«La duna, il muro di sabbia che salva il litorale romagnolo, ha bisogno di interventi urgenti»

diEnea Conti

Rimini, appello di Legacoop balneari: «Stato e Regione facciano la loro parte»

È parte del paesaggio del mare d'inverno sulla Riviera romagnola, dove come un muro di sabbia divide la battigia dal resto dell'arenile. Spesso viene usata come passeggiata sopraelevata, in particolare a Rimini, ma non è di certo un elemento di arredo da spiaggia. È la duna la cui realizzazione, nel mese di ottobre, sancisce la fine  della bella stagione e saluta l'arrivo di quella fredda. Viene eretta ogni anno con l'obiettivo di proteggere le spiagge - ma anche i lungomari - dai danni più gravi delle mareggiate. Le stesse che in questi giorni hanno colpito l'intera Riviera durante le giornate di vento ed alta marea. 

In alcuni tratti il mare le ha danneggiate

E si vede: le dune hanno protetto le spiagge, ma le ingressioni di rimando le hanno danneggiate, come emerso dalle riunioni dei titolari degli stabilimenti di Legacoop Romagna che, ora, hanno deciso di darsi al mutuo soccorso: una sorta di catena di solidarietà per sostenere le spiagge più colpite, visto che in alcuni tratti le dune risultano completamente scomparse. Una premessa è importante. Per quanto le due siano di sabbia, la stessa che in estate accoglie ombrelloni e lettini, la loro costruzione non è affatto economica, anzi comporta costi «milionari». Due i milioni in media investiti dalle cooperative per alzare la duna all'inizio della stagione più fredda. Di rimando anche i costi di manutenzione non sono bassi specie di questi tempi. 

Legacoop Romagna: «Le difese a mare non bastano mai»

Stefano Patrizi, coordinatore del settore balneare di Legacoop Romagna vede il bicchiere mezzo pieno. «Abbiamo un'organizzazione che consente, con pochi paragoni nel Paese, una gestione tempestiva delle emergenze, in collaborazione con gli enti locali. Ora la duna risulta danneggiata e addirittura completamente erosa in diversi punti, per cui dovrà essere ripristinata. Purtroppo buona parte della sabbia dei ripascimenti recenti è già stata portata via, e le difese a mare non sono sufficienti per fermare questi fenomeni». E per molte cooperative balneari anche Stato e Regione dovranno continuare a fare la loro parte. 

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28 gennaio 2023 2023 ( modifica il 28 gennaio 2023 2023 | 19:59)