Domenica al Museo al MANN 3 settembre 2023
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Descrizione
MANN Domenica al museo 3 settembre 2023
un museo sempre più ricco di mostre e di capolavori
Picasso e l'antico
5 aprile - 2 ottobre 2023
La mostra “Picasso e l’antico”, curata da Clemente Marconi, s’inserisce nel progetto internazionale “Picasso Celebration 1973 – 2023: 50 mostre ed eventi per celebrare Picasso” nel cinquantenario della morte dell’artista.
L’esposizione è allestita nelle sale della collezione Farnese e si divide in due parti: la prima è relativa ai soggiorni a Napoli dell'artista, che in tale occasione ebbe modo di visitare il Museo Nazionale, all'epoca non ancora prettamente "archeologico", perché ospitava la Pinacoteca, poi trasferita a Capodimonte nel 1957; la seconda relativa al confronto tra le opere del museo e i lavori di Picasso.
L’eco profonda del viaggio in Italia del 1917 sulla produzione artistica di Picasso è stato riconosciuto da tempo e rappresenta ormai un punto fermo in letteratura. Proprio all’impatto delle opere d’arte viste a Roma, Napoli e Firenze si attribuisce un decisivo rafforzamento della tendenza di Picasso verso il naturalismo del cosiddetto “secondo periodo classico”. All’interno di quel viaggio, il soggiorno a Napoli, con la visita sia a Pompei, sia al Museo, ha a sua volta una rilevanza particolare: il naturalismo di questa fase picassiana assume forme esplicitamente classicizzanti, ben riconoscibili nella maggioranza dei dipinti e dei disegni non cubisti degli anni dal 1917 al 1925 e nell’opera grafica degli anni ‘30.
In mostra l’eccezionale prestito del British Museum di Londra di 37 delle 100 tavole che compongono la Suite Vollard. Queste incisioni, realizzate tra il 1930 e il 1937, si configurano come un fulcro interpretativo nell’opera dell’artista. A queste si aggiungono i rilevanti prestiti del Museo Picasso di Parigi e di Gagosian New York, per un insieme di 43 opere, messe a confronto principalmente con le sculture Farnese e i dipinti da Pompei, importanti chiavi di lettura del percorso artistico picassiano. In particolare, il gigantismo e la monumentalità delle sculture Farnese avrebbero avuto un effetto particolarmente significativo sullo sviluppo artistico di Picasso, portando l’artista a conferire un aspetto tridimensionale alle sue opere pittoriche e scultoree, segnate prima della sua visita all’allora Museo Nazionale di Napoli dalla bidimensionalità dell’approccio cubista.
La mostra è promossa dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli con il sostegno della Regione Campania, con l’organizzazione della casa editrice Electa.
https://mann-napoli.it/picasso-e-antico/
le guerre del celeste di Hella Berent
12 luglio - 4 settembre 2023
L‘artista tedesca Hella Berent torna a Napoli, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, per presentare il suo lungo lavoro di trasformazione della materia in poesia. Una poesia in cui sono protagonisti i volti di coloro che, in pericolo, lasciano le terre delle madri e dei padri per trovare rifugio lì dove non sono riconosciuti dagli altri, lì dove lo spazio familiare non esiste più. Le sculture in ceramica blu e verde di Berent, realizzate nel corso di decenni, superano il contingente per permetterci di attraversare gli spazi e i tempi della storia dell’umanità. La mancanza di individualità permette all’osservatore di costruire il passato e consente di ridare vita ai volti, che, pur modellati nella terracotta con sapienza antica, superano la realtà fisica per proiettarci verso la realtà spirituale.
La materia, le forme diventano così archeologia. I fatti della storia e i drammi del presente avvengono sotto l’azzurro del cielo, capace di donare poesia e di trasformare l’umanità in arte.
https://mann-napoli.it/hella-berent/
Ma che ne sanno gli altri
mostra personale di Ernesto Terlizzi
8 giugno - 18 settembre 2023
Ernesto Terlizzi chiude il ciclo di opere dedicato ai profughi e il Mediterraneo, iniziato dieci anni fa con la personale di Milano “Apologia della superfice” a Spazio Tadini e poi ancora a Ferrara, Galleria del Carbone con la mostra “Derive” e infine quella di Roma a “StudioS” di Carmine Siniscalco.
Un dramma epocale, di grande attualità, ormai incontenibile e molto complesso da affrontare, su cui l’autore dal 2013 pone continuamente il suo sguardo d’artista.
Per questa mostra, lo fa innestando al centro delle sue carte pregiate l’inconfondibile icona di un puttino alato della pittura pompeiana. Le sale della Farnesina ospitano un corpo di 20 opere di diverso formato, tutte tecniche miste realizzate su carta thailandese kozo martellata e intelaiata su cui l’artista segna, incolla e strappa carte e cartoni per costruire e raccontare, tra cielo e mare, luoghi e forme profughe, attraverso l’inconfondibile segno a china del suo rigoroso bianco e nero. La mostra è curata da Marco di Capua, con il Matronato del Museo Madre di Napoli, Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee e il Patrocinio della Fondazione Filiberto e Bianca Menna insieme alla Casa Museo Spazio Tadini di Milano
https://mann-napoli.it/ernesto-terlizzi/
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