Ambiente Lo specchietto per le allodole di Umberto sindaco

Specchietti per le allodole - Oltre il ponte

Lo specchietto per le allodole

Leggere sul giornale la notizia che Spilamberto sarà fulcro delle iniziative sul “Diritto al respiro…. come nostra risposta all’ emergenza in atto…. esistere non significa essere radicati nella terra, possedere, bensì respirare nell’ aria”, mi ha stimolato a mettere nero su bianco le azioni fatte in questa direzione dai nostri amministratori.

A 7/10 del cammino di Sindaco, Costantini credo abbia già collezionato validi motivi per rimanere a imperitura memoria nelle nostre menti e soprattutto nei nostri polmoni.

In un paese dove aumentano i nonni e calano drasticamente i nipoti, si trascina inesorabile la “raccolta porta a porta integrale”; una scelta voluta dal Nostro che ha bruciato sui tempi Vignola, unico altro comune dell’Unione Terre di Castelli che ha scelto la raccolta integrale.

Una modalità che affatica tutti, non solo i più anziani che devono gestire il calendario ed il peso fisico di pattumelle portate fuori e dentro dalle abitazioni, creando inoltre indecorose visioni soprattutto in centro storico, dove l’abete del torrione fa da centro di deposito permanente.

Quale lo scopo? Riciclare quanto più possibile.

Invece si certifica una raccolta differenziata al 92%, ma si tace quanto di questa percentuale venga riciclata e quanto invece continui a finire “a recupero energetico” nel nostro inceneritore che, per soddisfare i profitti di Hera, brucia insieme rifiuti importati anche da fuori provincia. E questa è l’aria che noi respiriamo!

Ci si fa vanto di aver portato opportunità lavorative con Amazon, sorvolando sui documentati aumenti di mezzi su strade inadeguate e conseguente aumento di polveri sottili.

Le stesse per cui il Sindaco è stato costretto ad emanare un’ordinanza che limita alcune emissioni (auto euro 0, euro 1, abbruciamenti) relative al superamento degli inquinanti che da tempo pongono la nostra regione in infrazione europea. Sì, l’Emilia Romagna è stata condannata dalla UE perché non garantisce ai propri cittadini aria pulita rispettando i limiti delle PM10.

E vi è evidenza scientifica che questo inquinamento nuoccia alla salute soprattutto dei più piccoli!

La “politica ambientale ambiziosa” prosegue con la realizzazione di fantasiose ciclabili casa- scuola che, o raddoppiano la distanza per arrivare al plesso scolastico (come quella che dovrebbe collegare San Vito all’Inalca fino alle scuole medie del centro ancora sulla carta) o partono da un incrocio per terminare a quello successivo (vedi Viale Italia) o asfaltano una lunga fetta del giardino della scuola dell’infanzia Don Bondi “risolvendo” un problema di collegamento con via Berlinguer che nessuno si era mai posto.

Di fatto per l’incolumità dei bambini, i genitori preferiscono accompagnarli a scuola utilizzando mezzi più impattanti della bicicletta.

La tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini non riesce, nei fatti, a farsi carico dell’eterno problema della bonifica dell’Ex-Sipe. Oltre ai vari percolati chimici che nei decenni la natura ha forse provveduto a far scorrere a valle, ci si dimentica volutamente che le coperture in amianto ammalorato ogni giorno ci “regalano” fibre che noi tutti respiriamo. I tempi di latenza di questo materiale killer sono decennali, ma gli esiti sono inesorabilmente mortali.

Sperando di essere smentita per l’affetto che ho verso il mio paese ed i suoi abitanti, attendo con ansia e “terrore” la promessa centralina di monitoraggio dell’aria in zona Amazon con la quale potremo finalmente leggere i dati del territorio senza fare riferimento ai soliti valori del Parco Ferrari di Modena.

Anderlini Fiorella

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