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Sommario prove

Attendibilità di una misura

Resistenze serie parallelo

Profilo altimetrico delle tensioni

Profilo altimetrico                  delle tensioni e resistenze

Elettromagnetismo

Teorema di Thevenin

Thevenin 1

C.d.T. in alternata

Elettromagnetismo

Sfasamento in regime sinusoidale

Carica e Scarica di un Condens.

Misure di Potenza in alternata

 

I.T.I.S.    P. HENSEMBERGER MONZA

Sfasamento in regime sinusoidale

TITOLO: ANALISI OSOLLOSCOPICA DEI BIPOLI ELEMENTARI I  REGIME SINUSOIDALE

MATERIALE:

                 1)   GENERATOTE DI CORRENTE

1)   RESISTENZA

1)      CAPACITA’

1)   INDUTTANZA    

1)   OSCILLOSCOPIO

 SCHEMA DEL CIRCUITO:

 

 

 

 

 

 

 


                                                                                                                                          SPIEGAZIONI DELL’ESPERIMENTO

L’esperimento dimostra quale tipo di sfasamento c’è fra corrente e tensione in regime sinusoidale in tre circuiti differenti comprendenti rispettivamente:

un bipolo passivo resistivo

un bipolo passivo induttivo

un bipolo passivo capacitivo

Nel canale 1 dell’oscilloscopio viene rilevato l’andamento sinusoidale della corrente ai capi della resistenza campione.

Nel canale 2 viene rilevato l’andamento sinusoidale della tensione ai capi dell’impedenza che verrà cambiata per tre volte come spiegato sopra. 

 Conclusioni e spiegazioni riguardo ai tre casi

 Bipolo passivo puramente resistivo

 

 

 

 

 

 

 

 La corrente e la tensione sono in fase, ovvero non esiste sfasamento  

L’impedenza ha quindi questa formula Z = R + j0  oppure  Z = R < 0°

 I vettori I e E sono entrambi sull’asse reale, ciò denota l’assenza delle componenti induttive e capacitive ne bipolo.

 

Bipolo passivo puramente induttivo

 

La corrente e la tensione sono sfasate, ovvero esiste uno sfasamento di +90°

 

 

 

 

 

 

 


L’impedenza ha quindi questa formula Z = 0 + jXL  oppure  Z = jXL < 90°

Il vettore E è sull’asse immaginario e ha valore positivo; ciò denota la presenza esclusiva dell’effetto induttivo nel bipolo passivo.

In questo caso la tensione anticipa la corrente, ovvero vi è un ritardo, da come si può notare dal grafico, del onda della corrente rispetto a quella della tensione causato dal bipolo induttivo.

Grafico: 

 

 

 

 

 

 

 

 


 Bipolo passivo puramente capacitivo

 

 

 

 

 

 

 

 

La corrente e la tensione sono sfasate, ovvero esiste uno sfasamento di -90°


L’impedenza ha quindi questa formula Z = 0 – jXC  oppure  Z = jXC < -90°

Il vettore E è sull’asse immaginario e ha valore negativo; ciò denota la presenza esclusiva dell’effetto capacitivo nel bipolo passivo.

In questo caso la tensione è in ritardo rispetto alla corrente, ovvero vi è un anticipo, da come si può notare dal grafico, del onda della corrente rispetto a quella della tensione causato dal bipolo capacitivo.

Grafico:

 

 

 

 

 

 

 


 


Esistono inoltre altri tre tipi di induttanze:

ohmico induttiva dove l’angolo j di sfasamento fra I e E è compreso fra 0° e +90°, con una formula del tipo Z = R + jXL oppure  Z = Z < +j, che presenta un grafico a)

ohmico capacitiva dove l’angolo j di sfasamento fra I e E è compreso fra 0° e -90°, con una formula del tipo Z = R - jXC oppure  Z = Z < - j, che presenta un grafico b)

induttivo capacitiva dove –90°<j<+90° e sono presenti tutti gli effetti (resistivo, induttivo e capacitivo). Con un formula del tipo Z = R +jXL- jXC oppure  Z = Z < j,  

Il grafico può assumere tre forme differenti:

del tipo bipolo passivo puramente resistivo, se gli effetti induttivi e capacitivi si annullano;

del tipo ohmico induttivo (grafico a), se prevale l’effetto induttivo;

del tipo ohmico capacitivo (grafico b), se prevale l’effetto capacitivo;