Val Seriana | Oltressenda Alta, il borgo diffuso nella Valle Azzurra, tutta da scoprire

In Alta Val Seriana si trova un paese poco conosciuto e molto particolare: Oltressenda Alta.  Si tratta di un “comune sparso”, definito così perché è composto da due borghi piccolissimi ben distinti, Nasolino e Valzurio. Entrambe queste due frazioni si trovano nella valle laterale del Torrente Ogna. Sono uniti dal 1664 in Oltressenda che significa territorio “Oltre la Senda”, oltre la via di collegamento sul lato sinistro della Val Seriana.

Nasolino e Valzurio sono molto piccoli (contano poco più di 150 abitanti complessivamente) ma valgono davvero una visita. Quando ci sono stata per la prima volta me ne sono immediatamente innamorata e ho subito cercato informazioni che mi raccontassero la storia di questo luogo.

Tutto l’abitato è una vera chicca: ogni angolo di Nasolino e Valzurio è stato ristrutturato preservando l’assetto antico, l’ordine e la pulizia, oltra alla fedeltà architettonica. Sembra di essere all’interno di un presepe, direbbe qualcuno. Ogni scorcio, ogni portoncino, ogni cortiletto sono veri e propri set da cartolina e, se avete la passione per la fotografia, ogni passo vale uno scatto.

 

Nasolino, la contrada che ospita il Municipio di Oltressenda Alta

Nasolino è ad una altitudine di 730 metri, e appartiene al comune di Oltressenda Alta. Il nucleo centrale dista da Bergamo Km 38.  Si distende sulla parte destra del torrente Ogna che percorre la vallata chiamata Valzurio o Valle azzurra per il colore delle sue acque. E’ in posizione soleggiata in mezzo a prati e folti boschi sormontati da speroni di rocce.

Nasolino è la frazione che si fregia di essere sede comunale e non potrebbe essere altrimenti visto che la prima cosa che noterete aggirandovi per le viette strette e ciottolate è uno splendido edificio con la facciata decorata da simboli e stemmi di cui vi racconterò più sotto. Guarda verso la frazione e verso il nuovo municipio di fronte alla chiesa.

Nasolino è formato da due gruppi di case che formano le contrade Beccarelli e Foppello.  Il borgo si dipana lungo una mulattiera che parte idealmente da un parcheggio all’inizio della prima contrada (dove potete lasciare l’auto) e che attraversa tutto l’abitato fino alla seconda contrada.  Percorretela e man mano che salirete oltrepasserete il portone della storia e tornerete indietro di qualche secolo.

Girovagando lungo i vicoli della minuscola contrada incontrerete antichi palazzi, lavatoi, case in pietra, finestre e piccoli cortili fioriti.

L’antica mulattiera è ripida e solida, ma vi riporta indietro nel tempo, lontano dalla modernità con un incedere antico per via dei sassi di fiume arrotondati che segnano la via. Non avventuratevi con i tacchi perché potreste finire in terra o lasciarci, come me, un pezzo di ginocchio. Comunque sia, ne varrà la pena.

Cosa vedere a Nasolino di Oltressenda Alta

Sulla piccola elegante piazza di Nasolino si affacciano la cinquecentesca chiesa parrocchiale con un porticato all’ombra del quale potete riposare qualche minuto, il Municipio, l’antico municipio e l’antico oratorio di San Rocco coi suoi antichi affreschi con lo stemma araldico del comune e il Leone di San Marco, indice della lunga appartenenza di Nasolino alla Repubblica Serenissima di Venezia.

La chiesa parrocchiale è dedicata a S. Bernardo da Mentone

La chiesa parrocchiale è dedicata a S. Bernardo da Mentone e al suo interno si trova un organo di pregevole fattura e di grandi dimensioni  che ancora oggi sorprende. Il nucleo originale della chiesa risale alla seconda parte del XV secolo, essendo citata in documenti del 1486, anche se fu consacrata nel 1546 dal vescovo Vittore Soranzo, coadiutore del Cardinal Bembo. Presenta una facciata dalle linee semplici, preceduta da un porticato aperto su tre lati e costituito da due colonne sormontate da una volta a crociera. La struttura è a navata singola ricoperta da una volta a botte, nella quale si aprono sei cappellette laterali. Il presbiterio, leggermente più stretto, è a pianta rettangolare. All’interno si possono ammirare sculture di scuola fantoniana, affreschi e stucchi del XVII e XVIII secolo tra cui una tavola di Rizzo di Santa Croce. Per saperne di più su questa chiesa, cliccate qui. Se invece volete conoscere la storia dell’organo contenuto al suo interno, cliccate su questo link.

L’antica casa comunale e l’antico oratorio di San Rocco

Posto invece in prossimità della chiesa parrocchiale e costruito accanto all’antica casa comunale si trova l’antico oratorio di San Rocco, una piccolissima chiesa orientata con l’altare a nord est che si affaccia sulla piazza pavimentata con ciottoli di fiume. Il fronte principale presenta al centro il portale d’ingresso in pietra affiancato da due finestre sempre con contorno in pietra e dotate di inferriate nella parte superiore della facciata centralmente è collocato l’affresco con raffigurato S. Rocco affiancato da due motivi geometrici dipinti a tempera. Internamente la chiesina si presenta a navata unica coperta da volta a botte ribassata. Sulla parete di fondo del presbiterio è presente un dipinto su tela raffigurante la Madonna con i Santi Rocco e Sebastiano. Per saperne di più, cliccate qui.

Accanto all’antico oratorio, l’edificio che un tempo ospitava l’asilo. Tutto intorno campi, cascine e stalle.

Qualche foto

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Oltressenda Alta: da Nasolino a Valzurio in auto

La strada prosegue oltre l’abitato di Nasolino addentrandosi nella valle a quota mille metri. Ci vogliono almeno 15 minuti d’auto prima di arrivare alla seconda frazione, Valzurio.

La strada è davvero stretta e fate molta attenzione quando la percorrete in auto: segnate mentalmente gli slarghi che incontrate sul vostro percorso perché potreste doverli  raggiungere in retro nel caso vi trovaste davanti un’auto in senso contrario.

Valzurio, il piccolo borgo che introduce la Valle Azzurra

L’antico abitato di Valzurio si trova nel Comune di Oltressenda Alta (BG) a 830 mt s.l.m.
Vi serviranno pochi passi per visitare questa frazione ricca di tradizioni e cultura ancora vive. Stalle, fienili, un’antica fontana e una chiesa seicentesca con un bel porticato sono ciò che incontrerete.

Valzurio significa “azzurro” come il cielo d’estate, come questa valle che, complice il gioco d’ombre e luci gettato dalle alture, diventa quasi azzurra nel riflesso del verde intorno. Gli abitanti di Valzurio sono davvero pochi, ma bastano a rendere sempre viva la valle. Sono loro a tenere puliti i ripidi pendii, a pulire le ramaglie, disboscare e preservare la foresta.

Questo paesino rischiò di essere cancellato per sempre, quando, il 14 luglio del 1944, venne invaso da gruppi di nazifascisti impegnati nei rastrellamenti di partigiani. Dopo feroci interrogatori per farsi dire dove erano nascosti i partigiani e non ottenendo risposta, diedero alle fiamme l’intero borgo. Ma come sempre la resilienza dei suoi valligiani ha fatto in modo che Valzurio non sparisse del tutto e che tornasse a nuova vita.

Cosa vedere a Valzurio

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Il primo edificio degno di nota che incontrerete sarà la Chiesina di Santa Margherita. Poi, proseguendo arriverete nella piazzetta dove un antico lavatoio vi lascerà senza fiato: qui troverete due bocche d’acqua su cui si segnala che l’acqua potrebbe non essere controllata, ma se aspettate prima o poi un abitante arriverà con la brocca ad attingere da una delle due bocche. All’interno del lavatoio potreste trovarci degli indumenti da lavoro a mollo e vicino delle spazzole per lavare i panni, segno che ancora oggi viene utilizzato dagli abitanti per fare il bucato.

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In piazza, una locanda ostello, la Baita Valle Azzurra vi sorprenderà coi suoi piatti gustosi.

Ma la Valle riserva delle meravigliose sorprese di cui vi racconterò presto. Una valle magica, stretta fra imponenti montagne che si inchinano alla regina, la Presolana. La Valle Azzurra, che deve il suo nome alla moltitudine di corsi d’acqua che nascono ai piedi della Presolana. Lungo il loro percorso formano forre e marmitte di un azzurro profondo.

Ma di questo vi racconterò in un altro articolo.

Hai voglia di saperne di più sulla Valle Azzurra?

Ciao, io sono Raffaella e sono l’autrice di cosedibergamo.com, blog indipendente attivo dal 2017 che vi suggerisce cose da fare a Bergamo e in provincia almeno una volta nella vita. 

Appassionata da sempre di scrittura e comunicazione ho deciso di aprire Cose di Bergamo per condividere le mie esperienze, la mia conoscenza del territorio e tutto quello che scopro sui libri o in rete, nell’ottica di ispirare e aiutare voi, che mi leggete, a viaggiare e scoprire Bergamo e la sua provincia con occhi nuovi.

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Note: le foto sono mie, scattate nel 2023.

12 comments

  1. Sul sito del comune é indicato parcheggio 3 euro e passaggio strada verso baite del moschel 5 euro

    É corretto? 8 euro totali per arrivare alle baite? Oppure i 5 sono solo per chi ci arriva direttamente in macchina.

    Informazioni poco chiare pultroppo

    1. 3 euro sono il costo del gratta e sosta per chi vuole parcheggiare in loc.Spinelli e poi prosegue a piedi per le Baite. Chi invece vuole arrivare in auto fino alle Baite del Möschel paga un tiket di 5 euro. Quindi i due costi sono alternativi…

    2. Buongiorno, 3 euro è il costo per il nuovo parcheggio che si trova all’inizio della pista carrabile ( o gippabile) che porta alle stalle del Móschel. Mentre i 5 euro sono il costo del transito per raggiungere le stalle in auto,ma uno esclude l’altro perché se si và si alle stalle in auto, il parcheggio non si paga.

  2. Complimenti per la bella descrizione del mio Comune ! Faccio solo notare un’imprecisione: le due contrade di Nasolino sono Beccarelli e Foppello. Grazie

  3. Gentilissimo Stefano, la ringrazio della precisazione. Ho corretto come da suo suggerimento.

  4. Ho sempre saputo che Valzurio cioè valle azzurra è per il colore dell’acqua raccolta dalle dighe sottostanti. Non so che fondamento abbia ma l’acqua delle dighe di Nasolino è veramente di bel colore azzurro.

  5. Poco distante da Villa d’Ogna dove abito, l’articolo appena letto mi ha deliziato per cotanta bellezza e semplicità descrittiva con dovizia di particolari. Sono certa che molto altro ci sarà da scoprire su questa incantevole “Valle azzurra”.Attendo, anzi, attendiamo di poter presto essere aggiornati con foto e quant’altro. Grazie!

  6. L organo di fattura situato nella chiesa di Nasolino l ho sentito suonare tante volte…accompagnava la messa domenicale…e proprio le mani di un mio caro zio faceva uscire le sue note. Bei ricordi.

  7. C’è anche il Dosso a metà strada tra Nasolino Valzurio . Se ben ricordo durante una ristrutturazione trovarono delle monete romane. Ho fatto 10 anni di vacanze lassù, negli anni 70.

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