Giulia Cecchettin: i funerali a Padova martedì 5 dicembre, poi l'ultimo saluto a Saonara

diGiorgia Zanierato e Davide D'Attino

La data decisa dopo l'autopsia e la scelta dei familiari della studentessa. Zaia: giornata di lutto regionale. Maxischermo e viabilità modificata nel paese della mamma di Giulia, con cui la figlia sarà sepolta

Giulia Cecchettin, Saonara prepara l'ultimo saluto (dopo il funerale a Padova) per martedì 5 dicembre

L'epigrafe di Giulia Cecchettin

C'è una data per il funerale di Giulia Cecchettin, che sarà celebrato martedì 5 dicembre, alle 11, alla basilica di Santa Giustina in Prato della Valle, a Padova. Una data che ha ottenuto il nulla osta della procura di Venezia (il primo dicembre è stato il giorno dell'autopsia su Giulia) e a cui hanno lavorato le varie istituzioni coinvolte e la diocesi di Padova, per organizzare l'addio alla studentessa di Vigonovo uccisa dall'ex fidanzato, Filippo Turetta. Alla cerimonia sono attese migliaia di persone, oltre a molti esponenti della politica, regionale e nazionale. Il Comune di Padova ha preparato due maxi schermi davanti alla chiesa che si affaccia sul Prato della Valle. Non è previsto l'arrivo a Padova né del presidente della Repubblica Mattarella né del presidente del Consiglio Meloni.

I piani di Saonara

Il Comune di Saonara, paese della mamma di Giulia (Monica Camerotto, morta un anno fa), delle scuole frequentate dalla  studentessa uccisa e della parrocchia, cui era ancora legata, si sta muovendo. Una volta conclusa la cerimonia nella Basilica di Santa Giustina, a Padova, la bara di Giulia arriverà in paese a Saonara, per un secondo momento di raccoglimento, alle 14. L'amministrazione ha già predisposto la chiusura di una parte di via Roma e via Vittorio Emanuele, strade che portano alla chiesa, quindi la deviazione verso altre vie, il divieto di sostare nel piazzale di fronte alla canonica e l’installazione di cartelli che indicheranno ai tanti che verranno i parcheggi più vicini. Le modifiche alla viabilità entreranno in vigore dalle 12.30: «Prevediamo che il feretro giunga nel nostro Comune attorno alle 13 – dice la sindaca di Saonara, Michela Lazzaro –. Credo che ad accompagnare la ragazza qui nel suo ultimo viaggio fino al camposanto ci saranno soprattutto paesani e abitanti dei Comuni limitrofi. Non prevediamo un afflusso simile a quello che investirà Padova. La chiesa di San Martino può contenere all’incirca 300 persone; per le altre installeremo un maxischermo all’esterno. Vedremo se ci sarà la disponibilità economica per averne anche un secondo». Nel piazzale della chiesa di Saonara non saranno posizionate sedie o sedute; chi vorrà potrà seguire la preghiera in chiesa attraverso il maxischermo. La sindaca, in accordo con la preside dell’Istituto comprensivo di Saonara, invita i genitori che vorranno assistere al funerale (o a evitare difficoltà legate al traffico) a far uscire i propri figli da scuola con un'ora di anticipo: questo perché le scuole non resteranno chiuse, come si era pensato in un nprimo momento. A garantire l’ordine pubblico ci saranno carabinieri, polizia locale, alpini, Protezione civile e carabinieri in congedo. 

Il governatore: bandiere a mezz'asta e fiocchi rossi sulle porte

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha emesso l'ordinanza con cui viene decretato il lutto regionale per la giornata di martedì 5 dicembre, in coordinamento con le prefetture della regione. «Martedì, per le esequie di Giulia - afferma Zaia in una nota - chiedo all'intero Veneto un segnale corale, forte e chiaro, contro la violenza di genere. Una giornata che diventi indelebile, che segni il passo perché fatti come questo possano non ripetersi più. Lo dobbiamo a Giulia, nel cui ricordo, e nel ricordo di tutte le donne uccise senza un perché, continueremo a lavorare stretti gli uni agli altri nel combattere la violenza di genere». L'ordinanza invita tutte le istituzioni a porre le bandiere a mezz'asta, e i cittadini a indossare fiocchi rossi e ad esporli sulle porte e sulle finestre delle proprie case. Viene inoltre chiesto alle attività economiche di osservare, durante le esequie, un momento di pausa nelle attività. 

«Comunità segnata nel profondo»

«Esprimo nuovamente, anche avvicinandosi ai funerali - prosegue Zaia - la mia vicinanza alla famiglia di Giulia e a tutti coloro che le vogliono bene. La vicenda di questa ragazza ha segnato nel profondo l'intera comunità; poteva essere nostra figlia, sorella, nipote, amica. È una triste pagina che ha portato il Veneto e l'Italia a identificarsi con questo dramma. Serve un segnale forte, anche dal punto di vista simbolico. L'auspicio è che da questa tragedia nasca un movimento che con voce alta, corale, forte, esprima ogni giorno al mondo un messaggio contro la violenza sulle donne», conclude Zaia.

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1 dicembre 2023 2023 ( modifica il 2 dicembre 2023 2023 | 18:23)