Ottobre, nel cuore dell’autunno.
Ottobre è il mese del vino e della vendemmia.
E tutto ciò riporta al passato, alla memoria di un gesto che si perpetua da secoli.
Uva, tralci di vite, boccali ricolmi di vermiglio nettare.
Un gesto secolare, una mano che si alza verso il cielo per celebrare una nascita, un matrimonio, una vittoria.
Gli antichi romani erano famosi per le loro libagioni, ai tempi del Medioevo i nobili sorbivano il vino da coppe di pesante oro intarsiate di pietre preziose.
Ancora oggi usiamo sederci attorno a tavole imbandite di ogni ricchezza e ognuno alza il proprio calice, in un gesto beneaugurante.
Prosit!
In estate l’uva matura al sole.
Questi sono filari di terra d’Emilia in alcune immagini dell’agosto appena trascorso.
E’ una terra ricca e rigogliosa e si incontrano lungo la strada terreni coltivati.
E sono tralci e pampini.
E sono grappoli che soavi pendono dai rami.
Rami che non si spezzano, nel mistero bello della terra.
E grappoli dai chicchi tondi e sodi, tutto ciò che è in natura è perfetto, l’ha disegnato il più sapiente degli artisti e nulla è lasciato al caso.
Il contorno delle foglie, il colore chiaro e acerbo degli acini che ancora devono maturare, la superficie opaca, scura e piena dei frutti che sono già pronti per essere colti.
Colui che ha saputo immaginare il grappolo d’uva ha voluto che fosse armonico e simmetrico, gli acini stretti l’uno all’altro a formare una fresca cascata, da cogliere, da gustare, da mordere per dissetarsi.
L’uva succosa, dalla quale nasce il vino, il nettare sublime che riscalda i cuori e riempie i calici.
Con misura, perché resti un piacere lieto ed appagante.
Nunc est bibendum, dicevano gli antichi.
E allora alziamo i calici e brindiamo all’autunno, alle terre ricche e rigogliose, alle vigne cariche di grappoli, al sole dell’estate che regala l’uva di ottobre.
Quanti ricordi mi hai riportato alla mente! Quando ero piccolo lo si faceva sempre il vino…erano bei tempi quelli! 🙂
Chissà che bello, è un’esperienza che non ho mai provato!
nunc est pulsanda tellus. Bel post. Mi fa pensare ai piccoli piaceri della vita che troppo spesso ci dimentichiamo di celebrare. A mio nonno paterno tra i filari. A tutto un mondo abitato da me bambina che non esiste più
I piccoli piaceri sono i migliori, sempre. E il tuo mondo di bambina esiste sempre, nei ricordi e nei pensieri.
Ho cominciato ad apprezzare il vino solo qualche anno fa ma adesso posso dire che poco ma buonissimo è l’unico modo per goderne. Buona serata, Miss!
Un buon bicchiere di vino, con misura. Esattamente Viv! Buona serata a te!
Che meraviglia! Quando si parla di viti e vendemmia mi sento subito a casa. Vivo in una zona famosa per il vino, sai Miss? L’Oltrepo’ Pavese! Splendide colline! Un’amante della natura come te le conosce di sicuro!
Non ci sono mai stata, purtroppo, m ho idea di quanto siano belle!
E’ tempo anche da noi di vendemmia Miss, e per me è uno dei periodi più belli dell’anno! Avevo anch’io preparato un post. Ma devo sistemarlo. E’ stupendo vendemmiare e come dici tu, si vede proprio in questo momento che la terra è rigogliosa! Un bacio.
Un bacione a te cara!
Eh, sì. Soprattutto quando la natura si tinge dei colori dell’autunno! Che splendida stagione! La mia preferita.
Anche a me piace l’autunno con i suoi incredibili colori!
Il vino, grande piacere della vita. E ovviamente la Fletch che è grande estimatrice (del piacere di vivere dico) non poteva non farne un post.
Ultimamente però sto bevendo di meno. Il nuovo motto del Moka è che il vino fa bene all’uomo, quando a berlo è la donna. 🙂
Eccolo lì, Moka il filosofo! Come sempre un ragionamento che non fa una piega!
Diverse volte mi hanno proposto di andare a fare la vendemmia, ma la sola idea di infilare le mani in mezzo a tutta quell’uva e, di conseguenza, alle api che gli ronzano attorno, mi fa rabbrividire 😀
Uh, non avevo mai pensato a questo dettaglio! Cla, mi sa che io e te siamo ragazze di città, non fa per noi vendemmiare 😉
Prosit cara Miss Fletcher! Quanti bei ricordi hai suscitato in me. Coroi, odori, sapori…. ti abbraccio in questa prima notte di ottobre
Susanna
Prosit amica mia…un abbraccio grande a te!
Carissima l’uva vista con i tuoi occhi è tutta un’altra cosa!!! Un abbraccio!
Ma grazie! Un bacione!
🙂
in vino veritas…. 🙂 e ora ho voglia sia di vino che di uva e ti faccio notare che sono solo le 10 del mattino 😉
In effetti le dieci del mattino è un po’ presto!
ma come? Sei andata in esilio, in terra d’emilia. Uhm…mi viene il sospetto che in Liguria in vino non sia affatto buono.
No, no..i vini liguri sono deliziosi, ma la Val Trebbia dove trascorro le vacanze è vicina all’Emilia e così sono capitata in questo bel posto!
…salute 🙂
Cin cin!
🙂 Meravigliosi…
…e ti aspettavo su queste immagini! Che bella gita!
Un abbraccio!
gita splendida davvero!
A presto e… alla prossima gita!
Mi hai ricordato quando da giovane studentessa universitaria, per racimolare un po’ di soldini feci la vendemmia.15 giorni di forbici, filari interminabili e sole. Dall’alba al tramonto. Un ‘esperienza bella ma tosta. La sera crollavo, ma anche con gli occhi chiusi vedevo grappoli d’uva. 🙂
E ci credo! Bello sì, ma anche faticosissimo credo!
Miss, un tempo si usava piantare rose a capo di ogni filare… la rosa fungeva da spia, perchè manifesta per prima eventuali malattie che possono intaccare la vigna (un po’ come il canarino in miniera)… qui in Toscana, quel tocco di poesia in più mi è capitato di vederlo…
Uh che cosa bella, non lo sapevo!