Oggi accadeva

by

 

A cura di Ennio Boccanera

1797      27        luglio            E.Romagna

Risultati immagini

 

Se poco dopo, l’Emilia conflui nella Cisalpina, una e indivisibile, con Milano capitale, non fu certo per effetto del promemoria, che forse Napoleone non lesse mai, ma perché la nuova repubblica venne ritenuta non pericolosa per la Francia, che con prevista trasformazione del Piemonte in provincia francese si assicurava un cuscinetto protettivo al di là di quei confini naturali, che pure avevano costituito la giustificazione delle conquiste militari sul Reno, nel Nizzardo e in Savoia. Questa sistemazione fu consacrata il 17 ottobre 1797 dal Trattato di Campoformio. S.M. l’Imperatore, re d’Ungheria e di Boemia, riconosceva come potenza indipendente la Repubblica Cisalpina, alla quale venivano attribuiti <la Lombardia ex austriaca, il Bergamasco, il Bresciano, il Cremasco, la città e la fortezza di Mantova, il Mantovano, Peschiera, la parte degli Stati precedentemente veneziani a ovest e a sud della linea stabilita dall’art. 6 per le frontiere degli Stati di S.M. l’Imperatore in Italia, il Modenese, il Principato di Massa e Carrara e le tre legazioni di Bologna, Ferrara e Romagna.

Gli Insorgenti pag 120

La storia

La Repubblica Cispadana fu una delle “Repubbliche sorelle” dell’Italia settentrionale soggette alla prima repubblica francese. Nata nel 1796, nell’anno successivo, con l’annessione alla Lombardia, confluì nella Repubblica Cisalpina.

Subito dopo l’entrata di Napoleone in Italia, il 10 aprile 1796, le truppe francesi occuparono i territori sotto il dominio austriaco, ovvero il Ducato di Milano, i territori del Ducato di Modena e Reggio, e due Legazioni dello Stato della Chiesa, ossia Ferrara e Bologna. Il duca Ercole III d’Este, intuita per tempo la malaparata, si era già messo in fuga il 7 maggio tesoro al seguito, lasciando i suoi domini ad una reggenza, sciolta dai francesi al loro arrivo l’8 ottobre, quando già da tre mesi i transalpini erano entrati a Bologna, dove si era formata una municipalità repubblicana, e a Reggio, che era ugualmente insorta.

Il 16 ottobre 1796 si tenne a Modena un congresso con i rappresentanti delle province di Modena e Reggio Emilia e delle ex legazioni pontificie di Ferrara e Bologna, che riunì le quattro città in quella che prese il nome di Confederazione Cispadana. Il congresso fu organizzato, non ufficialmente, da Napoleone, il cui esercito aveva attraversato l’Italia del nord all’inizio dell’anno e aveva necessità di stabilizzare la situazione in Italia e di riunire nuove truppe per una nuova offensiva contro l’Austria.

Bandiera della Guardia Civica Modenese della Repubblica Cispadana

Il 23 dicembre, a Reggio Emilia, il congresso proclamò che le quattro province avrebbero formato la Repubblica Cispadana e invitò gli altri popoli italiani ad unirsi a loro. Venne formata una guardia civica, composta da cacciatori e artiglieri.

Il 7 gennaio 1797, nella sala dell’Archivio ducale di Reggio Emilia, il congresso decise di stabilire un governo; la bandiera prescelta fu un tricolore orizzontale, con strisce rosse, bianche e verdi, al centro, un emblema composto da una faretra, che si erge su trofei di guerra, con dentro quattro frecce che simboleggiavano le quattro province originali, all’interno di una corona di alloro. Nasce ufficialmente quello che sarà il tricolore italiano.

Napoleone Bonaparte Il 19 maggio 1797 ordinò che la Romagna, ottenuta con il Trattato di Tolentino, si unisse alla Repubblica Cispadana e che da essa se ne distaccassero Modena, Reggio, Massa e Carrara per aggregarsi alla Repubblica Cisalpina proclamata dal generale il 30 giugno, 12 messidoro.

Il 27 luglio 1797, 9 termidoro, il Direttorio della Repubblica Cisalpina annunciò di avere accolto con decorrenza immediata la richiesta di annessione del resto della Repubblica Cispadana, che così si sciolse.

Wikipedia

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.