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casa Savoia, Castellazzo, Castello del XI secolo, castello medievale, castello privato, Conti di San Martino, Conti di Valperga, guerra del canavese, re Arduino, Rivarolo Canavese
Del Castellazzo di Rivarolo Canavese i resti del secondo castello di Rivarolo Canavese, edificato nel XI secolo trasformati in villa privata, sapientemente restaurati ed integrati nel contesto, insieme al Castello di Malgrà (Sec. XIV-XIX) è uno dei due castelli di Rivarolo Canavese, di proprietà di famiglie parenti e rivali: i conti San Martino e quelli di Valperga, presunti discendenti di re Arduino.
Per anni le due famiglie rivali combatterono tra di loro, ed esasperati dalla continua lotta, si racconta che i rivarolesi chiesero aiuto alla casata dei Savoia.
Grazie all’intermediazione Sabauda, la città assistette ad un periodo di pace, nel quale gli abitanti ebbero la possibilità di organizzare un primo governo di tipo comunale.
Del Castellazzo di Rivarolo Canavese è quanto rimane del “castrum” più antico di Rivarolo attorno al quale si sviluppa il primo nucleo del borgo. Viene ristrutturato come villa privata nella seconda metà del 1800.
La costruzione dei due Castelli presenti a Rivarolo è legata alla rivalità tra il conte di Valperga e i suoi cugini, i conti di San Martino, che interessò la città verso la metà del XII secolo.
Infatti il feudo di Rivarolo rimase ai San Martino, che già possedevano i tre quarti dell’abitato e che costruirono il castello di Malgrà; mentre i Valperga, arroccati nel “Castellazzo”, mantennero il possesso di un piccolo territorio.
La torre del Castellazzo costituisce il residuo dell’antico “CASTRUM RIPAROLII” citato in documenti risalenti al 1142: in alcune fonti viene menzionata una carta, peraltro irreperibile, che testimonierebbe la sua esistenza già nel 1070.
Fu possesso comunale, nell’ambito del consortile di Rivarolo, dei conti di San
Martino e dei conti di Valperga fino ai primi del XIV secolo, poi venne
abbandonato.
Caduto in rovina, venne trasformato in villa signorile dall’architetto Luigi
Formento a metà Ottocento ed è attualmente abitazione privata.
Dell’originaria costruzione è rimasta la torre merlata.
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