MONTE SAN BIAGIO

Monte San Biagio è un comune di 6.073 abitanti della provincia di Latina. È situato lungo la tratta ferroviaria Roma-Napoli. Dall'alto della sua posizione infatti si può godere di un panorama unico che spazia la Piana di Fondi, il Lago di Fondi fino al mare e alle isole pontine.

Di chiare origini medioevali il comune corserva immutati svariati segni della sua storia. 
Come tutti i paesi di questo periodo è caratterizzato da un centro storico racchiuso da una cinta muraria e attraversabile solo dalle tre antiche porte di S. Rocco, S. Vito e del Castello.
Le abitazioni, addossate le une alle altre, sono attraversate da strette stradine che salgono a gradini fino al Castello, la parte più elevata del paese, passando per la chiesa di San Giovanni Battista e la piazzetta centrale.
Monte San Biagio vanta, oltre al patrimonio storico, un patrimonio boschivo di grande valore che ogni estate viene messo in pericolo dai numerosi incendi.
A pochi chilometri di distanza si può visitare il Lago di Fondi nella cui natura incontaminata è possibile trovare numerose specie di uccelli acquatici.
Il Brigantaggio, che nei tempi antichi caratterizzava la zona, è tutt'oggi ricordato e festeggiato da una manifestazione annuale che dura un'intera settimana ricca di convegni curiosi, serate intriganti, cantanti famosi, mostre, mercati, ricche grigliate e balli sfrenati.
Ogni Febbraio si festeggia il patrono della città, San Biagio, e la settimana seguente si assaggiano le tipiche salsiccie monticellane, uniche nel loro sapore grazie alla particolare lavorazione che le rende particolarmente aromatizzate. 

STORIA

La prima citazione del castellum Monticelli risale all'anno 1099 quando il nobile Crescenzo, abitante nella rocca di Monticelli, vende un appezzamento di terreno. Questo castrum fece parte del ducato di Fondi fino al 1140; da allora fu incluso nella contea normanna di Fondi, inquadrata nel Regno di Napoli e concessa in feudo alla famiglia Dell' Aquila. Successivamente passò sotto il dominio delle famiglie Caetani (1299), Colonna (1494), Gonzaga (1570), Carafa (1591), Mansfeld (1690) e Di Sangro (1721).

Fece parte fino al 1818 della diocesi di Fondi quindi della diocesi di Gaeta, che nel 1848 divenne archidiocesi.

Dopo l'unità d'Italia, il comune di Monticelli o Monticello dovette assumere un nuovo nome per evitare confusione con altri comuni ugualmente denominati. Il consiglio comunale nel 1862 decise di mutare il nome in Monte San Vito ma, a causa di altre omonimie, deliberò nello stesso anno di assumere la denominazione di Monte San Biagio, in onore del santo patrono.

Fino all'unità d'Italia Monticelli fu il primo centro abitato del Regno delle due Sicilie in cui si imbattevano i viaggiatori che da Roma raggiungevano Napoli mediante la Via Appia. Infatti il confine tra lo Stato della Chiesa e il Regno si trovava in località Epitaffio detta cosi da un' iscrizione del XVI secolo che tuttora vi si legge. Il posto doganale, in cui avveniva il controllo dei viaggiatori e delle merci si trovava, invece, nella località Portella dove sono ancora visibili le torri e la porta sotto cui passava la Via Appia. Per questa sua posizione alla frontiera tra due stati, Monte San Biagio fu interessata dal fenomeno del brigantaggio, soprattutto nel periodo tra il 1861 e il 1870, quando cioè anche il Lazio e Roma furono anessi all'Italia.

Monte San Biagio tra il XVI e il XVII secolo fu afflitta da una grave crisi dovuta tra l'altro alla recrudescenza delle febbri malariche che affliggevano la piana di Fondi invasa dalle paludi. Nel 1637 era quasi completamente disabitata; tuttavia, grazie ad una forte immigrazione dalle retrostanti zone montane e per effetto della bonifica iniziata dalla principessa Anna Carafa nel 1639, la popolazione ricominciò a crescere fino a raggiungere le 1429 anime nel 1697.

TRADIZIONE E SPECIALITA' GASTRONOMICHE

Notevole la tradizione gastronomica che la identifica e la differenzia dalle altre località nella zone, anche sotto il profilo della ristorazione, sempre di buon livello. Ottime le Salsicce di Monte San Biagio, i gamberi del lago di Fondi, gli asparagi selvatici.

Importante anche la presenza della quercia da sughero che trova nella sughereta una delle rarissime zone di produzione al di fuori della Sardegna.

PERSONAGGI ILLUSTRI A Monte San Biagio nacque probabilmente il pittore Cristoforo Scacco di Verona che operò nella seconda metà del 1400 soprattutto nell'area campana. Il conte di Fondi, Onorato II Caetani fu uno dei suoi principali committenti. Il cardinale Giovanni Colonna li donò dieci case che si trovarono proprio a Monte San Biagio nei pressi della casa del pittore ancora oggi chiamata Casa dello Scacco, sulla quale si vedeva il suo stemma. Un documento del XVI secolo parlando di Cristoforo Scacco afferma che un tempo egli era cittadino di Monticelli.

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