Qui di seguito sono elencate le parole più comuni che richiedono l accento acuto sulla e finale: Affinché, benché, cosicché, finché, giacché, macché, nonché, perché, poiché, purché, sicché e tutti i composti di che; inoltre, lo stesso ché nel significato di perché (o affinché); Né (= e non o simili); Sé, usato come pronome; Ventitré e tutti i composti analoghi di tre (trentatré, quarantatré, centotré, ecc.); Credé (= credette) e tutte le terze persone singolari del passato remoto in -é (rifletté, dové, ecc.; eccezione: diè, per cui vedi sotto); Scimpanzé, nontiscordardimé, mercé, testé, fé (per fede e per fece), affé, autodafé, viceré.
In italiano è intensivo cioè viene realizzato pronunciando la sillaba accentata con maggiore energia delle altre. È mobile (àncora-ancòra) Ha funzione distintiva. La sillaba che ha l’accento si chiama sillaba tonica VS sillabe senza accento sono atone. Le parole si distinguono in: Tronche (accento sull’ultima sillaba): sentì, giocherò. Piane (accento sulla penultima sillaba): sapone, tenda. Sdrucciole (accento sulla terzultima sillaba): tavolo; mensola. Bisdrucciole (accento sulla quartultima sillaba): arrampicano. Trisdrucciole (accento sulla quintultima sillaba): recitamelo.