La nuova “500”: icona pop della motorizzazione di massa nell’Italia del boom economico

nuova fiat 500-1957Nella primavera del 1955, appena messa in vendita, la “600” riscosse un grandissimo successo, anche grazie al diffuso ottimismo generato dal miracolo economico e al sistema rateale messo a punto dalla SAVA. Tuttavia, gran parte della popolazione italiana ancora non aveva la possibilità economica per poter acquistare un’automobile. Pensando a questa potenziale clientela, Vittorio Valletta aveva incaricato Dante Giacosa di realizzare, contemporaneamente alla “600”, una superutilitaria che potesse presentarsi sul mercato per sostituire la “Vespa” o la “Lambretta” con una vera automobile, ma anche rivolta ad una classe sociale media e borghese che cercava una piccola auto per le donne e i figli neopatentati.

“Eccola, eccola, eccola, eccola… la piccola grande vettura!” era il felice slogan utilizzato per la 500 “Topolino” del 1936, più che mai valido per la “nuova 500” e riproposto nella sua réclame. “Si chiama cinquecento ma è una macchina nuovissima, moderna come concezione e come costruzione. Con un minore ingombro esterno realizza il massimo di abitabilità”.
La “nuova 500” fu presentata il primo luglio del 1957 in anteprima al Presidente del Consiglio Adone Zeoli nei giardini del Viminale e rappresenta per l’Italia del dopoguerra il sogno del benessere diffuso, della tranquillità sociale che, in quegli anni, si inizia ad intravedere .
Con la 500, si assiste alla conquista della mobilità in Italia, e tutto ciò nonostante costasse 490 mila lire, un prezzo piuttosto alto se paragonato a quello di poco superiore della 600 e in rapporto al salario mensile di un operaio manovale comune o a quello di un impiegato di prima categoria (ammontanti rispettivamente alla somma di 40 mila e 90 mila lire).
E a contribuire al suo successo, che la consacrerà ai giorni nostri come un’icona di design industriale e simbolo dell’Italia del miracolo economico e dell’italianità stessa, contribuì proprio quello che oggi chiameremmo il suo “spot televisivo”: alla tv Italiana iniziavano infatti le prime puntate di Carosello che introdusse l’innovazione della réclame, e inserendola in un contesto che aveva il pregio di renderla gradevole al pubblico (e ciò nel contesto più ampio di tutta una serie di innovazioni nel linguaggio televisivo, e in definitiva, dunque, della comunicazione in generale). L’inedita brevità, nonché il fatto che non solo gli “spot” ma anche gli altri “siparietti” fossero diretti, semplici, attingendo spesso a luoghi comuni e rimanendo molto vicini alla cultura popolare, erano sintomatici di un nuovo modo di fare comunicazione che, come anticipato, fu uno degli ingredienti del successo di questa piccola grande utilitaria.

nuova fiat 500-1957

Martina Cristino

Fonti:

https://it.wikipedia.org/wiki/Fiat_Nuova_500

 

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