpef, Bollo, Dogane, Verbali Guardia di Finanza, Registro, Successioni ed altre amenità, trullallero trullallà… Cultrice di scienze spirituali, in ambito Successioni si ritagliò il suo piccolo spazio riflessivo: ad ogni asettica pratica di apertura o rinuncia degli eredi alla successione di un "de cuius fiscalizzato" dell’ultimo semestre, meditava sui dati anagrafici del morto, sulla condizione sociale – spesso, d’emigrato dal Sud o dal Veneto– cercando di dargli un volto, un’identità animica, unitamente ad una rispettosa prece di "accompagno" verso le Alte Sfere degli Alti Cieli; il tutto per rendere più umano, sensato e sacro quel "lavoro" usurante dell’intelletto…. Del resto, si avvicinava la fatidica data dell’11.11.11 o dell’apertura dello stargate sul golfo di Aden; giorno fatidico per sperare di veder scendere gli Arcangeli Vigilanti dal Cielo, armate di Ufo e mistiche aurore boreali non-H.A.A.R.P... insomma, l’ultimo balzo per il Grande Salto Quantico, prima degli squilli di tromba del Giudizio del 21.12.2012, pronosticato dai Maya. Quell’11.11.11, la janara scelse di trascorrerlo fulltime in doppio turno in ufficio, isolata da stimoli e messaggi subliminali esterni della città dispersiva e alienata, in attesa dei grandi cambiamenti a verificarsi che già annusava animalescamente nell’aria. Alle ore 18,00 si accorse di essere rimasta da sola in ufficio: i freddi neon da sala mortuaria che allumavano l’edificio rendevano ancor più spettrale la linea di demarcazione con l’esterno buio e puntellato di lucine mortuarie del Monumentale inghirlandato di vaporosa nebbiolina. Colta da un brivido di ancestrale paura raccolse alla rinfusa i suoi effetti personali e corse all’ascensore, per fuggire via da quella replica di Halloween. Pigiò il pulsante del piano ammezzato, per guadagnare l’uscita ma – al solito – l’ascensore riprese la sua lenta corsa in salita, fermandosi ad ogni piano, fino al nono, spalancando le porte su ancor più spaventosi ballatoi deserti, come chiamato ai piani da esseri invisibili e perfidi… Quando riuscì a guadagnare il sentiero dei fuochi fatui nel giardino condominiale, salutata dalle ondeggianti sagome scheletriche dei neri arbusti residenziali, corse affranta ed a rotta di collo verso l’uscita dell’asettico parco finanziario. Attraversò la strada deserta ed attese sotto un lampione a luce fredda, aureolato di nebbia, l’arrivo del tram n. 7 "Monumentale"… insolitamente in ritardo. Sui lucenti binari, ai suoi piedi, giaceva stecchito un povero piccione, pancia all’aria e zampette prive di piedi tese al cielo… probabilmente assassinato, come da tradizione milanese, per mutilazione da colla per davanzali o da mollichelle al veleno… ne ebbe compassione e con il manico dell’ombrello spinse delicatamente quel corpicino al riparo sotto il cordolo del marciapiedi, per risparmiargli l’ultimo scempio. Non passava anima viva in quella via da almeno mezz’ora; finalmente si udì in lontananza un rumore di ferraglia, come il barrito di un elefante africano ferito… l’urlo di un grizzly fucilato a pallettoni… il ruggire di una tigre accoltellata; un rumore straziante e da brivido, come gli effetti speciali di un film dell’orrore: era il 7 che arrivava, procedendo lentamente, con i suoi cerulei fari accesi a fendere e a spartire strascichi di nebulosa condensa sui suoi possenti fianchi, come in quadro di Munk. La carrozza di testa era per tre quarti piena e la janara trovò confortante ritrovarsi tra i suoi simili; ciononostante, seduta, si strinse nel cappotto e abbracciò l’ombrello al petto, per dissimulare il gelo dei brividi che ancora le correvano sulla schiena e quel senso di fredda solitudine che l’aveva annientata del tutto, fino a farle desiderare di abbandonare questo mondo. L’11.11.11 era ormai al tramonto e lei non aveva avvistato ne’ un angelo ne’un’astronave ne’, almeno, un omino verde dall’aspetto familiare ovvero bruttarello come uno dei suoi innumerevoli "caporali" d’ufficio… Si sentiva presa in giro anche nell’Al di Là, oltreché nell’Al di Qua… Le facce anemiche dei compagni di tram avevano, al solito, l’imprimatur del pallore cadaverico e dell’incazzatura rigor mortis, tipica dei cittadini meneghini di ogni età, censo e provenienza. Fissò negli occhi l’attempata dirimpettaia, di un grigio polvere uniforme ma dai tratti magrebini da immigrata dal Sud e le lanciò un sorriso provocatorio. Inaspettatamente, quella prese a parlarle ma senza risponderle al sorriso : "Sono Rosalia Caruso, nata a Palermo nel ’53 e morta ad agosto, abbandonata dalla famiglia in un letto del "Niguarda" (atto di rinuncia alla successione n. 398/11) … ieri mi hai pensato e… ti ringrazio; anzi, visto che sei salita sul nostro tram, tutti qui ti ringraziano. Stiamo viaggiando verso lo stargate e finalmente, dopo settimane di terra di mezzo, potremo tutti ascendere all’altissima dimensione. Grazie, per averci accompagnati fino alla soglia, con l’energia del tuo pensiero e la pietas cristiana". A quelle parole, la janara si voltò di scatto, monitorando con lo sguardo la folla, dalla testa alla coda della lunga carrozza snodata; gente in piedi e seduta; tutti, con gli occhi riconoscenti puntati su di lei e le labbra serrate. "Mi state portando con voi?", chiese allarmata e volando col pensiero a Liternum, ai suoi tre cagnoloni, al pompelmo, al mandarino, al rosmarino e l’alloro, alle tortore, al micio Osvaldo ed alla gazza ladra… "Assolutamente! – la tranquillizzò la siciliana estinta - Abbiamo voluto ricambiarti la carineria; oggi, a Milano c’è lo sciopero dei mezzi pubblici ed abbiamo deciso di darti un passaggio fino al domicilio" . "Un altro sciopero? – urlò indignata la janara - … ma se Berlusconi è stato appena "dismesso" dal governo, ora che scusa hanno per manifestare, gli italioti?" . "Ah, cara! Ormai sono felicemente fuori da questi psicodramma collettivi, non essendo più di questo mondo. Sarà un po’ dura purificarsi, lassù, dell’argilla e dei veleni assorbiti in decenni di emigrazione al nord: le umiliazioni, la solitudine, la pucundria, la fatica del sopravvivere, il razzismo padano, l’ingratitudine dei parenti... ma già inizio a sentirmi più serena. La vedi, tutta ‘sta gente? Non ce n’è uno che abbia avuto sangue padano nelle vene, a parte rare eccezioni come la sciùra Ginetta, quella vecchina seduta lì in fondo: zitella benestante, mandata a morire sola come un cane in istituto (atto di successione n. 576/11) dal nipote, il più ricco commercialista di Milano, che non le faceva visita manco a Natale da ormai dieci anni, perché troppo impegnato…". "Prossima fermata: via Farini" gracchiò la voce metallica dall’altoparlante; salì qualche altro passeggero trapassato, proveniente dall'hinterland e dalla stazione MM linea verde Garibaldi: tra gli autoctoni, alcuni arricchiti formaggiat di Gorgonzola e dintorni, qualche operaio metalmeccanico, scapoli e zitellucce democristiani e "preti spogliati" ed ex seminaristi brufolosi, una schiera di piccoli imprenditori edìli nonché diversi meridionali ex bancari ed "impiagati statali". Data l'essenza eterica questo piccolo esercito riuscì a pigiarsi senza occupare spazio nel ventre metallico della carrozza: parevano incollati l'uno sull'altro e aureolati di diafano vapore, come fossero ritratti a grandezza naturale su pannelli di carta velina bagnata di pioggia... Labbra serrate e volti imperscrutabili; chi stringeva un ombrello, chi un bastone, chi una borsetta o un sacchetto di Mani Tese... chi un rosario... chi la tesserina dell'ASL e il codice fiscale... chi un badge aziendale; ognuno recava con se' un dettaglio tracciabile della propria individualità terrena. "Prossima fermata: piazzale Baiamonti" annunciò l'altoparlante e Rosalia Caruso accennò persino un sorriso, indicando con l'indice il bus fantasma 43 in impatto ortogonale col nostro veicolo dal quale scesero molti morti importanti provenienti dal centro città; erano, questi, di consistenza più corposa, rispetto ai "cafoni" dell'hinterland: sembravano essere stati dipinti sul cartone e ciò conferiva loro anche un aspetto più "sano" e "vitale", a causa dello spessore delle loro sagome. Quasi tutti avevano un valigino, una ventiquattrore o una borsa capiente pieni di... niente. Qualcuno, addirittura, sotto il braccio o nella tascona del pastrano esibiva la copia sciupata di un quotidiano. La janara, per deformazione mentale e professionale, lanciò un'occhiata al quarto di pagina leggibile di un "Corsera" infilato come un molle gioppino a riposo nella tasca esterna di un borsone da week-end e vi lesse la data impressa del 12 novembre; verificò che altri lettori-trapassati avevano copie di Repubblica o de Il Giornale dei giorni a venire e chiese a Rosalia di intercedere presso i suoi "simili" per poterne leggere i titoli ma questa sorrise beffarda e le disse che ormai, di quei giornali, le uniche notizie interessanti erano i necrologi, per stabilire motu proprio - una volta "lassù" - gli elenchi di precedenza ai nove cieli degli Arconti. Tuttavia, generosamente, un morto fresco del centro-città le srotolò sotto gli occhi il paginone di Repubblica di due o tre giorni dopo ed ella potè leggervi, incredula e sgomenta, che l'INFERNO era in terra e che in Italia, con un subdolo colpo di Stato il Potere era finito ai vampiri banchieri del Bilderberg, di BCE, della Trilateral e di Federal Reserve... Invidiò quei compagni di viaggio, ormai fuori dal gregge presepiale del Nuovo Ordine Mondiale e liberi dalle catene delle innumerevoli fattorie-modello per allevamenti intensivi, organizzate da Cupole e Logge europeiote e d'oltreoceano. In un foglio sgualcito dell'Osservatore Romano dell'8 dicembre - giorno dell'Immacolata Concezione - in prima di copertina scorse la familiare immagine della Vergine circondata dagli Ophanim (i più alti Elohim creatori) che schiacciava la testa al serpente; finalmente, riuscì ad interpretarla fuori da ogni ulcerante metabolizzazione cattocomunista indotta dal Vaticano: Maria santissima ed extraterrestre da duemila anni (ma, forse, di millenni ne aveva molti di più) ci indicava inutilmente il vero nemico; non il solito "povero diavolo" a corredo genetico di ogni misero umano abbandonato a se stesso su questa terra ma I RETTILIANI di stirpe massonica, bocconiana, Columbus and Yale University, rotschildesca, rockfelleriana, sionista ... risorgimentista e protestante... e... chi più ne ha più ne... "metta a quel servizio", inchiappettando a sangue l'umanità, a partire dalla Culla Mediterranea della Civiltà, per la quale, la janara e milioni di altri anonimi, nei secoli dei secoli, s'erano inutilmente immolati sull'altare dell'Orgoglio Identitario, rimettendoci le penne. La Vergine, da due millenni della Chiesa di Pietro, intingeva il suo piede sinistro nel veleno della serpe ma il solito censore di quella Chiesa che MAI Cristo s'era sognato di edificare in terra aveva ben provveduto, sin dai tempi dei primi protomartiri, a cancellare dalle prime raffigurazioni mariane la testa del maiale schiacciata dal piede destro di Nostra Signora, intinto nella più vischiosa SUGNA; sugna che ora, alla fine annunciata dei tempi, tracimava, invadendo come un blob, un'onda di tsunami collosa, tutto il pianeta. "Prossima fermata: piazzale del Cimitero Monumentale"... e qui il tram fantasma incrociò, proveniente dalla chinatown di via Bramante, il disarmato tram 14 Cimitero Maggiore... "Di un'allegria sfrenata, Milano!... Ecchecacchio!... L'urbanistica tramviaria suddivisa in cimiteri, nosocomi e metalmeccanica, vedi pure Precotto e Bullona, per fare un esempio... Magari, a breve, ad ogni annuncio di fermata, sull'intersecazione di ogni nodo viario e binario della megalopoli dell'EXPO, l'altoparlante gracchierà pure, a ripetizione, un minaccioso "Fratello, ricordati che devi morire!" pensò ad alta voce la procace napoletana, toccandosi come d'abitudine il gran corno di corallo che portava da anni appeso al collo, come una potente reliquia pagana... Sorrise Rosalìa Caruso: quante volte, in vita, aveva fatto le stesse considerazioni della janara, correndo trafelata sui tacchi a spillo su e giù da un autobus e da un tram, per circa otto volte al giorno, per tantissimi anni? Intanto, la carrozza fu letteralmente invasa da fiammelle e fuochi fatui tremolanti che andarono a spiaccicarsi disordinatamente, come aeree gelatine, sui sedili e sui finestrini. "Chi sarebbero, questi trapassati informi?". "Sono i morti anonimi" rispose la bruna signora Caruso. "Nooo, non dirmelo - aggiunse la napoletana - Sono tutti gli schiavi della Chinatown, vero?". "Eh, già! Poveretti!... Anche da morti non si sono resi conto d'essere individui... Risaliranno i nove cieli molto più lentamente di noialtri: il rendersi conto di essere stati "persone" prevede un addestramento spirituale e ancestrale molto lungo; una vera e propria catarsi animica ed un ciclo di incarnazioni vorticoso e doloroso attraverso i quattro regni, dal minerale al vegetale, all'animale, prima di godere ancora dello status umano. Pensa, venivano da una delle più antiche e sapienti Civiltà... e guarda come li ha ridotti il MERCATO, il POTERE... Dagli antichi saggi degli I'Ching, con tutte le loro celesti rivelazioni... finiti direttamente nelle fauci dell'Innominabile Rettiliano che li voracizzò e che confusero col mito del Dragone... Ah! Poveretti! Se solo gli italioti aprissero gli occhi, ora che stanno per fare la stessa fine!!!". "In effetti, sciùra Rosalìa, ho sempre riflettuto sul fatto che nella chinatown ti riproducono e ti vendono di tutto: dallo spillo all'elefante... ogni genere commerciale, anche nei "servizi", è offerto a mani basse, dalla ristorazione alle immobiliari... ma - cavolo! - non ho mai visto, in tutta la città, un servizio di onoranze funebri o cimiteriali di bandiera cinese... eppure, sono la comunità straniera più antica di Milano...". "Mah! - buttò lì, divertita, la siciliana estinta - o li clonano negli scantinati o li ficcano nei tortelli al vapore e negli involtini primavera!". La napoletana, seria e compassata, intanto rifletteva su altri titoli di giornale letti in anteprima: la cassa integrazione di quelli della "Bombardier per Trenitalia", della quale, in rete, solo sei mesi prima aveva letto dei grandi successi aziendali, delle corpose commesse che avrebbero assicurato lavoro e reddito a torme di metalmeccanici con prospettive di nuove assunzioni; addirittura aveva appreso della magnificazione della miracolosa nuova manager delle Risorse Umane, una romana in carriera... ed ora, dopo le vergogne nazionali di Termini Imerese, dopo Fincantieri e la gloriosa Alenia del Sud... dopo le Officine del Salento... cotanto strombazzamento di italiote eccellenze finiva miseramente in un flop istituzionale telecomandato che avrebbe tramutato eserciti di lavoratori italiani, soprattutto del Sud, in quelle orribili ed aeree gelatine cinesi che scivolavano come muco fluorescente sui finestrini del tram 7 Monumentale... e...lei, attempata, meridionale e disoccupata per quattro anni... ancora stava lì a menarsela per quel dispettoso reintegro in servizio a Milano che - a prescindere dai sacrifici personali, familiari e di salute, di sopravvivenza costosa nella megalopoli - le avrebbe comunque assicurato "pane e cipolla". Fu investita da immensi sensi di colpa, tali da farle dimenticare l'assurdo mobbing ed i "dispetti" subiti per decenni e arrossì di vergogna nel leggere su un numero "futurista" de La Padania che anche degli Indignados, come di tutti i lavoratori a rischio con famiglia, mutui e il Natale alle porte, non v'era più traccia. "Rosalia, secondo lei gli Indignados sono il braccio armato della dittatura occulta che s'è piazzata, oggi, sul trono d'Italia?... Non riesco a non accostarli ai ciarlatani Ribelli che han fatto fuori tutto il Mediterraneo del Petrolio e dell'Oro in un lampo... E' malefico il mio pensiero?". Rosalia, sempre più evanescente durante il tragitto che volgeva al termine, strizzò complice un occhio senza risponderle. "Gli italioti... che popolo di merda!.. Finito il berlusconismo, ora gli va bene tutto, pure le supposte di ferro?... Che imbecilli! Fanno come quel pirla che per fare dispetto alla moglie si tagliò l'uccello!". " A Napoli voi dite che TRE SO' I POTENTI: 'o papa, 'o rre e... chi nun tene niente... - commentò Rosalìa - TU SEI POTENTISSIMA!... non hai una mazza da perdere... e tieni pure un posto di lavoro... pure se, come butta, la pensione non la vedrai..." D'accordo - rispose la janara - Però, che senso ha vivere da schiavi, senza sogni, senza progetti, senza ideali, piegata a 90 gradi a dire SIGNORSI' al primo caporale di giornata che non sa manco leggere e scrivere?". "Prossima fermata: via Procaccini-via Messina" fine della corsa, capolinea per il deposito... "Sarò l'unica a scendere, vero?". "Sì! - annuì la trapassata - E' stato un piacere fare quest'ultimo tratto con te. Ci hai acquetati un po' con la tua calda presenza... In fondo, anche se siamo già in una dimensione superiore alla tua, questo salto nell'ignoto ci spaventa un po'". " Pensavo di vivere un 11.11.11 come me l'ero immaginato, in chiave fantastica e cosmica - disse la napoletana - ... mi aspettavo di vedere flotte di dischi volanti, ET amichevoli... aurore boreali e passaggi di comete, le renne di babbo Natale o la processione dei Santi con i miei sogni in mano, una breccia di stargate o un qualsiasi warmhole ... invece, mi avete fatto fottere di paura e di pucundrìa... al punto che proseguirei il viaggio con voi, dato che il mondo cui appartengo mi appare, da oggi... e dopo aver letto i giornali dei prossimi giorni, più insopportabile e grigio di quanto l'abbia sperimentato in questi anni, cara Rosalìa". "Eh già! I vivi invidieranno i morti, dicono le profezie fatimite.... E' vero!... Ti auguro buon viaggio su questa terra, bella napoletana: resisti e continua a combattere. Fallo per tutti noi che abbiamo avuto poca voce e che solo grazie a te abbiamo lasciato una traccia del nostro passaggio"... Le porte del tram fantasma n. 7 si aprirono e la janara si trovò sola sotto il cartello della fermata del bus 37. Levò una mano, a salutare quelle presenze lattiginose che tremolavano dietro i finestrini; in una luce nuova, quei volti sbiaditi riacquistarono colore e splendore: esseri bellissimi, persino la vecchia Ginetta che pareva, ora, la dea Aphrodite scolpita dal Canova e giovane e sensuale, come Diva Parthenia, appariva la smorta Rosalìa... Le mucose cinesi appiccicate sui vetri presero l'inaspettata brillantezza del diamante e scintillarono di mille colori come un allegro addobbo natalizio. Seguì con lo sguardo il lento sculettamento del 7 sui pochi metri di binario per il deposito di Via Messina, d'un tratto, un bagliore di lampo risucchiò il veicolo in uno squarcio di luce apertosi nel cielo caliginoso e subito richiusosi sulla strada deserta e buia. Il 37, ovviamente non passò: ricordò che i mezzi pubblici erano di nuovo in sciopero e malinconicamente lieta per aver finalmente potuto godere del premio della visione di un piccolo stargate su Milano... ma nell'impossibilità di poterlo raccontare, senza altri testimoni di quella sua esperienza... si mise in marcia verso la via Procaccini, contenta di riabbracciare la piccola "posseduta" e la volpina rossa. Stasera... pasta e patate con la provola, evvaiii! |
Post n°1739 pubblicato il 06 Dicembre 2011 da vocedimegaride
Non ho mai visto tanto imbarazzato il duplice premio Oscar, né mai tanto"ingessato" in un ruolo che gli sta evidentemente ormai stretto, anche se agevolato da un ampio frak e da una camminata alla Chaplin; troppo stretto, da quando Berlusconi (il Muso ispiratore per eccellenza di alcunisedicenti comici italiani) è uscito dalla scena politica. In due soli momenti ha sfiorato una pallida ilarità: quando stava per piangere citando le lacrime, ma non le sanguinose manovre finanziarie, del Ministro Elsa Fornero, con le sue rughe veraci e belle (proletarie?) rispetto ai volti botulinati e lisci delle colleghe (reazionarie?) che l'hanno preceduta; e quando ha re-citato (come se fosse sua) una frase degli Indiani d'America mettendo al posto del lemma"pianeta" quello di "futuro". Dopo il passato effetto scenografico e commovente da eroe dell'unità d'Italia con tanto di vero cavallo e tricolore negli studi rai, ci ha riprovato senza successo: la citazione sui partigiani tutti-eroi che hanno dato la libertà e la democrazia all'Italia poteva anche risparmiarsela, dal momento che Giampaolo Pansa, linciato dai suoi amici di partito e "sinistri"colleghi per questa sua operazione di verità, ha squarciato la pesante coltre di bugie e silenzio, accuratamente stesa dall'agiografia resistenziale e dalla storiografia (mutilata dai vincitori), sulla guerra civile in Italia e sui feroci crimini fratricidi commessi in nome di una millantata "liberazione" che però, è bene chiarirlo una volta per tutte, misero in atto gli anglo-americani. Ecco, bene farebbe il duplice premio Oscar a dedicarsi alla regia di qualche altro bel film o alla re-citazione della Divina Commedia, com'è del resto antica tradizione dei suoi corregionali. Un vero comico o lo è fine a se stesso (Bramieri, Fabrizi, Vianello, Proietti...) oppure deve svolgere una funzione culturale vera non asservendosi a nessun regime e criticandoli indistintamente; altrimenti deve definirsi giullare di proprietà del re, o il servo sciocco di un'ideologia. In data 5 dicembre 2011 il millantato talento comico di Benigni andava a sbattere fatalmente contro quello di Fiorello, dopo aver tentato di arrampicarsi sugli specchi con una scarpa 40 ed una 42; e pace all'anima sua. Agnesina Pozzi |
Post n°1738 pubblicato il 19 Novembre 2011 da vocedimegaride
IL CAPRO ESPIATORIO DELLA FINANZA MONDIALE E GLI AVVOLTOI, sciacalli, parassiti e affini di Agnesina Pozzi
Individuato il capro espiatorio e fattolo "fuori", l'Italia dovrebbe tirare un sospiro di sollievo e guardare con ottimismo al futuro delle sue finanze. Dovrebbe, ma le cose non sono così semplici e scontate come appaiono.
Per capire la complessità del problema e del KILLERAGGIO finanziario, che sta uccidendo un po' dovunque gli Stati bisogna di sicuro guardarsi i film di Peter Joseph a partire da ADDENDUM in poi. Li troverete in piccoli episodi su You tube con il titolo ZEITGEIST.
A gestire tutto sono i banchieri internazionali; e i politici altro non sono che i loro servi, consapevoli o meno. Vogliono buttare sul lastrico le varie economie nazionali per poi depredare i rispettivi bottini. Il nostro bottino è davvero LAUTO. Abbiamo una riserva d'oro di tutto rispetto e un patrimonio pubblico che fa gola a parecchi sciacalli.
Forse sarebbe il caso di ricordarsi cosa accadde sul "Britannia" lo Yacht della Regina d'Inghilterra. Dal 1992 in poi partì la più grande speculazione ai nostri danni perché essendosi svalutata la lira, gran parte del nostro patrimonio (e specialmente energia e telecomunicazioni) venne venduto a pressi stracciati. Cominciò quando Ciampi era governatore della Banca D'Italia che bruciò le riserve in valuta straniera... e invece di essere processato...fu poi premiato con la Presidenza della Repubblica, I governi Amato e Prodi fecero il resto anche perché la Trilaterale voleva accellerare la creazione degli Stati Uniti D'Europa ed introdurre la moneta unica...dividendoci invece di unirci Adesso abbiamo il governo Monti...ma che necessità c'era di farlo Senatore a vita? Siamo davvero tutti ORBI? Si vuole far credere agli Italiani che l'operazione sia politica piuttosto che bancaria?
Vogliamo dimenticarci che Mario Borghezio eurodeputato Lega Nord fece conoscere ai media il gruppo Bielderberg e fu picchiato in Svizzera solo perché cercò da eurodeputato di inserirsi nella riunione segreta? Dimentichiamolo. Vogliamo dimenticarci la massoneria, la Goldman Sachs, la Commissione Trilaterale, l'Aspen Institute (finanziato da Fondazione Ford e Rockfeller..) e vogliamo dimenticare la vcorrente "migliorista" che in fin dei conti spaccò il PCI e non si oppose più alla NATO? E vogliamo dimenticare che Napolitano fu il primo dirigente comunista ad entrare in USA? E vogliamo dimenticare che Berlusconi, pur con tutti i suoi difettacci, cercò di fare una politica energetica nel mediterraneo cercando accordi con Gheddafi e Putin e questo diede molto, molto fastidio alle lobby americane;
e dimentichiamo che con grandi polemiche riuscì a mantenere l'Alitalia come compagnia nazionale? Chi se la voleva comprare a prezzi stracciati? Volevano privarci anche della compagnia di volo...così come hanno svenduto la nostre risorse energetiche. Dimentichiamo tutte le campagne mediatiche anche estere (di proprietà di chi? Non certo di Berlusconi...). Dimentichiamo il "Club" Bilderberg ... (questa la lista completa di un meeting del 2008)
BILDERBERG MEETING Chantilly, Virginia, USA Honorary Chairman
e dimentichiamoci pure che Monti si è sperticato nelle lodi a Gianni Letta...che nel 2007 fu nominato ADVISOR della Goldman Sachs;
e dimentichiamoci pure il trattato di Lisbona, dimentichiamo il nuovo Governo Mondiale che sarà istaurato a partire dal 2012. Coraggio, ci siamo quasi e chiudete tutti gli occhi, contenti che il "dittatore" Silvio si sia sacrificato per tutto questo popò di roba in background? bene.
Quindi si, si, dimentichiamo tutto e lasciamo che l'opera di globalizzazione finanziaria sia portata a compimento. Mettiamo quindi la testa sotto la sabbia, senza troppe storie; lasciando però ben visibile il culo, fuori. |
Post n°1737 pubblicato il 19 Novembre 2011 da vocedimegaride
"Sventurata quella nazione che lascia la religione per l'opinione, il viottolo di campagna per il vialetto di città, la saggezza per la logica.
che non tesse gli indumenti che indossa, non pianta ciò che mangia, ne pigia l'uva di cui beve il vino. Sventurata quella nazione sottomessa che vede la perfezione della virtù nella pompa del conquistatore, ai cui occhi la bruttezza dell'oppressore diventa bellezza.
Sventurata quella nazione che combatte l'ingiustizia nei sogni, ma cede al torto durante la veglia. Sventurata quella nazione che alza la voce soltanto alle cerimonie funebri, che dimostra stima solo presso la tomba, e aspetta a ribellarsi solo quando ha il collo minacciato dalla lama di una spada. Sventurata quella nazione la cui politica è fatta di sotterfugi, la cui filosofia è impostura, la cui industria è fatta di rattoppi. Sventurata quella nazione che saluta l'oppressore accogliendolo con suoni di piffero e rulli di tamburo, per poi mandarlo via a suon di fischi e accogliere il successivo con canti e squilli di tromba. Sventurata quella nazione in cui il saggio non ha voce, il campione è cieco e l'avvocato balbettante. pretende di essere una nazione a sé."
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Post n°1736 pubblicato il 15 Novembre 2011 da vocedimegaride
L'ERA DAL CINGHIALE BIANCO A STRISCE ROSSE di Agnesina Pozzi http://agnesepozzi.splinder.com/post/25752117/lera-del-cinghiale-bianco-a-strisce-rosse
Non esultate imbecilli di quanto sta accadendo all'Italia: le dimissioni di Berlusconi sono davvero allarmanti e dovrebbero spingerci a fare delle riflessioni ONESTE intellettualmente. La cosa principale da ribadire è che siamo in DEMOCRAZIA (anche se è orba, monca, bugiarda); e la cosa più logica e onesta da fare è che ciascuno riconosca le proprie responsabilità senza puntare l'indice all'altro per criminalizzarlo o, peggio, chiederne la forca. mentre si recava al Quirinale non solo è incivile e fuorviante (anche perché lui è pieno di soldi fino alla nausea), ma se fosse stato ONESTO e giusto, da parte di chi l'ha effettuato, avrebbe dovuto riguardare innanzitutto, e soprattutto, Penati per mano di quanti diventano i moralizzatori e i forcaioli dell'ultim'ora.
ed è stato eletto democraticamente, perché votato dalla maggioranza degli italiani e non solo di destra e di ex centro ma anche da chi come me, aveva sempre idealizzato la sedicente sinistra grazie a bugie storiche, inganni ideologici, illusioni rivoluzionarie ACRITICHE di gioventù e cieca fedeltà a presunti leader; e ne aveva fatto parte attiva e propositiva per poi uscirsene DISGUSTATA, perché scritta da uno che non aveva MAI lavorato in vita sua che comunismo significasse libertà così come cantavo nei cortei...(Russia, Cina, Cuba docent) era diventato aggettivo dispregiativo. le criminalizzazioni degli avversari, di come sia "sinistro" ricorrere alla delegittimazione mediante la calunnia, di come sia "sinistro" ironizzare sui difetti fisici (sic: IL NANO per Berlusconi e Brunetta), di quanto sia "sinistra" e grottesca una satira che pretende di far ridere su un handicap fisico causato da un ictus (Bossi) di quanto sia "sinistro" tentare di fare ribaltoni a suon di processi, di puttane prezzolate, di giornalai e di comici. Davvero avete creduto che si fosse in una dittatura? Davvero pensate che sia uno sfruttatore della prostituzione? Siete solo disonesti intellettualmente ed imbecilli e ciechi: Berlusconi è stato il miglior rappresentante che l'Italia abbia avuto e gli avete buttato addosso solo MERDA, smerdando l'Italia a livello internazionale. in caso contrario era necessario essere LEALI avversari e riconoscere che le uniche riforme che sono state fatte le ha fatte il suo governo. ...senza nemmeno leggerle, senza nemmeno conoscerle e capirne la portata rivoluzionaria. Le vere riforme sono sempre impopolari e la storia gli darà ragione, a patto che sia una storia ONESTA, non come quella che ci è stata propinata, monca di verità, dal 25 aprile ad oggi. A tale proposito vi invito a leggere i libri di Giampaolo Pansa, anche lui criminalizzato dalla "sinistra" a cui apparteneva, solo per aver voluto essere ONESTO e squarciare un velo sulla storia che hanno scritto i vincitori con la DAMNATIO MEMORIAE dei vinti uccisi. che hanno affiancato gli Anglo-Americani nella liberazione dell'Italia. Grazie e grazie, ma.... se tutto si svolse onestamente ed eroicamente perché ancora si nascondono le VERE IDENTITA' dei capi? E perché non si consente alle famiglie degli uccisi di poter piangere i loro morti? Come possiamo pensare che questa sia una democrazia compiuta? e se chi pretende di fare storia oggi fosse onesto, non permetterebbe che Berlusconi sia paragonato ad un dittatore. Eppure è accaduto. E' accaduto che si inneggiasse alla libertà di stampa negata, quella stampa che è tanto libera in Italia (e ancor di più nelle reti mediaset) come in NESSUNA parte del mondo da permettersi ingiurie, calunnie, delegittimazioni, processi alle intenzioni, satira incivile, e chiamate ad improbabili rivolte (di stomaco). E' accaduto di tutto e di più e la sedicente opposizione, i nvece di agire per il bene dell'Italia ne ha sistematicamente minato la credibilità internazionale. tacendo per opportunismo, muovendosi come una canna a seconda del vento. NESSUNO HA MAI FATTO PROPOSTE
l'11 settembre, il terremoto all'Aquila (unico evento sismico italiano che ha visto una rapida sistemazione per quanto difettosa dei terremotati in tempi record; in Belice, Irpinia e Basilicata...ancora ci sono baracche...), la tentata s-vendita dell'Alitalia, l'invasione dei Cinesi... e l'invasione di Lampedusa a causa delle crisi dei paesi nordafricani, i disastri ambientali, i No-Tav, i black Block, Genova, la crisi monetaria internazionale... (ex fascistone Fini, sdoganato, riabilitato grazie a Berlusconi al punto da portarlo all'onore della Presidenza della Camera) e che grazie a Berlusconi erano state votate. hanno poi lasciato un buco di 25 deputati ma NON LA POLTRONA. Che coerenza! e nessuna sinistra o "sinistra" ha osato chiedere le dimissioni di Fini... anzi hanno tentato di strumentalizzarlo e tirarlo per la giacca e, mentre nelle pubbliche convention si impediva a rappresentanti sindacali di parlare..., il "compagno" Fini veniva accolto con applausi. Che coerenza anche questa..vero? che è nata sulla barbarie di Piazzale Loreto e sulla damnatio memoriae dei vinti ed infoibati ha SPRECATO una vivissima intelligenza ed una indubbia capacità imprenditoriale come quella di Silvio Berlusconi. (intollerabile per i padroni del mondo; sic. USA) e che Berlusconi ha irritato moltissimo perché voleva fare per "conto suo" una politica energetica del Mediterraneo. Gliel'hanno fatta pagare cara. sia colpa di Berlusconi e che, fattosi da parte tutto si risolverà con un governo tecnico? L'America non ha tollerato che l'euro superasse il dollaro e si è inserita come il cavallo di troia strizzando l'occhio ai furbetti europei. Caro Obama non c'è un cazzo da stare contenti... pensa piuttosto al popolo americano che continua ad essere ingannato circa la grandezza e la potenza americana. Siete un bluff e non avete oro che possa dar valore alla vostra carta straccia con simboli massonici, chiamata "dollaro". molto intelligente che potrebbe risolvere la situazione; a parte l'abolizione dei privilegi ai Parlamentari e la decurtazione degli stipendi stratosferici ai manager, basterebbe che si obbligassero TUTTI quelli con un reddito superiore a 10.000 euro al mese ad acquistare il 20% in titoli di Stato e a non poterli vendere prima di due-tre anni.
PENSATECI! Ha fatto malissimo perché ha assecondato ingerenze insopportabili di altri Stati ed ha ceduto al RICATTO seguito all'azione di killeraggio finanziario, ma ha fatto benissimo a dimettersi perché così vedrete che nulla succederà di nuovo se non lacrime & sangue. Ci daranno gli speculatori mondiali la sicurezza che uscito di scena Berlusconi il mercato si riprenderà, nel frattempo ci rilasseremo e saremo anche fiduciosi verso il sedicente governo "tecnico". Poi però ci spremeranno come barbabietole da zucchero e ci finiranno come cavalli stremati, appena possibile.
sarà che è arrivata l'era del cinghiale bianco, come diceva Battiato..ma strisce rosse. Dio ci aiuti. Brindava a che cosa? Berlusconi continuerà ad essere amato, continuerà a spendere i suoi tanti soldi ed anche a pagare splendide puttane nei Bunga Bunga. Caro Bersani puoi ubriacarti o ingozzarti di porchetta e salamelle per festeggiare non so cosa dato che non hai vinto elezioni né sei allo stadio e non capeggi un'opposizione che sia degna di definirsi tale.
continuerai a roderti il fegato per non essere riuscito ad essere come Berlusconi neppure nella presunta negatività dello stesso; resterai un mediocre parrucchiere di scimmie urlatrici. sarebbero psicopatici in preda ad un transfert? Ma che cavolo vanno cianciando sti filosofi del mio stivale italiota? (così visto dai vostri giullari) Bossi, che se ne va all'Opposizione, rispetto al PD che appoggia un bocconiano? ...stiamo davvero freschissimi. Questa è una vera azione di killeraggio finanziario ome ben spiegato nei film di Peter Joseph del ciclo Zeitgeist. Ormai le guerre moderne si fanno così, a colpi di finanza! moralizzatori del cazzo, cari paraculi bianchi a strisce rosse e date finalmente il buon esempio invece di avallare il massacro finanziario che subiranno le famiglie, anche grazie a voi che avete messo l'Italia nel culo del porco internazionale.
Complimenti.
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Post n°1735 pubblicato il 11 Novembre 2011 da vocedimegaride
APPELLO PATRIOTTICO AL DOTTOR BRUNO CONTRADA tanta acqua è passata sotto i ponti e dalle due sponde opposte dalle quali ci siamo scrutati con diffidenza per anni, sulle rive della nostra Palermo, ora la visuale sembra essersi ampliata sull’orizzonte della reciproca matura consapevolezza e delle infernali esperienze vissute, tant’è che da qualche tempo, in vittoria di onestà intellettuale, partecipo con estrema passione delle affettuose cure delle sue più tenaci sostenitrici, Agnesina Pozzi e Marina Salvadore, che sostengono anche le mie annose battaglie per la Verità. Siamo ad una svolta epocale, al salto quantico… al risveglio della coscienza (per chi ne è fornito!) e certamente questa rapida transizione, come avviene durante l’ultima spinta di un parto, toccherà l’apice del dolore ma la gioia della neonata, purificata consapevolezza, innocente da ipocrisie e menzogne, ripagherà noi e chi dopo di noi della fatica e del dolore, dall’ingiustizia subita. Siamo di origine e formazione culturale ben diversa ma nella sua tragedia concordo con quanto da lei stesso amaramente commentato, citando Eugenio Montale: << L’unica speranza è l’imprevisto >>… aggiungendo, poi: << Mi trovo qui non certo per riacquistare la libertà perché non so cosa farmene e perché ho quasi finito di scontare tutta la pena, ma esclusivamente ed unicamente per evitare di lasciare ai miei figli ed ai miei nipoti un nome infamato. Solo per questo>>… Dottor Contrada, mi permetto di dirle che lei sa benissimo che “l’imprevisto possibile” stà dentro di lei. Le demoniache accuse che l’infernale branco di iene e sciacalli le ha lanciato per inchiodarla “all’ingiusto ruolo del traditore delle Istituzioni” è un‘infamia pesantissima che potrà esser lavata solo con un poderoso atto di coraggio spirituale ed umano, che solo lei può tirare fuori dalla coscienza per lavare il suo onore di uomo fedele a quello Stato dal volto criminale che dalla fine degli anni 70 e fino al 19 luglio 1992 utilizzò in funzione militare “cosa nostra” contro gli uomini delle Istituzioni leali alla Costituzione. Lei, di quello Stato che forse ancora oggi domina “il nostro scenario democratico” (sic.) è stato il “fedelissimo servitore ideologico” offerto in olocausto per strategica opportunità morale (sic.), dopo la strage di via D’Amelio, alle fameliche infamie di quei criminali che strisciavano ai suoi piedi e che, poi, con la rottura del patto infame di quello Stato e la conseguente disarticolazione di “cosa nostra” si sono infine sbranati fra di loro come gli squali della “Signora di Shanghai”. Io e lei seppur su fronti diversi, ripeto, siamo stati traditi e sconfitti dal quel potente fronte della menzogna politico-istituzionale che Pascal descriverebbe così: << Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quello che è forte fosse giusto.>> Sono ormai trascorsi quasi 20 anni da quel maledetto 19 luglio 1992 che fece uscire dalla scena della vita un magistrato onesto che applicando semplicemente la Legge avrebbe messo in ginocchio il sistema criminale di quei governi e di quello Stato. Dottor Contrada, lei meglio di me sa che il mostro che dobbiamo tentare di sconfiggere o mettere in difficoltà è “la mafia dal volto istituzionale”:<< Una sorta di coordinamento trasversale tra fiduciari del potere al quale molti sono stati chiamati e moltissimi quelli che aspirano a partecipare per convinzione ideologica o per meschina convenienza personale>>. Lei era ed è ancora fedele al giuramento prestato allo Stato; Stato che, purtroppo, per quel sentire ideologico politico-istituzionale non ha mai voluto riconoscere una vera dignità al popolo siciliano. Dottor Contrada, ormai credo che ci resta ben poco da vivere, ben poco da dare… perché ci han preso tutto: Lei ha 80 anni ed ha molte patologie pesanti; io, di anni ne ho 62 ma dentro di me s’annidano le infami polveri d’amianto che di tanto in tanto si fanno sentire, avvisandomi che da un momento all’altro potrebbero reclamare la mia vita. Dottor Contrada, ormai null’altro ci resta che la fede in Dio e la speranza di lasciare ai nostri figli ed alla nostra gente quella testimonianza di serena verità, fatta anche di errori ideologici, che metta il vero volto della mafia alla luce della storia, perché la giustizia, grazie allo strutturale deficit di Magistrati valorosi in Sicilia è lettera morta. Raccontiamo, dottore, ai nostri figli la vera Storia della bistrattata Sicilia, perché conquistino la Dignità ed il senso di appartenenza, perché senza Identità non si ha diritto a Dignità. Siamo ancora a questo mondo ed abbiamo ancora un po’ di fiato per alitare Verità e Onore: unica vera eredità che possiamo lasciare ai nostri eredi ed al nuovo mondo… Cominciamo a purgarci dagli “imprevisti possibili” e dai condizionamenti di rango. Gioacchino Basile |
Post n°1733 pubblicato il 08 Novembre 2011 da vocedimegaride
ARIEL il Leone di Dio, è l'Angelo della Terra e di tutti gli esseri viventi; il Rivelatore delle cose nascoste, dei misteri; il più potente tra tutti e nostro Reggente, mia adorata Marina, a cominciare proprio da oggi 8 novembre 2011 che, non solo, è il tuo compleanno ma è anche il giorno in cui il processo di revisione per Bruno Contrada arriva come un risarcimento karmico proprio a te che tanto ti sei battuta e, a finire, il giorno dopo il mio compleanno che cade l'11-11-11 quando si apriranno le porte dimensionali. In questa felice e potentissima congiuntura voglio esortare il nostro amato guardiano, affinché possa svelare tutti i misteri che circondano la vergognosa vicenda processuale di Bruno Contrada ed anche la tua personale vicenda lavorativa, partita forse proprio dal tuo interesse giornalistico sul caso "nazionale"... Signore, voglio liberarmi dai lacci della materia, per percorrere i Tuoi Spazi infiniti, il Tuo Mondo Spirituale. Voglio andare oltre il mondo concreto, materiale, per saturarmi di eternità! Svelami Angelo ARIEL, tutti i Segreti racchiusi nella Tua Divina profondità perché io possa trasmetterli alla Società dei miei fratelli Umani. Illumina, Signore, i miei centri di percezione spirituale, perché io possa rivelare e mostrare ai miei fratelli i tesori nascosti, addormentati nelle profondità del mio e del loro essere. E a quel punto, concedimi la grazia di portare a buon fine la mia esistenza, perché la mia riuscita sarà anche la Tua e quella del Creatore e Signore dell’Universo, per il sommo Bene di tutti. Un abbraccio dentro il mio cuore sia a te che a Bruno Agnesina Pozzi |
Post n°1732 pubblicato il 30 Ottobre 2011 da vocedimegaride
Gioacchino Basile interviene, il 19 ottobre scorso, scrivendo ancora ad Antonio Ingroia sugli ultimi teoremi relativi alla trattativa Mafia-Stato: ci fu?... non ci fu?... ci fu… ma fu condotta solo da presunti bersagli designati?... Resta il fatto, insindacabile, che a tutt’oggi alcuno dei destinatari delle sue numerose e pubbliche missive – da Ingroia a Caselli ai fratelli Borsellino, al P.M. Teresi, a Pietro Grasso, ecc… - ha MAI querelato per diffamazione Gioacchino Basile… eppure, sappiamo per esperienza, quanto siano suscettibili e carenti di spirito i professionisti dell’Antimafia!
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Post n°1731 pubblicato il 28 Ottobre 2011 da vocedimegaride
Tag: Bilderberg, Bullismo, Er Pelliccia, Gheddafi, Italia, Libia, Macello, Mediterraneo, Risorgimento, Sacheggio, Stupro, Traditori, Vergogna di Marina Salvadore Il nostro silenzio durato l’intera settimana appena trascorsa finisce oggi. Partecipi di una “maggioranza silenziosa” che va sempre più ingrossando le fila dei senzienti intolleranti alle cronache, agli orridi “scoop” dei soliti pennivendoli globalizzati, il nostro religioso silenzio è da interpretare quale rispettoso segno di omaggio e cristiana pietas al Leone di Libia il rais Gheddafi, alla sua famiglia ed al suo Popolo: allo Stato Sovrano Libico, oltraggiato, invaso, occupato, stuprato e… prossimo al saccheggio sulla migliore partitura di stampo risorgimentale che vide, 150 anni fa, aggredire e morire il “mediterraneo italico”, il grande, ricco e civile Sud dell’Italia allora nascente! In un secolo e mezzo la tecnologia ha semplicemente modificato la qualità del potenziale bellico, gli strumenti di comunicazione per la manipolazione dell’informazione ma le strategie, le tattiche estreme e soprattutto le bieche motivazioni di “guerre mai onorevolmente dichiarate” e sferrate con gragnole di fantasiose, lerce calunnie e intrighi internazionali, quasi sempre di stampo anglosassone o massonico quando non subdolamente di carattere “religioso” da parte dei soliti noti guerrafondai affamati e voraci, sono le medesime! La cosa più indegna e schifosa è che accanto agli squali “bilderbergheschi” a far da pesci-pilota e spazzini… nettabriciole, praticamente… ci siamo quasi sempre noi italiani, pronti a correre SEMPRE in soccorso del vincitore, a salire sul suo carro: pronti a tradire i trattati di cooperazione e di amicizia, a rinnegare l’originaria, antica, consanguinea mediterraneità, a fare da scendiletto, stuoino puliscifango e nettamerda per suole e tacchi di stivali con speroni calzati dai dittatori mundialisti; “sciuscià” da latrina pubblica, da lupanare di periferia, siamo e lo dimostriamo costantemente, così come lo dimostra la nostra STORIA! Ci reputiamo “occidentali”, “europei”… quindi civilizzati; noi siamo quelli del Telefono Azzurro, degli assistenti sociali e giudici che tolgono bimbi a genitori giudicati bizzarramente incapaci di crescerli; quelli che reputano diseducativa e orripilante la favoletta di Cappuccetto Rosso… eppure, ad ogni ora del giorno e della notte, per giorni interi, per “educare globalmente”, deviare politicamente con messaggi subliminali grandi e piccini, siamo stati spettatori rincoglioniti e asettici di overdose di orride immagini di moribondi linciati a sangue, giustiziati dinanzi all’occhio vigile di un volgare videotelefonino, nuovo status symbol… dell’oltraggio immondo di cadaveri; che si chiamassero Gheddafi padre e figlio quei corpi, poco importa - sinceramente, nel profondo, nutriamo dubbi sulle loro identità, stante le bufale giornalistiche ammanniteci durante una ignobile “guerra-lampo” durata mesi e mesi… e l'insolita cattura e rottamazione del cadavere-cimelio di Bin Laden, in precedenza - e non dimentichiamo che tre giorni prima dello show necrofilo libico ci spacciarono per “fossa comune” di resti umani di giustiziati dal rais una comune discarica di resti animali da lavorazione di comunissimo macello… e orde di fieri “ribelli” sempre a sparare, sorridenti, su muretti o in aria… con immagini di repertorio; in alcuni casi con sullo sfondo delle incomprensibili bandiere… indiane! Mah! Non un solo psicopedagogo o puericultore… o procura… o tribunale dei minori… o membro dell’osservatorio per la censura tv è insorto! ... e stiamo qui a menarcela, tra stuoli di ipocriti intellettuali e vedettes televisive, escort e sgallettate ... ad interrogarci sul volgare bullismo eretto a nobile "anarcoinsurrezionalismo" di Er Pelliccia e compagni. Siamo una chiavica! .Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario! |
Post n°1730 pubblicato il 17 Ottobre 2011 da vocedimegaride
di Marina Salvadore CANTANAPOLI a Sinistra e a Destra… |
Post n°1729 pubblicato il 14 Ottobre 2011 da vocedimegaride
di Marina Salvadore La profezia si sta avverando; la realtà del risveglio dell’umanità è in atto: il salto quantico c’è stato, il pianeta ha cambiato frequenza e catastrofisti e globalizzanti delle grandi “Cupole” mondiali iniziano a dar segni di cedimento nervoso. L’onda cosciente che s’è levata lungo ogni coordinata geografica viene negata, così come la fratellanza extraterrestre, dai governi, imperialisti e colonizzati, con ogni mezzo mediatico e con boicottaggi palesi. “Indignados” è dir poco; anzi, niente: ghettizzati in compartimenti stagni mentali, mescolati nell’immaginario collettivo dei Potenti alle orde barbare e terroriste, abbigliati di bandiere ideologiche di convenienza ed esposti al pubblico ludibrio in ormai sempre più deboli tentativi di manipolazione dell’informazione e delle masse. Al di sopra e d’intorno a questa umanità risvegliata c’è un’energia nuova, cosmica, positiva e propositiva che sfida, nella sua semplicità, ogni complottistica e depistaggio, ogni tentativo di corruzione e di dispersione: le schiere sono composte, motivate e non servirà a nulla la strategia del Divide et Impera, grazie alla quale ogni impero, ogni nazione, ogni centro di potere si è garantito, fino ad ora, privilegi ed eserciti di schiavi. Il calendario Maya, inteso come tempo verticale, è al suo compimento e le cronache del tempo misurato in orizzontale, dalla memoria dell’Akasha integrata nel “qui ed ora” perenne, le scriveremo noi senzienti risvegliati, sulla lavagna cosmica della nostra coscienza evoluta. Non è stata una pura coincidenza, di questi giorni, la “riscoperta” scientifica del neutrino e la sconfessione delle vecchie teorie che ridondano nei libri degli atenei dei sedicenti, limitati “illuminati”. La velocità della Luce è più modestamente “le nostre gambe”, il nostro “pensiero” perché noi umani su ogni piano dimensionale siamo fatti di Luce. Questa prima data del 15 ottobre, che vedrà l’onda umana nelle piazze e nei cortei del globo ad affermare pacificamente la propria identità ed intrinseca essenza è il primo flebile segnale del cambiamento in atto ma è prezioso e irripetibile, come il primordiale primo getto di una fonte dal fianco di una vetta estrema, perché si è irradiato con un effetto domino ai più diversi paesi, a popolazioni diverse per razza, cultura, colore, lingua e regime: ecco, dov’è il vero prodigio! A tutti coloro, ancora attaccati come cozze allo scoglio dell’individualismo, poco servirà mistificare ed ostacolare l’ascesa della coscienza collettiva: madre Terra è anch’essa un organismo vivente e respira e sogna e si rigenera con noi al medesimo ritmo eterno delle maree e del pulsare delle stelle, in un tempo infinito, in un universo sempre in espansione, in moto perpetuo sull’immaginario binario di quella vorticosa ruota agitata dalla forza centripeta della nostra galassia. Il motore del cosmo è l’Amore che significa perfezione, armonia, integrazione di forze ed elementi e che nulla ha da spartire col concetto di amore sessuale inculcatoci da dogmi e precetti di sette, chiese e regimi che lo hanno esasperato, sfruttato, colpevolizzato e snaturato perché strumentale al potere sulle masse, come il danaro e il successo, dirigendo e manipolando i desideri dei singoli. Ancora in rodaggio benché lanciati in corsa su questa riscoperta Via di Damasco è importante che non ci si lasci fuorviare dalla diabolica e seduttiva menzogna dell’adeguamento dei ranghi a quelli dei più recenti cosiddetti “ribelli” che – manipolati subliminalmente attraverso lo strumento universale della rete – sono caduti come mosche a farsi ammazzare in lotte fratricide per la conquista al Potere Mondiale di qualche pozzo di petrolio, qualche sbuffo di gas e qualche litorale mediterraneo, devastando il precario equilibrio conquistato nei secoli da popoli sempre perseguitati da derubare. Ciò che è avvenuto in Libia, in Tunisia, in Egitto ed in altri paesi ch’erano la culla della civiltà mediterranea è la cartina di tornasole della follia dei Potenti consapevoli d’essere alla fine dei loro “tempi”. La marcia dei superficialmente detti indignandos, sarà sicuramente disturbata ed oltraggiata da infiltrati incappucciati che impugneranno vessilli rossi o neri, che brandiranno spranghe, che ricorreranno alla violenza inneggiando ai falsi miti populisti e para-pacifisti. Sta a noi emarginarli dalle fila; a noi, disarmati e senza bandiere; noi che abbiamo spalle larghe per sollevare il mondo, tanta sabbia nei sandali e.. nel volto scoperto occhi pieni di Desideri ! |
Post n°1728 pubblicato il 11 Ottobre 2011 da vocedimegaride
di Marina Salvadore |
Post n°1727 pubblicato il 04 Ottobre 2011 da vocedimegaride
di Marina Salvadore Avrete notato, spero, l’insolito silenzio-stampa di “Megaride” per tutta la settimana di Passione della piccola volpe Amanda e dei toto-giornalai di regime… eppure, ne avevo di argomenti da trattare, magari più patriottici e identitari… ma – sapete com’è? – quando una ha appena effettuato il “salto quantico”, dopo qualche annetto di meditazione profonda e studi paranormali di radionica, radioestesia, elettromagnetica, ufologia e criminologia intuitiva applicata… embe’ necessita di un po’ di silenzio per l’alchemica ”Opera al nero… al rosso… al bianco”… diciamo pure per la solita “Opera dei Pupi TRICOLORATA”!... Soltanto la sottoscritta e pochi altri, tra cui il Dipartimento di Stato americano con gli alieni “grigi” e “rettiliani”, presentivamo da tempo gli esiti trionfali del più fenomenale affare di politica internazionale sotto l’impero mundialista: provate, per credere, a rileggere cronologicamente a ritroso i miei paranormodotati, vecchi, scritti dall’Akasha di questo misero “blog” intuitivo!... Non potete nemmeno immaginare la soddisfazione, ieri sera, ad un’ora mancante al verdetto per i fidanzatini di Perugia, mentre dialogavo con Katia Anedda di “Prigionieri del Silenzio” al telefono dall’est europeo per LAVORO… Commentavamo la trasmissione del pomeriggio “La vita in diretta” che - FINALMENTE – aveva trattato anche se in modo un po’ affrettato e incasinato il caso Parlanti a confronto col “fenomeno” Knox… quindi, prima di salutarci, abbiamo provato a confrontarci sui pronostici del verdetto in scadenza… ma io ho fatto di più: senza ausilio dell’ormai superata palla di vetro, di pendolo e tarocchi… solo concentrandomi con la supervista di Super Pippo… le ho persino predetto titolo, ospiti in studio, videoservizi e affini dello special di Porta a Porta con tutti i “vespasiani” (altra razza aliena…ta ) che sarebbe stato trasmesso in tivvù in tarda serata! Urca! C’ho i POTERI, ragazzi!… Sono FELICE ma al tempo stesso molto preoccupata, perché inizio ad essere “pericolosa” per me stessa e per gli altri: temo, infatti, d’essere rapita dai “grigi” per abduction e di fare la fine dei “manchurian kandidate”, come Lee Oswald … o di essere sequestrata dalla CIA, per subire l’onta dei loro “trattamenti sanitari obbligatori” del metodo Tavistock… Dite che ho fatto confusione tra il Necronomichon, i Quaccheri, i Catari, i Prigionieri del Silenzio, Federal Reserve, la Farnesina, Walt Disney e Morgan Stanley? Può essere! Intanto, c’ho preso!!! Cara piccola Amanda Fox, mi appello a te: quando sulla tua amata Italietta pioveranno come nel Giudizio Finale “stars and stripes” a volontà, per radere al suolo il BelPaese di Pulcinella, ti prego, da quel milione di dollari di contratti per libri, films e talk-show, destina almeno l’uno per mille ai poveri “alleati” prigionieri del silenzio sulla più grande vostra portaerei nel Mediterraneo. Un tozzo di pane non si nega neppure agli schiavi! …Ah! Dimenticavo… da donna a donna civettuola… complimenti per la bella cera e l’ottimo look sfoggiato al Processo!... Ti prometto che nel totale esilio della mia cella, sferruzzerò un bel paraculo caldo caldo di lana per i tuoi freddi inverni di Seattle! |
Post n°1726 pubblicato il 25 Settembre 2011 da vocedimegaride
di Marina Salvadore Non entro nel merito del processo d'appello per il truce assassinio di Meredith Kercher: la "pietas" mi obbliga a condividere in equa misura l'intimo dolore dei genitori della vittima e degli imputati, fiori appena sbocciati e spezzati nella tossica discarica umana ed il cui pregiato profumo non goduto della loro "primavera" negata rimarrà un sacro mistero per l'eternità! In quanto cittadina italiana, però, asfissiata dal gas allucinogeno dell'informazione pennivendola di regime, mercenaria senza Patria ma patriota del Villaggio Globale... dove l'Italia la fa da zerbino internazionale, nonostante l'allure... sono orripilata, sgomenta e parecchio "incazzata" per il leccaculismo allo straniero che ci tiene sotto il tacco e la totale amnesia della nostra Identità e Dignità; se non altro, in memoria della nostra gloriosa Storia e Civiltà che diffondemmo dal Mediterraneo all'Occidente quando l'"invenzione" della DEMOCRAZIA era autentica... forse, ancora un'utopia che si sforzava di affermarsi pragmaticamente con un codice morale eppoi con le Leggi: il DIRITTO di cui fummo, innegabilmente, la culla! Democrazia che si esportava a suon di pensatori e filosofi e di cocci nelle urne nelle agorà e non a botte di missili, com'é d'uso nel Villaggio Globale... del quale ci sfuggono pure i confini. Piuttostoché un giudizio sui metodi dei nostri colonizzatori psichici é urgente il richiamo severo ai NOSTRI amministratori; a quelli che legiferano e dovrebbero rappresentare al meglio la nostra bandiera, servirla senza servirsene... ed ai loro aedi e cantori in passerella. Anche Carlo Parlanti era un ragazzo promettente, spigliato e "toscano quanto basta", forse, da risultare - a volte - irriverente: un ragazzo eclettico come tanti altri che - dalla NASA al CERN di Ginevra, in riscatto del derubato Meucci - per quell' intelligenza e fantasia che vanno ben oltre le notevoli competenze professionali, si sono affermati nei decenni recando onore alla propria Patria. Un ragazzo il cui dramma non ha meritato nemmeno l'ombra di un gossip giudiziario in stile Amanda Knox... neppure una minima protezione di Stato, in stile stragisti del Cermis, per intenderci... neppure una puntata intera di Porta a Porta, com'è avvenuto l'altra sera in un estenuante, sfibrante, pollaio dei soliti esperti prezzolati, in ordine ai "soliti noti" giovani imputati di Perugia. Anche Carlo Parlanti ha una mamma ma, si sa, é una mamma italiana; di quelle retoricamente chiamate ad offrire figli alla Società, al Progresso, alla stregua di fattrici: se un figlio "gli va a male"... o scade come lo yogurth perché incappato in qualche anomala vicenda umana, alcun solerte Bruno Vespa - statene certi - correrà con la telecamera ad organizzarle un tempestivo ed utile Porta a Porta, sebbene, nel caso di specie, uno tra i maggiori presenzialisti "vespasiani" sia un illustre criminologo che all'assurda vicenda Parlanti ha di recente dedicato un superbo dossier che avrebbe meritato, davvero, il lustro di uno strombazzamento pubblicitario, più della nuova acconciatura e total look della signorina Knox. A dire il vero, di tanto in tanto, qualche anima pia sul Territorio si ingegna d'organizzare un dibattito, un convegno sul caso Parlanti... ma in maggior parte gli "intellettuali" che sono oltreché narcisisti anche avvezzi a parlare per ascoltarsi, finiscono col ritenere in ristretti ambiti filosofici il dramma di Parlanti... che necessiterebbe, invece, di azione ed impegno più ruspanti, magari attraverso roboanti sit-in, cortei, fiaccolate... manifestazioni che siamo soliti, in questo paesucolo, dedicare a falsi miti stranieri, in virtù di perniciosa esterofilia o quando - non addirittura - certa "sinistra" e certi "ribelli" non scendono in piazza per l'onore dei nuovi eroi romantici, quasi sempre assassini o pendagli da forca aureolati di falsa ideologia. Il digiunatore di punta della Repubblica ha mai fatto un "fioretto" per Carlo Parlanti? Anche la mamma di Carlo Giuliani é "mamma" ma è diventata pure senatrice ed al suo figlio scapestrato, un altro fiore negato alla sua primavera, intitolarono persino un'aula del Partito della Rifondazione Comunista al Senato (sparito il partito sparì anche la targa)... anche la mamma del coetaneo di Giuliani, il carabinierino assaltato Placanica é "mamma"... come lo erano la mamma di Giuda e la mamma di Gesù, per intenderci. Anche i nostri governanti hanno una mamma... e pure i giornalai, ce l'hanno... come pure "sarebbe" mamma Rebecca White la mentitrice squilibrata che ha spedito ingiustamente all'inferno il nostro Carlo Parlanti: elenco secondo un apparente disordine mentale le mamme e le mammòccole (la contrazione letterale é facilmente comprensibile)... pensando anche alla mamma di Cesare Battisti, il cui figlioletto se la spassa col culo di fuori a Copacabana, dopo aver ammazzato figli di altre mamme. E' proprio sull'onda rabbiosa del ricordo massacrante di Battisti che più forte urla l'indignazione per il silenzio e l'ignavia italiote sul caso Parlanti: Non è ammissibile - é inconcepibile ed amorale - che le Istituzioni ed i Giornalai si siano dati tanto da fare, sprecando tempo, danaro e dignità, per occuparsi della feccia italiota, guadagnandoci anche in brutte figure a livello internazionale, prendendo sonori schiaffoni in faccia dagli arroganti stranieri... piuttostoché tutelare Carlo Parlanti, strombazzare su di lui fino alla nausea in probabili ed improbabili "vespasiani" d'opinione, scassando le bolas all'infinito com'è accaduto per la signorina Knox, Battisti, il pentito Spatuzza, il fidanzatino di Garlasco, il mostro dell'annoso processo Claps, l'ignara Franzoni di Cogne, "zio Michele" di Avetrana e cugine, il "soldato non gentiluomo" Parolisi... Forse Carlo Parlanti non ha l'allure pruriginosa di questi nuovi miti italioti. Sta di certo che a febbraio p.v. scatterà per lui l'ambito traguardo del fine pena; chissà in quali condizioni di salute tornerà nel gregge degli italioti, dopo essere stato abbandonato come un naufrago sull'"isola che non c'é" dell'anomia sociale, dell'oblio di Stato. L'ultima cosa utile che potreste ancora fare per lui, fingendo finalmente che vi stia a cuore, cari "vespasiani" illustri, é dimenticare - in questa settimana topica dedicata urbi et orbi alla signorina Knox ed al dramma incombente del suo trucco e parrucco per la libertà - i fantasmi e gli incubi dei troppi reality show che rimandano dell'Italia nel mondo l'ologramma di una surreale fiction, piantare i piedi per terra e magari - a livello diplomatico - anche i pugni sul tavolo... Nella pragmatica America, quando una persona viene accusata di violenza, la legge prevede che a fine pena (in america se ne sconta l' 85% di quella comminata) il giudice debba decidere, a seguito di una perizia psichiatrica, se il soggetto sia ancora pericoloso o possa tornare libero nella societa’; protocollo che condividiamo ampiamente, viste proprio le cronache nere che in Italia ci funestano il quotidiano. A riguardo, il problema che potrebbe insorgere nel caso di Carlo Parlanti, e’ che questa perizia venga effettuata con troppo ritardo... anche perche’ nell’ultimo anno il sistema detentivo californiano - detenendo 2500 persone accusate di violenza che era obbligatorio sottoporre a visita psicologica per il rilascio sulla parola - e’ molto in ritardo sui tempi. Per assurdo, questo puo’ voler dire estendere il tempo di detenzione a Carlo Parlanti. Ché il nostro governo almeno in questo si attivi velocemente! La cosa piu’ assurda e’ che Carlo, da diverso tempo, subisce visite psicologiche riconducibili allo sciopero della fame fatto qualche anno fa; sciopero, per ottenere i rapporti sulla documentazione ed altro materiale che supportò il lavoro degli illustri autori di quei libri e dossiers sul suo caso e che lo scagionano. Ancora oggi, in pratica, il nostro Carlo Parlanti viene visitato da uno psicologo per appurare la sua eventuale pazzia, solo perche’ chiede a gran voce verita’ e giustizia! Cari "vespasiani" ed affini, credete forse che la dottoressa Agnesina Pozzi, la sottoscritta e TUTTI i poco autorevoli italiani del Comitato per Carlo Parlanti non abbiamo un cavolo da fare nella vita? Siamo sobbarcati di impegni quotidiani e professionali, di rogne e tragedie dovute alla vostra assurda gestione del Paese... siamo i primi a dover far fronte, con le pezze fredde in fronte, all'annunciata crisi mondiale per pagare Federal Reserve e Banca Centrale Europea... eppure, troviamo ancora in noi la DIGNITA' inculcataci dai nostri padri e troviamo SEMPRE il tempo e l'occasione per combattere le Iniquità, l'Ingiustizia e la vostra Ignavia! No, non é generosità, la nostra: é intelligenza... é saggezza: chiunque, tra noi o i nostri figli, rischia d'essere un novello Carlo Parlanti! segue video-appello della dottoressa Pozzi ad Oprah Winfrey per Carlo Parlanti |
Post n°1725 pubblicato il 25 Settembre 2011 da vocedimegaride
da m.me Angela Piscitelli dalla Francia “Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L’angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio». Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio.” Genesi, 22 |
Post n°1724 pubblicato il 24 Settembre 2011 da vocedimegaride
NOTIZIA BOMBA ! Ancora non abbiamo definito i dettagli
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Post n°1723 pubblicato il 22 Settembre 2011 da vocedimegaride
(… e solita minestra riscaldata - il menù dietetico del nosocomio FateBeneFratelli d’Itaglia) di Marina Salvadore Ripeterò fino alla noia che i salami ed i pesci lessi berlusconiani non godono della mia preferenza a tavola: sanno di poco, anche se serviti su vassoio d’argento e spolverati di ingannevole peperoncino per attizzare il gusto proibito per certe prouderiés interiori, al limite delle fastidiose emorroidi. Tuttavia, certi chef de rang di alcune pittoresche Procure si ostinano a globalizzare il Menù delle loro mense e cenacoli, alla stregua di fast-food per nosocomi e brefotrofi delle ASL, con precotti, decotti e stracotti… perdendo in originalità ed eclettismo, in tradizione e peculiarità d.o.p. Tant’è, da Milano, per Roma e Napoli e fino a Palermo la catena monopolista di “autogrill”, mense, trattorie ed altri luoghi di “ristoro” italioti ha finito col nausearci e rifiutiamo il cibo-spazzatura in un anelito di digiuno purificatore, magari ricorrendo – stremati e per la gioia delle multinazionali del farmaco – a dubbi integratori e vaccini, anelando all’esterofilia che pur patologicamente ci connota. Per restare in termini cucinieri, siamo ex gastronauti cascati dalla padella alla brace. Senza interrogare la palla di cristallo, in prossimità dell’ascesa al “soglio pontificatore” napoletano di De Magistris – il sindaco “scassator cortese” - preventivammo in concomitanza il primo posto nell’Hit Parade Giudiziaria della inespressiva ed emarginata Procura di Napoli; la cenerentola sorellastra delle più celebrate Milano, Palermo e Caltanissetta, blasonate di stelle Michelin come una eterna notte di San Lorenzo. Infatti, alcune toghe distintesi per numerosi flop (per i quali alcuno si è sognato di richiedere loro il risarcimento per grave danno erariale… tanto ci pensano quei cojotes di contribuenti!) si ritrovarono come in un sabba tutte riunite, anche in veste diversa, nel Porto Franco napolitano, meglio noto al mondo come ‘o Triàtro (il Teatro). Saprete – vero? - che anticamente le cattedrali ed i teatri erano luoghi di mercato, di saltimbanchi, di “ristoro”, di vajassate e preghiera, a far da cornice ad un altare o ad un palcoscenico… Ebbene, nei moderni templi giudiziari, consacrati alla Legge ed alla Giustizia, la tradizione s’è rinnovata, anche se con un “allure” più figa e modaiola, falsamente austera e nobilitata. I napoletani, poi, sono talmente calorosi, ospitali e generosi che persino la sua Procura senza abbisognare della regolare denuncia di una “parte lessa” (pardon; Parte LESA!) istruisce in automatico processi a tutela delle ignare vittime! Certe volte si ha persino l’impressione che tutta questa opprimente munificenza non richiesta – terapeuticamente, alla stregua di una cura ricostituente a botte di uova alla woodCoque che i “malpensanti pazienti parti lesse” si ostinano a vivere come TSO (trattamento sanitario obbligatorio) – servano a coprire dei roboanti sensi di colpa per l’inattività del passato ovvero, per dirla alla Brunetta, le gravi responsabilità dei nullafacenti della P.A. napoletana: coloro i quali, oggi, sembrano yuppies in carriera con lo zainetto in spalla, zelanti e solerti, attenti come falchi… sono gli stessi che non hanno MAI preso provvedimenti e misure drastiche contro la Monnezza ed i Monnezzari, per esempio, insensibili del tutto al puzzo mefitico che dal “floppizzato” processo a Bassolino e all’Impregilo si levava attorno e dentro la Procura. Sono gli stessi “dipendenti statali” a capo o sottoposti della Procura che non ci hanno MAI riferito sugli esiti del processo detto “scandalo COSMOFILM e Regione Campania”, sono gli stessi che ieri bofonchiavano sull’immissione dei loro “colleghi” nella Giunta Municipale e che oggi, invece, impreziosiscono il pantheon di San De Magistris… Purtroppo, sono gli stessi che all’atto dello sprint “aziendale” o new wawe gestionale, hanno pensato bene di indagare il neo-eletto presidente Caldoro per lo scandalo Rifiuti e, per l’annosa emergenza DIA, il fantastico, ineccepibile capo della Mobile napoletana, dott.Pisani… che dire di più? Per quanto riguarda, poi, “Giggino ‘o flop” fulminato sulla via di Damasco, come non rammentare le sue gesta nel floppone del processo POSEIDONE (fa pure rima!) e godercelo, finalmente libero da manìe di persecuzione e ferini luoghi mentali, lanciato entusiasticamente, senza ombra di dubbio, nel faraonico progetto WATERFRONT di Porto Fiorito e Marina di Vigliena… o anche dell’annosa questione della colmata di Bagnoli per la futura piccola regata “alleata” a stelle e strisce di vele meno famose; “veline”, certamente più insignificanti e meno remunerative a livello di ritorno pubblicitario per l’immagine della colorita “cartolina di Napoli” delle “più famose al mondo” VELE di Scampia! Giggino è un Grande: ancora deve iniziare a fare il sindaco che già s’è organizzato il suo Partito nazionale “L’Italia è Tua!” A botte di uova alla woodCoque, pesci lessi e solita minestra, la nuova Dieta Mediterranea della filantropologica Procura Napoletana vieta l’uso del sale… in zucca… e Napoli, capitale del prossimo simposio aerospaziale – come ai tempi dei vilipesi Borbone - si vede portar via in Padania, sotto gli occhi, la gloriosa ALENIA… Le “veline” dell’America’s Cup saranno, invece, le prefiche alle esequie dei defunti storici Cantieri di Castellammare… Funerali a piedi per Napoli, perché i bus dell’Iris IVECO – praticamente FIAT – hanno le gomme a terra… Se questo significa “SCASSARE”, cari togati napoletani, la “mission” intellettual-chic degli Illuminati è stata appieno centrata! Vi é piaciuto " 'o cocco munnàto e bbuono"?... ma - dico io - "cù tutti 'sti guaje ca tenìmm' 'a casa nostra... e facciamola finita di guardare al... "pelo nell'uovo... alla woodCoque"!!! Napoli ringrazia e vi chiede di smetterla di volerle bene. Prima o poi, qualche uovo marcio dal caratteristico odor di zolfatara scatenerà una pandemia biblica e renderà intolleranti anche voi all’ovetto di giornata alla woodCoque; noi, abbiamo già - come disse donna Concetta al suo cardiologo - il "polistirolo alto" nel sangue;-)) ************** |
Post n°1722 pubblicato il 16 Settembre 2011 da vocedimegaride
Spett.le Redazione "Io donna", Milano, Gent.mo Dott. Cazzullo, |
PREMIO MASANIELLO 2009
Napoletani Protagonisti
a Marina Salvadore
Motivazione: “Pregate Dio di trovarvi dove si vince, perché chi si trova dove si perde è imputato di infinite cose di cui è inculpabilissimo”… La storia nascosta, ignorata, adulterata, passata sotto silenzio. Quella storia, narrata con competenza, efficienza, la trovate su “La Voce di Megaride” di Marina Salvadore… Marina Salvadore: una voce contro, contro i deboli di pensiero, i mistificatori, i defecatori. Una voce contro l’assenza di valori, la decomposizione, la dissoluzione, la sudditanza, il servilismo. Una voce a favore della Napoli che vale.”…
PREMIO INARS CIOCIARIA 2006
A www.vocedimegaride.it è stato conferito il prestigioso riconoscimento INARS 2006:
a) per la Comunicazione in tema di meridionalismo, a Marina Salvadore;
b) per il documentario "Napoli Capitale" , a Mauro Caiano
www.inarsciociaria.it
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DEDICATO AGLI EMIGRANTI
NOMEN OMEN
E' dedicato agli amici del nostro foglio meridionalista questo video, tratto da QUARK - RAI 1, condotto da Piero ed Alberto Angela, che documenta le origini della Nostra Città ed il nome del nostro blog.
IL MEZZOGIORNO CHE DIFENDIAMO
vuoi effettuare un tour virtuale e di grande suggestione tra le numerose bellezze paesaggistiche, artistiche ed architettoniche di quel Mezzogiorno sempre più obliato dalle cronache del presente?
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I consigli di bellezza
di Afrodite
RITENZIONE IDRICA? - Nella pentola più grande di cui disponete, riempita d'acqua fredda, ponete due grosse cipolle spaccate in quattro ed un bel tralcio d'edera. Ponete sul fuoco e lasciate bollire per 20 minuti. Lasciate intiepidire e riversate l'acqua in un catino capiente per procedere - a piacere - ad un maniluvio o ad un pediluvio per circa 10 minuti. Chi è ipotesa provveda alla sera, prima di coricarsi, al "bagno"; chi soffre di ipertensione potrà trovare ulteriore beneficio nel sottoporsi alla cura, al mattino. E' un rimedio davvero efficace!
Il libro del mese:
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il 21/08/2015 alle 14:31
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