mani fredde sempre

Mani fredde sempre: quali sono le possibili cause?

Avere sempre le mani fredde può essere sintomo di diverse condizioni.

Solitamente, viene imputato ad una cattiva circolazione sanguigna, che non permette al sangue di arrivare correttamente agli arti superiori, lasciando quindi le mani fredde.

Non è un problema da sottovalutare, perché la mancanza di una corretta circolazione del sangue alle mani può indicare anche patologie più gravi per le quali è importante rivolgersi ad uno specialista della mano.

Un altro sintomo comune alle mani fredde può essere anche l’intorpidimento e la conseguente mancanza di sensibilità.

In questo articolo vi mostreremo le cause più comuni che, in particolare, riguardano la chirurgia della mano e le patologie che curiamo all’interno del nostro centro di chirurgia e traumatologia della mano.

 

Neuropatie Compressive

Le neuropatie compressive sono, come specificato dal nome, delle patologie che si manifestano per la compressione dei nervi.

Di solito, insieme ad un problema di alterazione della sensibilità portano anche dolore dovuto all’infiammazione e alla costrizione dei nervi.

L’infiammazione dei tendini causata spesso da movimenti continui che vengono ripetuti quotidianamente o da una cattiva postura che ne impedisce il corretto scorrimento, è spesso la ragione di un fenomeno compressivo a carico dei nervi, che con i tendini infiammati e ingrossati condividono lo stesso passaggio attraverso canali anatomici costituiti da pareti osteo-fibrose e inestensibili.

La compressione può avvenire anche successivamente ad un evento traumatico, come uno schiacciamento o un incidente casalingo, ma anche per la presenza di un ganglio artrogeno occupante spazio che spinge sulle terminazioni nervose.

Le neuropatie più comuni sono la sindrome del tunnel carpale e la sindrome del tunnel cubitale, che comprimono i nervi che passano all’interno dei canali, ovvero i “tunnel”.

 

Sindrome del tunnel carpale

La sindrome del tunnel carpale è una neuropatia che colpisce il canale al cui interno scorrono i nove tendini flessori delle dita della mano e il nervo mediano.

Il nervo mediano è un nervo periferico che si occupa di inviare stimoli nervosi dal cervello agli arti superiori e viceversa, quindi è anche il responsabile della sensibilità e dei movimenti della mano.

Quando questo viene compresso, il paziente sperimenta un continuo formicolio, seguito poi da un intorpidimento locale e dalle mani fredde.

Capita frequentemente che questa patologia si manifesti soprattutto nelle ore notturne e quindi ci si svegli con una mancanza di sensibilità alle mani.

I pazienti affetti da questa sindrome riscontrano anche difficoltà nell’afferrare gli oggetti, proprio perché i nervi non ricevono lo stimolo necessario per regolare la forza e il movimento delle mani.

Insieme alle mani fredde, ad uno stadio più avanzato della patologia, si sperimenta un cambio di colore della pelle e una leggera sensazione di dolore, che può aumentare a seconda della gravità della sindrome.

Le cause che possono provocare la sindrome del tunnel carpale sono da imputare comunemente al:

  • Restringimento del tunnel carpale, a causa di traumi precedentemente subiti;
  • L’ispessimento della guaina sinoviale dei tendini, conseguente ad un’infiammazione della stessa;
  • La morfologia del canale, data da una predisposizione anatomica del paziente.

I trattamenti prescritti dagli specialisti sono solitamente il trattamento conservativo, con l’utilizzo di tutori e farmaci antinfiammatori per alleviare i sintomi della sindrome del tunnel carpale, o il trattamento chirurgico, altamente consigliato quando la prima terapia non porta validi risultati.

 

Sindrome del canale di Guyon

La sindrome del canale di Guyon è una delle neuropatie più comuni che colpiscono la mano e che provocano le mani fredde.

In questo caso, il polso è la parte ad essere interessata dalla patologia.

Nello specifico, si tratta di una neuropatia del tunnel ulnare, ovvero il canale che collega la mano all’avambraccio, attraverso cui passa appunto il nervo ulnare.

Il nervo ulnare è un altro dei segmenti nervosi più importanti per il corretto movimento delle dita della mano.

Questo si divide in due ramificazioni che forniscono lo stimolo nervoso alla maggior parte dei muscoli della mano e la sensibilità alle dita anulare e mignolo della mano.

La compressione del nervo ulnare quindi non solo porta una mancanza di sensibilità e la presenza di formicolio, ma spesso il paziente riscontra anche difficoltà nella flessione e nell’estensione delle dita.

Le cause principali che possono manifestare una sindrome del canale di Guyon sono l’infiammazione del canale, da cui consegue un ispessimento delle pareti dello stesso e provoca la compressione del nervo, o la presenza di una neoformazione nelle adiacenze.

L’infiammazione del canale di Guyon può avvenire anche a seguito di un trauma, causato ad esempio da uno schiacciamento o dal sollevamento di un peso eccessivo, cosa che può provocare la sublussazione del nervo ulnare.

Allo stesso tempo, è una patologia comune a chi partecipa a sport agonistici che implicano il movimento continuo del polso e del gomito, come i tennisti e i pallavolisti.

Le principali terapie per la guarigione della sindrome del canale di Guyon sono, anche qui, il trattamento conservativo con tanto riposo e l’utilizzo di FANS (Farmaci antinfiammatori non steroidei) e l’intervento chirurgico.

Quest’ultimo viene consigliato soprattutto quando c’è il rischio effettivo di danneggiare in modo permanente il nervo ulnare o il canale di Guyon.

 

Neuropatia del nervo ulnare al gomito

La neuropatia del nervo ulnare al gomito è conosciuta anche come sindrome del tunnel cubitale.

È una sindrome che riguarda la compressione del nervo ulnare nella zona del gomito.

Come abbiamo visto in precedenza, la compressione del nervo ulnare influenza la sensibilità della mano e, in particolar modo, del dito mignolo e dell’anulare.

È una patologia che colpisce spesso chi passa molto tempo seduto alla scrivania: i gomiti assumono infatti una posizione scorretta e poggiano in modo sbagliato sulla superficie piana, provocando l’infiammazione del tunnel cubitale attraverso cui passa il nervo ulnare.

Di conseguenza, questo può causare anche dolore al gomito e formicolio nella parte ulnare del polso e della mano.

Lo stesso avviene quando si partecipa ad attività sportive di tipo agonistico, sollevamento di pesi eccessivi e movimenti continui o ripetitivi che sollecitano costantemente il tunnel cubitale.

Le mani fredde sono solo uno dei sintomi più frequenti di questa patologia.

Il paziente potrebbe infatti manifestare anche:

  • Mancanza di sensibilità;
  • Dolore;
  • Atrofia, nei casi più gravi in cui la patologia sia stata sottovalutata in passato.

 

Algodistrofia o Sindrome Dolorosa Regionale Complessa

Le mani fredde possono essere un sintomo anche di malattie più rare, come ad esempio l’Algodistrofia.

L’Algodistrofia, conosciuta anche come sindrome dolorosa regionale complessa colpisce principalmente gli arti superiori, partendo dalla zona della spalla fino ad arrivare alle mani.

I sintomi più comuni a questa malattia sono:

  • Mani fredde e cambio del colore della pelle;
  • Iperalgesia, l’eccessivo dolore provocato da uno stimolo;
  • Problemi motori, come la flessione e l’estensione delle dita della mano.

È stata evidenziata come malattia rara, in quanto non si comprendono ancora in modo certo le cause per cui si manifesta questa patologia.

Solo in alcuni casi, il paziente ha riscontrato l’algodistrofia a seguito di un evento di tipo traumatico.

Secondo le ricerche, infatti, si parla di circa 26 casi ogni 100mila persone l’anno.

 

Diagnosi

Questo tipo di patologie legate alle mani fredde possono essere spesso diagnosticate attraverso l’anamnesi, durante la quale il paziente parla al medico dei traumi passati e dei sintomi che manifesta.

Altrimenti, vengono prescritte ulteriori analisi o degli esami strumentali quali:

  • La radiografia, che serve principalmente per verificare la presenza di artrosi o esostosi, probabili cause della compressione dei nervi;
  • La risonanza magnetica, che osserva il possibile ispessimento dei canali o dei nervi degli arti superiori;
  • L’elettromiografia, impulsi elettrici che controllano lo stato di salute del nervo.

 

Rimedi

I rimedi principali per la guarigione dalle neuropatie compressive che provocano le mani fredde, sono principalmente due: il trattamento conservativo e l’operazione chirurgica.

Il trattamento conservativo prevede l’utilizzo di un tutore, per ridurre i movimenti che possono aumentare i sintomi fastidiosi della sindrome, e una terapia di farmaci antinfiammatori non steroidei, in modo da ridurre l’infiammazione del canale e del nervo interessato.

In alcuni casi, lo specialista prescrive anche delle iniezioni di cortisone che vanno ad interessare in modo specifico la zona in cui avviene la compressione del nervo, così da sgonfiare la parte lesa.

Inoltre, la fisioterapia può essere di grande aiuto per comprendere meglio quali sono i movimenti sbagliati del paziente che amplificano i sintomi della neuropatia.

Nei casi più gravi, in cui la patologia può diventare una condizione permanente è consigliato intervenire chirurgicamente.

Il trattamento chirurgico ha l’obiettivo di rimuovere ciò che causa attrito e decomprimere il nervo interessato, così da permettere la ripresa di una corretta funzionalità dello stesso e, di conseguenza, delle mani.

Dopodiché, il paziente è in grado di recuperare la piena funzionalità della mano tra i 3 e i 10 mesi, a seconda anche della predisposizione dello stesso e del conseguimento di un ciclo di riabilitazione fisioterapica.

 

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