Bologna

Marco Biagi, la lettera del figlio: "Ciao babbo, continua a proteggermi da lassù"

Lorenzo Biagi durante una commemorazione
Lorenzo Biagi durante una commemorazione 
Il ricordo nel 19esimo anniversario della morte del giuslavorista assassinato dalle Br il 19 marzo 2002: "Sarebbe bastata la scorta e saresti ancora qui"
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Ciao babbo,

sono già passati 19 anni da quando non sei più nella mia vita, tanti anni ma mi sembra sia successo ieri. La tua è stata una morte assurda, inaccettabile e che si poteva e doveva evitare. Come dico tutti gli anni in occasione dell’anniversario della tua morte sarebbe bastata la scorta e saresti ancora qui con me, la mamma e Francesco, cosa che ti hanno colpevolmente e gravemente negato nonostante tutte le tue richieste d’aiuto. Spesso, babbo, mi chiedo cos’altro saresti riuscito a fare nella vita visto che avevi solo 51 anni.

Sono sicuro che avresti continuato ad amare la tua famiglia prima di tutto e poi il tuo lavoro, che era la tua grande passione. Ti ho avuto solo per 13 anni nella mia vita, ma adesso che ne ho 32 di anni più passa il tempo mi rendo conto di quanto tu abbia lasciato il segno, non solo nel campo del diritto del lavoro comparato, ma anche e soprattutto dal punto di vista umano. Credo che sia proprio il caso di dire come ripeteva Seneca Non ille diu vixit, sed diu fuit (“non è stato a lungo al mondo, ma ha vissuto molto”). Sei vissuto poco babbo, ma hai lasciato il segno, lavorativamente e umanamente parlando. Penso infatti tu sia stato un esempio di coraggio, lealtà e onestà agli occhi di tutti e mi riempie il cuore di gioia che a distanza di anni ti ricordino tutti con grande affetto e con grande stima.

Non è così scontato secondo me che dopo 19 anni tu sia ancora ricordato con così tanta partecipazione. Io nel mio piccolo cerco di portare avanti il tuo ricordo ad esempio con la mia pagina Facebook che ti ho dedicato e che si chiama “Mio babbo Marco Biagi”. Queste righe le sto scrivendo dalla nostra casa di campagna vicino a Bologna che tu amavi tanto e dove scrivesti il tuo famoso Libro Bianco sul mercato del lavoro. Sono proprio qui nel tuo studio che è rimasto praticamente uguale a quando ci lavoravi tu.

Purtroppo babbo ogni tanto ci sono persone che cercano di infangare il tuo nome e il tuo ricordo come è successo pochi giorni fa proprio su Facebook, ma credimi che sono casi molto isolati a cui non bisogna dare alcuna importanza così come invece sono tantissime le persone che mi dicono o mi scrivono della stima che hanno avuto per te e adesso per me la mamma e Francesco. Come ti scrissi la sera del 19 marzo dello scorso anno, te lo ripeto ora: continua babbo a proteggermi da lassù, ti immagino come un angelo che veglia su di me. Mi hai trasmesso la voglia di combattere sempre, di non mollare mai e di vivere la vita con gioia, sempre e comunque, perché è giusto che sia così.

Sei sempre nel mio cuore babbo.

19/3/2002 –19/3/2021