Ebbene ragassuoli, l’embargo è finito. Il tempo alla fine giunto è. Si, il tempo di celebrare con la dovuta compostezza e il giusto tatto, la morte di guerre stellari è quindi arrivato. Guerre Stellari è morto, evviva Star Wars.
The Last Jedi è la definitiva rottura con il passato. Per diventare uomini bisogna uccidere i nostri padri ed è questa la summa di questi centotrenta minuti a cavallo tra Battlestar Galactica e i Colpi di scena alla Mission Impossible.
Questo è un film che dividerà inevitabilmente tantissimo con purtroppo, l’isteria dell’internet che ne godrà a manetta tra troll e bambocci frustrati incapaci di accettare che qualcuno possa pensarla diversamente da loro.
C’è chi definirà The Last Jedi come ‘na bestimmia, c’è chi potrebbe anche inserirlo nella propria personale Top 3 dei film di Star Wars ma perché tutto questo? Ecco, questa prima fregnaccia sul Cornerhouse, la vostra webbettola di fiducia, rigorosamente Spoiler Free ma anche senza troppi peli sulla lingua, tenterà di spiegare perché oggi uscito dal cinema, dopo essere stato mal menato a dovere e dopo essere cascato in alcune trappole del regista può dire con certezza che si, The Last Jedi ti è piaciuto seppur melanconicamente.
La trama come hai scritto poco fa non è troppo meh. è semplice si, ma priva di quella banalità che avresti potuto anche sorbirti. La resistenza (basta chiamarli ribelli) deve scappare perché il Primo Ordine ha scoperto la loro base e da qui parte una disperata missione di fuga della flotta con parecchie similitudini con primi episodi di Battlestar Galactica. Nel frattempo scimmiottando L’impero Colpisce Ancora, Rey è in compagnia di Luke per cercare di iniziare il suo addestramento sulle vie della forza.
In tutto questo Kylo Ren che per te resta il miglior personaggio di questa nuova trilogia, deve dimostrare di non essere il frignetta di cui da Ortolani in giù, era stato preso per il culo due anni fa.
Questo basta a far funzionare più di due ore di film? Beh si, complici anche i molti colpi di scena e tiri mancini che il registra Rian Johnson ha tirato al pubblico in sala.
Come in Rogue One, la Disney è stata, nei limiti del film per famiglie, permissiva nel raccontare scene oscure, disperate e piene di morte senza però mai mostrare una sola goccia di sangue. La battaglia nello spazio, tecnicamente eccellente è un racconto di trincea, duro, cattivo e spietato che seppur con le sue licenze poetica descrive il male della guerra.
Ecco, tecnicamente The Last Jedi è un filmone da otto. Battaglie spaziali e inseguimenti sui pianeti tra caccia sono davvero estasianti per gli occhi. Dialoghi ben pensati ma doppiati pessimamente (Luke, nun te si po’ sentì) che raccontano molti di più di quello che si vede sul maxi schermo.
Il film è diviso in due parti, la prima lenta e introspettiva che serve a sviluppare i personaggi principali (però lo devi dì Rey te sta sulle palle) mentre la seconda è votata fortemente all’azione con una fotografia in particolare nel confronto finale che wow, porca zozza che robba.
Per i puristi integralisti però, tutto questo e quello di cui stai per scrivere non necessariamente sono fonti di gioia anzi avranno certamente da ridire. Partiamo dalle gag comiche eriditate dai film Marvel che, mannaggia alla peppetta, sono davvero pessime. La prima in particolare è oltremodo di cattivo gusto. Ce ne sono troppe, non che siano mancate nel film precedenti, ma dai su hanno esagerato. Scordatevi inoltre il coflitto Jedi contro Sith, Scapoli contro ammojati. Da The Last Jedi il conflitto è cambiato definitivamente. Vi sta bene? No? beh, cazzi vostri, sorry.
Sui Porg, i buffi pinguini dagli occhi da manga, non hai visto nessun motivo per cui si è dovuto creare quel caso mediatioa di cui hai intravisto sul lo web, si hanno fatto qualche siparietto del cavolo, ma vabbè hanno fatto sicuramente di peggio.
The Last Jedi è film mediamente coraggioso anche se avrebbe potuto esserlo di più, che chiude con il passato, Guerre Stellari era un’altra cosa. Guerra Stellari era una saga fantasy studiata per il pubblico degli anni ’80. Star Wars Episodio VIII è un film studiato per il giovane pubblico di oggi. Può non piacere alle vecchie cariatidi isteriche che sognano ancora la battaglia tra la luce e l’oscurità, tra il bene e il male tra i Beatles e i Rolling Stone ma dalle macerie di questo film, a questo punto, la saga può finalmente ripartire. Farà peggio? Farà meglio? solo Jei Jei Wannabe spielberg Abrams per ora lo sa.
Ora, cari frequentatori di questa webbettola succederà questo: per prima cosa cambi la bimba che non avete idea di quanto il suo sederino sia in grado di essere devastante, poi ti leggi le vostre recensioni, dopo di che, ci vediamo tra qualche giorno per la fregnaccia con gli spoiler per dire la tua sui personaggi e quant’altro.
Cià!
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