Ceccano

Ceccano

Ceccano, fortezza di storia e di cultura

I Conti de Ceccano dominarono per cinquecento anni l’intera Ciociaria

Ceccano, comune in provincia di Frosinone, sorge su un’altura tra due fiumi, il Sacco e il Cosa: una posizione privilegiata e protetta dalla quale domina il paesaggio circostante. Fu questa caratteristica che spinse alla costituzione dei primi insediamenti sin dal IV secolo. Le prime notizie relative all’insediamento volsco di Fabrateria Vetus risalgono infatti al 330 a. C., tramandate dallo storico Livio nella sua opera magna sulla fondazione romana.
La testimonianza dell’interesse degli antichi per questa zona è la villa romana emersa durante i lavori per la Tav. Presso la villa patrizia, attribuita all’imperatore Antonino Pio, è in parte ancora visibile l’acquedotto romano. La struttura, nonostante i secoli di imperizia e abbandono che precedono il ritrovamento, resta un esempio della grande capacità ingegneristica che i romani esercitarono nel Lazio meridionale.
Livio non fu però l’unico autore a interessarsi alla piccola comunità, la storia di Ceccano è costellata di aneddoti tra storia e mito che hanno per protagonisti alcuni dei personaggi più rilevanti dell’arte e della cultura del Medioevo. Tra questi non manca neanche il Sommo. Secondo alcuni interpretazioni il monte Cacume, a lungo parte della contea ceccanese, sarebbe stato cantato da Dante nel IV Canto del Purgatorio, castigo dei negligenti. Anche Giotto fu legato alla comunità ceccanese grazie all’interesse della famiglia dei conti de Ceccano, tanto che gli furono commissionati gli affreschi per la Chiesa di S. Maria a Fiume, distrutti durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e di cui si è persa ogni traccia.
Ceccano fu al centro delle vicende storiche nel Medioevo per la sua ubicazione ai margini dei possedimenti della Chiesa. Il più noto eroe delle cronache cittadine dell’epoca è infatti Annibaldo de Ceccano, cardinale e diplomatico del Papa nel 1300.
La storia della città è indissolubilmente legata a quella dei conti de Ceccano che dominarono sull’intera Ciociaria per 500 anni. I de Ceccano tracciarono il profilo della città come appare ancora oggi, a partire dai numerosi manufatti religiosi e civili che costellano il borgo. Tra questi spicca il Castello dei Conti, cuore del centro storico ceccanese eretto nel VIII secolo sui resti di un’acropoli pre romana. Persa la storica funzione difensiva a seguito della dissoluzione della famiglia de Ceccano, la fortezza è passata nelle mani dei Borgia e poi dei Colonna, divenendo prima carcere e poi rudere abbandonato, fino a quando non è entrato nel patrimonio del Comune. Oggi, grazie a un’amministrazione attenta alla storia e alla cultura, la fortezza svolge il ruolo di custode silenzioso e aperto al pubblico, delle vicende ceccanesi.
Maria Massa