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Il senso del rispetto

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In prima, spesso – specie nei primi giorni di scuola – capita di ricordare alle ragazze e ai ragazzi quanto sia fondamentale, quanto abbia senso, mostrare il rispetto verso gli altri.

Potremmo partire dalla visione di questo breve cortometraggio.

Potremmo chiedere se ci sono osservazioni e, dopo una breve condivisione, iniziare a spiegare.

D’avanti all’altro

Rispetto significa cura, interesse, quindi è quella capacità di stare – con la dovuta considerazione – di fronte all’altro e alle cose.

Chi è capace di stare con rispetto davanti all’altro è una persona educata!

Oggi assistiamo al declino del rispetto; infatti se riflettiamo, notiamo che si manca di rispetto alle persone, all’ambiente, alle cose pubbliche e – purtroppo – anche agli amici, alla famiglia, alle religioni, alle culture e tradizioni e alle regole della convivenza.

Il rispetto lo si deve avere innanzitutto per sé stessi, perché ognuno ha un valore che non va sprecato, ma anche per gli altri, perché il rispetto verso l’altro permette un arricchimento reciproco a partire dall’accettazione delle differenze di ciascuno.

Ognuno deve assumere atteggiamenti e comportamenti rispettosi. Il rispetto deve essere praticato verso tutti ed è realizzabile dappertutto e in tutte le situazioni della vita.

Ha senso il rispetto oggi?

La mancanza di rispetto emerge con una sempre più visibile e crescente maleducazione, un accresciuto senso di inciviltà, di menefreghismo, nella mancanza di educazione sociale. Assistiamo a dibattiti televisivi sempre più volgari e urlati, col pessimo esempio di coloro che hanno un ruolo nella società e un incarico nelle istituzioni oppure sentiamo notizie tristi che scaturiscono, ad esempio, da comportamenti stradali selvaggi.

Chi non pratica le regole per vivere insieme in maniera civile, limita la libertà e impoverisce le relazioni interpersonali e la qualità della vita.

La gente non riesce a convivere pacificamente secondo elementari regole di buon senso e la società risulta essere imbarbarita, sembra diventata un luogo in cui è necessario aggredire per non soccombere.

A questo degrado della vita e delle relazioni interpersonali come si può reagire?

Prima di rispondere, mostriamo questo breve filmato

Al termine possiamo raccogliere le impressioni dei ragazzi e successivamente riprendere il discorso.

L’unica vera rivoluzione possibile è la gentilezza. Dinanzi a chi non comprende il significato del termine rispetto, in quanto abituato a usare comportamenti incivili e antisociali l’unica azione possibile è porsi in modo gentile.

Chi è gentile, chi rispetta l’altro, il prossimo, modera la propria prepotenza, non è invadente, si apre con fiducia e solidarietà al prossimo.

Eppure basta poco, non gesti eroici, per essere individui corretti che ritengono fondamentale la cortesia sociale: bisogna rapportarsi con gentilezza con gli altri, proprio perché la gentilezza è in grado di creare un ambiente positivo e cooperativo. Praticare la gentilezza è una scelta che si compie per sé stessi perché non prevede una ricompensa, essere gentili rende migliore e affascinante la persona.

Dove si trova la gentilezza vi è speranza, vi è il primato dell’altruismo del “noi” sull’egoismo dell’io.

Legato a questo argomento, abbiamo deciso di far vedere ai ragazzi, nelle lezioni successive, un film d’animazione.

Questo argomento si può sviluppare anche per Ed. Civica e, a tal proposito, continueremo nelle lezioni successive alla visione del film.

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4 Commenti

  1. Buongiorno, i vostri post sono molto interessanti. Sono una docente della scuola media e li uso volentieri. Il problema è che non riesco a visualizzare i video nella pagina e i post successivi dove spiegate l’attività. Sapreste risolvermi questo problema? Grazie

  2. Buongiorno quale film di animazione consigliate per sviluppare questo argomento?
    Lo vorrei proporre ad alunni di prima media.
    Grazie

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